“A Tre Archi troppa Polizia” e lo spaccio emigra: scovata la cocaina nella siepe, denunciato un irregolare

FERMO - Squadra Mobile fermana in campo senza sosta per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla piaga del sempre maggiore utilizzo di droga. Ancora controlli, pedinamenti, appostamenti e interventi mirati nei confronti degli spacciatori che ormai preferiscono zone defilate della provincia ma ben collegate. Un uomo denunciato per la detenzione ai fini dell’accertato spaccio e per la violazione dell’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale nel quale è irregolare

di redazione CF

Proseguono senza sosta, ormai quasi quotidiane, le attività della Squadra Mobile fermana per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla piaga del sempre maggiore utilizzo di droga. Ancora controlli, pedinamenti, appostamenti e interventi mirati nei confronti degli spacciatori che ormai, come già detto, preferiscono zone defilate della provincia ma ben collegate alle principali vie di collegamento. Anche ieri, dopo il sequestro di eroina nei giorni scorsi, un altro colpo che ha portato al sequestro di altra sostanza stupefacente ed alla denuncia dello spacciatore all’Autorità giudiziaria. Il luogo un’area collinare a sud di Fermo alla quale gli investigatori della Squadra Mobile sono arrivati attraverso accurate indagini e dove, dopo un appostamento, sono riusciti ad individuare il momento della cessione.

Arriva un soggetto a bordo della propria auto; dalla casa esce un uomo di circa quarant’anni che lo accoglie e lo fa entrare nel cortile. Dopo qualche parola, i due si avvicinano ad una piccola catasta di legna da ardere, apparentemente prelevano qualcosa poi un saluto veloce e l’ospite si allontana dalla casa sulla propria auto. Un ‘copione’ ormai noto e mentre un equipaggio della Squadra Mobile segue per alcune centinaia di metri il possibile acquirente, un altro resta in appostamento in attesa del risultato.

Il controllo del primo soggetto ha esito positivo, portando al rinvenimento di un involucro di sostanza stupefacente che la Polizia Scientifica riscontra essere cocaina per un peso di poco inferiore a 1,5 grammi. Di fronte all’evidenza, l’acquirente ammette di essere un saltuario assuntore di quella sostanza ma non dà alcuna informazione sul luogo dove si era fornito, ammettendo, comunque, di averla pagata 80 euro.

“L’uomo ha, inoltre, dichiarato che – riferiscono dalla Questura di Fermo – normalmente, fino a mesi fa, si riforniva a Lido Tre Archi e anche ieri aveva provato ad acquistarla in quel quartiere ma c’era “troppa Polizia” e quindi, da tempo, aveva trovato altre fonti di approvvigionamento. La droga è stata sequestrata, l’uomo segnalato alla Prefettura e la patente di guida è stata ritirata. Primo esito positivo. Secondo step, perquisizione a casa di colui che l’aveva ceduta, nel frattempo individuato quale soggetto con specifici precedenti per reati in materia di stupefacenti. La ricerca negli ambienti interni non ha portato al ritrovamento di droga ma, se lo spacciatore dispone di un’area esterna nella quale occultare la merce, i segugi della Squadra Mobile sanno che spesso è proprio lì che viene nascosta. Infatti all’esterno dell’abitazione, tra i rami di una siepe, sono stati trovati quattro piccoli ‘blocchetti’ di sostanza stupefacente, repertata dalla Scientifica quale cocaina, del peso netto di poco inferiore a 20 grammi oltre ad un bilancino di precisione per la preparazione delle dosi, sostanza compatibile con quella sequestrata poco prima all’acquirente. Droga e bilancino sequestrati, possessore denunciato all’Autorità Giudiziaria per la detenzione ai fini dell’accertato spaccio e per la violazione dell’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale nel quale è irregolare”. Questo l’ennesimo report di uno dei quasi quotidiani interventi della Squadra Mobile fermana nel contrasto alla criminalità diffusa, in particolare allo spaccio, al quale si aggiungono le continue attività contro la delinquenza predatoria e quelle, anch’esse praticamente quotidiane, per i casi di violenza; impegno senza fine ma anche risultati positivi senza soluzione di continuità.

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