Concessioni balneari, liberalizzazioni dal 2024, operatori sul piede di guerra, Castelli: “Tavolo tecnico in Regione”

CONCESSIONI - Antonio Capachione : "Decideremo le iniziative da intraprendere per la tutela di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori gettate nell’angoscia più totale per la prospettiva di perdere il lavoro e i loro averi"

 

Tanto tuonò che piovve  potremmo dire! Proroga di soli due anni delle concessioni balneari e cancellazione delle norme che avevano garantito la continuità alle stesse. Quello che tanto temevamo, purtroppo si è verificato con puntualità preoccupante”. Queste le parole dell’Assessore regionale Guido Castelli che si unisce alla preoccupazione degli operatori balneari delle Marche e del Fermano. 

“Il Consiglio di Stato ha, infatti, decretato con sentenza proprio ieri la cessazione delle attuali concessioni demaniali marittime alla data del 31 dicembre 2023. Un colpo durissimo al turismo per l’Italia costiera con effetti straordinariamente negativi a ricaduta su tutto il settore. E non solo – scrive Castelli –  La logica di decretare la disapplicazione di una Legge votata dal Parlamento e la contestuale messa al bando delle relative concessioni, dopo la scadenza indicata, appaiono discutibili, visto il momento di difficoltà legata alla emergenza pandemica. Una decisione che lascia nell’incertezza e nella confusione milioni di addetti ai lavori. Per fare il punto sulla situazione e, nel contempo, per lanciare un segnale di vicinanza e solidarietà a tutto il comparto interessato, organizzeremo come Regione Marche, la prossima settimana, un tavolo tecnico coinvolgendo operatori, professionisti del settore e rappresentati istituzionali. Riteniamo, infatti, che questo costituisca un fatto molto grave che condiziona e condizionerà il futuro di decine di migliaia di realtà imprenditoriali (molte a conduzione famigliare) che oggi, per una decisione presa dall’alto, si troveranno a dover riscrivere il proprio percorso professionale”.

A far sentire la propria voce di rabbia anche Antonio Capachione presidente sindacato italiano balneari rilanciato dal presidente locale Romano Montagnoli “Ci riserviamo di leggere con la dovuta attenzione e deferenza le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni demaniali marittime depositata all’esito del quale decideremo le iniziative da intraprendere per la tutela di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori gettate nell’angoscia più totale per la prospettiva di perdere il lavoro e i loro averi”.

Balneari che nell’immediato esprimono netta e dura contrarietà alla sentenza: “Il Consiglio di Stato afferma la contrarietà al diritto europeo delle proroghe disposte dal legislatore e dalla Pubblica amministrazione in quanto “automatiche e generalizzate” e nel contempo stabilisce una proroga altrettanto automatica e generalizzata però solo di due anni! In definitiva rivendica a sé ciò che, invece, non consente agli altri Poteri dello Stato. Per cui alle proroghe del Legislatore e dei Comuni adesso abbiamo anche quella dei giudici. Come abbiamo sempre chiesto: spetta al Legislatore e non ai giudici trovare il giusto bilanciamento fra la tutela della concorrenza e quella dei diritti fondamentali dei concessionari che con questa sentenza sembrano essere stati calpestati”.


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