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“In città mancano i soldi per tutto ma non per assumere dirigenti”, la stoccata di Vesprini all’amministrazione

PORTO SAN GIORGIO - L'ex assessore comunale: "Ritengo che la coalizione del primo mandato, a parità di condizioni, tale decisione non l’avrebbe mai presa, soprattutto in questo momento. Solo una cosa è certa, che a pagare saranno i sangiorgesi"

L’ex assessore Valerio Vesprini

“Tutti sanno che a Porto San Giorgio servirebbero molte più risorse economiche per le manutenzioni del patrimonio comunale e del verde pubblico, per sviluppare un’efficace promozione turistica e del commercio, per garantire maggiore sostegno alle fasce di popolazione in difficoltà,  per promuovere lo sport, per le opere pubbliche, per le scuole, per tentare di abbattere la pressione fiscale comunale, per prima cosa dell’Imu. Ma le risorse a disposizione non sono sufficienti, come per la quasi totalità dei comuni d’Italia. Ma quello che non si sa è che a pochi mesi dalle elezioni sembra che il Comune i soldi riesca a trovarli e li voglia spendere per assumere un altro dirigente, il quarto, a tempo indeterminato, quindi per sempre, dal costo di circa 100.000 euro annui”. Sono le dichiarazioni dell’ex assessore Valerio Vesprini dopo la notizia dell’assunzione, da parte del Comune, di un nuovo dirigente, come riportato ieri da Cronache Fermane. Parole al vetriolo contro l’amministrazione quelle di Vesprini.

“La cosa ancora più importante da sapere è che anche grazie a questa nuova assunzione non contemplata nel “programma di governo” siglato tra le forze che hanno vinto le ultime elezioni, il Comune di Porto San Giorgio avrà di gran lunga il numero più alto di dirigenti in rapporto alla popolazione. Il vicino Comune di Porto Sant’Elpidio  ha 26650 abitanti e 3 dirigenti, il confinante Comune di Fermo,  Capoluogo di Provincia, ha 38000 abitanti e 5 dirigenti, Porto San Giorgio ha 16000 abitanti e, grazie alla nuova assunzione  avrà 4 dirigenti, quindi esattamente uno ogni 4000 abitanti. I numeri parlano chiaro: come Porto San Giorgio, nessun altro Comune del circondario avrà una spesa così alta per i dirigenti in rapporto alla sua popolazione! Tutto questo è molto strano, in un momento in cui le pubbliche amministrazioni cercano di ottimizzare le risorse e di riorganizzarsi al fine di contenere la spesa dei dirigenti, da ultimo lo ha fatto anche la Regione Marche, a Porto San Giorgio si va in controtendenza assumendone ancora. E viene da chiedersi: è questo il bene per la Città? Giova alla Città questa nuova assunzione? Qual è  l’obiettivo vero, reale della nuova assunzione?  Forse migliorare la qualità e quantità dei servizi? Ma allora come mai gli altri Comuni vi riescono con un minor numero di dirigenti e quindi con minori spese? Come mai questa decisione così ‘insistita’ anche dopo una vera crisi politica a causa della mancata riforma della dotazione organica ed un precedente bando andato deserto?  Cosa potrà avere questa Amministrazione prossima alla fine del suo mandato da un dirigente neo assunto che avrà l’esigenza di ambientarsi, di capire, di conoscere e che difficilmente potrà essere realmente incisivo se non trascorsi diversi mesi dal suo insediamento. Non è dato saperlo. L’unica cosa certa è che di questa scelta che condizionerà per molti anni la macchina organizzativa dell’Ente ed il bilancio comunale, la Giunta dovrà assumersi la piena responsabilità politica e morale, unitamente a quelle forze della maggioranza che se ne sono rese complici. Questi fatti sono a mio parere molto gravi, come grave è la mancanza di trasparenza e di attenzione che circonda una vicenda che peserà in maniera significativa sulle prossime generazioni. Ritengo che a  fine mandato, altre dovrebbero essere le priorità di una Amministrazione comunale, in primis quella di dare risposte immediate ed efficaci  alle richieste dei cittadini, evitando di prendere decisioni che potrebbero impedire o limitare gravemente, agli amministratori che verranno, la possibilità di di adottare altre soluzioni organizzative, magari valorizzando l’intero personale non dirigenziale, e per questo più efficaci per garantire il miglior funzionamento dell’ente. Ritengo che la coalizione del primo mandato, a parità di condizioni, tale decisione non l’avrebbe mai presa, soprattutto in questo momento.  Mancanza di equilibrio sopraggiunta? Mancanza di lucidità e incapacità amministrativa di ponderare le ragioni dell’opportunità? Solo una cosa è certa, che a pagare saranno i sangiorgesi”.

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