Fermana e Lucchese mettono il lucchetto alle porte, al Recchioni finisce a reti bianche

SERIE C - Gara equilibrata che si accende solo negli ultimi quindici minuti di ambo le frazioni. Al 80esimo la doppia ammonizione di Corinus complica il finale di partita dei gialloblù, ma il risultato resta in ghiaccio. L'analisi di mister Riolfo nel dopo gara

Luca Cognigni con la fascia da capitano mentre saluta Coletta

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Finisce 0-0 lo scontro salvezza tra Fermana e Lucchese. Un punto per ciascuna delle due formazioni che, di fatto, tiene aperta la porta per i ragazzi di mister Riolfo, ma che in realtà non li aiuta particolarmente nella corsa alla salvezza diretta.

IL TABELLINO

FERMANA 0 (4-3-1-2): Ginestra; Rodio, Blondett, Corinus, Mordini (1′ st Sperotto); Mbaye, Capece, Graziano (48′ st Bugaro); Frediani (1′ st Pannitteri); Nepi (37′ st Alagna), Cognigni (43′ st Bolsius). A disposizione: Moschin, Grossi, Pistolesi, Lovaglio, Rovaglia, Ajradinoski, Marini. All. Giancarlo Riolfo 

LUCCHESE 0 (4-3-1-2): Coletta; Papini, Bachini, Bellich, Corsinelli; Visconti (33′ st Bensaja), Mawuli, Brandi; Belloni (20′ st Nanni); Fedato, Semprini (44′ st Babbi). A disposizione: Cucchetti, Gibilterra, Panati, Quirini, Yakubiv, Dumbravanu, Schimmenti, Lovisa, Ruggiero. All. Guido Pagliuca

ARBITRO: Kevin Bonacina della sezione di Bergamo assistenti Alessio Miccoli di Lanciano, Andrea Sprezzola di Mestre; quarto ufficiale Gianluca Catanzaro di Catanzaro

NOTE: Espulso Corinus al 36′ st per somma di ammonizioni. Ammoniti Mawuli, Blondett, Papini, Fedato, Brandi, Corinus, Rodio. Corner 3 – 1. Recupero +0′ +6′

LA CRONACA

Sfida inedita, quella di questa sera al “Bruno Recchioni” di Fermo, tra Fermana e Lucchese, perché in ben 100 anni di storia le due formazioni non si sono mai incrociate in campionato.

Umori opposti per le due squadre perché se da un lato i rossoneri sabato hanno sbancato Pontedera per 2-3  grazie alla doppietta di Semperini e al rigore trasformato da Fedato e hanno risollevato la loro classifica, di contro i gialloblù possono recriminare per essere tornati dalla trasferta dell’Adriatico di Pescara con zero punti, viste le innumerevoli occasioni avute dalle parti della difesa abruzzese e per essersi visti assegnare un calcio di rigore molto dubbio per un fallo di mano di Alagna, che alla fine ha di fatto sbloccato il match che si è chiuso sul definitivo 2-1 per i biancazzurri.

Rispetto all’Adriatico, dove la Fermana era scesa in campo con un inedito 3-4-2-1, questa sera Riolfo toglie dall’armadio il vecchio abito tattico e torna ad indossare il collaudato 4-3-1-2 con Corinus al centro della difesa in coppia con il rientrante Blondett e Rodio e Mordini sugli esterni (out per infortunio capitan Urbinati e Rossoni). A centrocampo torna Capece in cabina di regia e Mbaye e Graziano mezzali, mentre Frediani si colloca sulla trequarti a supporto del tandem composto da Cognigni e Nepi (ancora out Marchi).

Squadra che vince non si cambia, invece, per mister Pagliuca che schierandosi a specchio (4-3-1-2) conferma gli stessi 9/undicesimi della sfida di Pontedera, fatta eccezione per Baldan sostituito da Bachini al centro della difesa e per il 2001 Brandi preferito all’altro under Gibilterra in mezzo al campo. Confermate le assenze di Picchi, Nannini e Zanchetta e con Bensaja e Panati che recuperano solo per la panchina, ecco che a reggere il peso dell’attacco ci sono Fedato e Semprini supportati da Belloni. 

