di Andrea Braconi
Dall’insediamento del nuovo direttore dell’Area Vasta 4, il Partito Democratico ha scelto un basso profilo. “Siamo un partito serio, non facciamo polemiche improprie, anche se non ci è piaciuto come è stato defenestrato Livini” spiega il segretario Fabiano Alessandrini, che si dice “fortemente preoccupato” per la gestione della sanità fermana.
“Abbiamo lasciato lavorare Roberto Grinta – rimarca – ma ad oggi vediamo una pessima gestione ed un allineamento totale ai desiderata della Giunta regionale, con risultati che non arrivano. Tutto questo non è più tollerabile e da qui in poi il Pd inizierà ad incalzare fortemente, come già sta facendo il nostro consigliere regionale Fabrizio Cesetti. Non possiamo assistere passivamente a questo tornare indietro. E fortuna che prima del cambio di amministrazione in Regione si è messo in sicurezza il nuovo ospedale, che tutti dicevano essere una bufala ma che dopo le elezioni è diventato meta di gite e foto. L’ospedale di Campiglione è la nostra salvezza, su quello non possono più tornare indietro, altrimenti la sanità fermana sarebbe stata smembrata”.
Alessandrini ricorda anche la Commissione sanità del Comune di Fermo “disertata” dal neo direttore. “Si ignorano totalmente le istituzioni locali. E poi viene l’assessore Saltamartini alla Conferenza dei sindaci e batte i pugni proprio nei confronti degli stessi sindaci. Ma dove si è visto mai?”.
A rincarare la dose è Cesetti. “Prima hanno indotto Livini alle dimissioni, poi hanno mandato qui un dirigente di fuori, di fatto commissariando la nostra sanità. Hanno anche inaugurato cose scontate, già fatte dallo stesso Livini. E inoltre mentre prima avevamo assicurate emodinamica ed il robot chirurgico al Murri, oggi alle mie interrogazioni non rispondono. Ne ho fatte tre e nell’ultima Saltamartini ha detto sì a emodinamica ma non mi ha detto se la mette al Murri, anzi, deduco che andrà nel nuovo ospedale, così come sul robot non ha parlato della collocazione fisica. Ho già pronta la prossima interrogazione, con una domanda secca. Aspetto la sua risposta”.
Il consigliere elenca altre criticità della sanità fermana. “La stanno smembrando: doveva essere recuperata una piena funzionalità del Murri come ospedale no Covid, con il centro di Civitanova che nel piano pandemico che avevamo fatto noi prevedeva prima lì la collocazione dei malati e solo poi e gradualmente nei reparti di malattie infettive degli ospedali. Mettiamoci anche dentro la storia della cardiologia e le liste di attesa peggiorate”.
“Al di là delle quisquiglie delle inaugurazioni fatte – è il pensiero finale di Alessandrini – qui non si ha il minimo senso istituzionale: non puoi chiamare soltanto i consiglieri regionali di maggioranza, ma devi chiamare tutti. Nel frattempo, le Marche hanno un’impennata dei contagi e dei ricoveri. E di tutto questo non dovremmo essere fortemente preoccupati?”.
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