“A breve si svolgerà il congresso del Partito Democratico e sulla base di un lavoro collettivo mi sento di avanzare la mia candidatura alla guida della Federazione fermana. Ho 33 anni, ho svolto il ruolo di consigliere comunale e, successivamente, quello di Assessore del Comune di Porto Sant’Elpidio, città nella quale vivo da sempre”. Cosi Luca Piermartiri illustra la sua storia politica e annuncia la propria candidatura in vista del congresso del PD fermano. Candidatura che trova l’appoggio di numerose figure del territorio. Hanno sottoscritto infatti il documento programmatico a sostegno di Piermartiri: Francesco Verducci, Paolo Nicolai, Carlo Sforza, Alessandro Iagatti, Meri Marziali, Gioia Corvaro, Andrea Di Virgilio , Elisabetta Baldassarri, Stefano Pompozzi, Giuseppe Pochini, Eros Giancamilli, Michele Amurri, Fabio Rossano, Mattia Santarelli, Chiara Croce, Laura Latini, Serena Santarelli, Riccardo Strappa, Giacomo Pecci, Aronne Perugini, Leonardo Stortoni, Francesca Mandolesi, Alessandro Morresi, Cataldo Sforza, Ezio Donzelli, Marco Donzelli, Mauro Marzoni, Massimo Properzi, Luigi Montanini, Andrea Franceschetti, Roberto Tesei, Anna Morrone, Dorotea Vitali, Manuel Malaspina, Federico Mancini, Leonardo Lanciotti, Giulia Pistolesi, Luca Santarelli, Beatrice Ramini, Kyryl Stashevskyy, Sergio Fulimeni, Damiano Nociaro.
“Il mio è un percorso politico nato dal basso – spiega Permartiri – e caratterizzato da molti anni di militanza attiva nel PD e nella sua giovanile, i Giovani Democratici, che ha rappresentato per me e molti altri ragazzi e ragazze una palestra fondamentale di contenuti, proposta e formazione politica. In passato sono stato segretario di circolo GD e più recentemente di Federazione, che ho contribuito a ricostruire. La convinzione di mettermi a disposizione della nostra Federazione nasce da un’attenta riflessione, insieme ad iscritti di nuova e vecchia militanza, per dare nuovo impulso all’azione politica del partito provinciale. Il lavoro che attende le democratiche e i democratici del Fermano richiede infatti rinnovato entusiasmo e competenze. Credo di avere le energie, la passione, l’esperienza e le proposte politiche necessarie per guidare questa fase così delicata, nella quale il PD deve tornare ad essere, con incisività e pragmatismo, laboratorio di idee politiche fondate sui valori progressisti e riformisti che tanto ci stanno a cuore, rivendicando con orgoglio la volontà di essere partito di Sinistra e punto di riferimento per l’intero suo campo. Un partito che esca dalla logica di un soggetto liquido, che stia invece tra la gente e che rimetta i circoli al centro della propria azione politico-amministrativa. Tante sono le sfide che ci attendono. Su tutte i prossimi appuntamenti elettorali che interessano da vicino alcuni dei maggiori comuni della provincia, dove solo una proposta politica autorevole e una coalizione condivisa possono rappresentare le armi in nostro possesso per presentarci in maniera credibile alla cittadinanza; così come quella delle prossime elezioni politiche. Una delle priorità alle quali intendo lavorare fin da subito è quella della ricostruzione di un’identità di partito e di valori tra i tesserati, tra militanti ed elettori, nei vari circoli. Per questo è necessario tornare a parlare di più e con maggiore efficacia dei problemi della cittadinanza con la cittadinanza, senza dimenticare il dibattito politico che è la chiave per una progettualità condivisa che abbia una visione ambiziosa e, allo stesso tempo, realistica e che sarà alla base della future azioni amministrative. Proprio per raggiungere questi obiettivi occorre una struttura capillare che storicamente ha sempre caratterizzato la sinistra e una coesione basata sugli ideali che ci muovono. Sono convinto di poter dare molto al partito, partendo dallo stesso entusiasmo che ormai anni fa mi fece entrare in punta di piedi nel mondo dei democratici. Voglio parlare nei circoli instaurando uno stretto rapporto con l’organo provinciale, ascoltando e trovando risposte. Credo sia questo il punto di partenza: rinnovare un rapporto di fiducia con tutti gli italiani e con i fermani che non votano più e che non vogliono sentir parlare dei partiti, per tutti quelli che hanno bisogno di un motivo per tornare a scommettere nel futuro. È ora che questo grande contenitore chiamato Partito Democratico torni ad essere accogliente per tutti in modo da poter condividere e dare protagonismo ai valori ispiratori del centrosinistra. Con questo appello intendo gettare le basi per costruire insieme una nuova progettualità provare dei democratici del fermano.”
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