Nelle prime battute la voglia di proseguire la striscia positiva in trasferta della Lucchese (sconfitta solo al Del Conero con l’Ancona Matelica) entra in collisione con la verve della Fermana di bissare l’unico successo stagionale (sempre nell’infrasettimanale del martedì, sempre alle ore 21, sempre contro una squadra toscana, il Grosseto) ed a farne le spese è lo spettacolo. 

La gara si accende intorno alla mezzora: al 28′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Brandi di testa colpisce le due facce interne dei legni della porta difesa da Ginestra, con il numero uno canarino che può solo osservare la sfera attraversare tutta la linea di porta prima di agguantarla. La risposta della Fermana passa dai piedi di Graziano che con un violento destro da fuori area costringe Coletta a volare e alzare il cuoio sopra la traversa.

Poco prima del duplice fischio Cognigni e Coletta si fiondano su un pallone vacante figlio di una spizzata gialloblù su un traversone dalla sinistra di Capece: l’attaccante fermano e l’estremo toscano entrano in collisione all’interno dell’area piccola, ma per l’arbitro Bonacina di Bergamo non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Dal quasi danno procurato alla beffa, perché sul ribaltamento di fronte serve un provvidenziale Ginestra per impedire a Semperini di portare avanti la Lucchese.

La posta in palio è decisamente più pesante per i padroni di casa, così nella ripresa mister Riolfo prova a scuotere i suoi inserendo l’estro di Pannitteri e le sgasate di Sperotto al posto di un opaco Frediani e di un Mordini costante in fase di contenimento ma poco presente in quella di spinta. Tuttavia, anche la ripresa si accende tardivamente solo alla mezzora, quando Panitteri sfonda a testa bassa sull’out di sinistra e disegna un arcobaleno per l’inserimento a fari spenti di Mbaye, il quale di testa impatta fin troppo bene da rendere la conclusione centrale e dunque innocua per Coletta.

A dieci dal termine un’ostruzione di Corinus (già ammonito) nei confronti di un Nanni più fresco, sposta l’ago della bilancia in favore dei rossoneri: rosso per il difensore francese e Fermana in inferiorità numerica. Mister Riolfo corre subito ai ripari prelevando dal campo Nepi e buttando nella mischia Alagna. La Fermana rinuncia così all’attacco pesante, ma quantomeno rischia in una sola occasione (nel recupero sul destro a giro di Corsinelli disinnescato da Ginestra) e riesce a portare a casa un punto che muove la classifica.

LE DICHIARAZIONI DI MISTER RIOLFO NEL POST GARA

Quello che si presenta ai nostri microfoni nel post partita, è un Giancarlo Riolfo più soddisfatto per il punto guadagnato che per i due punti persi. “Affrontavamo una squadra organizzata e già rodata. Avevo intenzione di confermare il 3-4-2-1 di Pescara, ma l’idea è cambiata viste le vicissitudini (nessuna possibilità di difesa a tre con i forfait di Rossoni e Urbinati, ndr) e anche in funzione dell’avversario che avevamo davanti. Dovevamo fare i conti anche con la loro bravura e alla fine è venuta fuori una partita più di bastone che di fioretto. Si è vista poca qualità in campo, ma abbiamo cercato ugualmente con forza e orgoglio di crearci una situazione positiva: ci eravamo quasi riusciti però bisogna dare anche merito alla Lucchese dell’ottima fase difensiva – sottolinea il tecnico gialloblù che poi fa il punto sugli infortunati -. Affrontiamo un periodo con qualche acciacco di troppo che ci rende più difficile l’approccio alla gara corrente e che ci complica le partite a venire. Scrosta è sulla via del rientro: questa settimana si è allenato in gruppo, ora spetterà allo staff medico decretare se sia da considerarsi recuperato. Marchi sta facendo un lavoro differenziato, mentre Urbinati e Rossoni avevano sovraccarichi che dovevano essere gestiti. Nessuno a cose gravissime e spero di riaverli presto tutti a disposizione”.


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