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Il “Recchioni” si conferma un fortino, Pannitteri stende la Pistoiese

SERIE C - Il terzo centro stagionale del baby classe 1999 ex Vis Pesaro apparecchia la tavola per la vendetta di mister Riolfo contro la sua ex squadra: il piatto freddo del tecnico canarino vale il sorpasso in classifica ai danni dei toscani

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Dopo Grosseto, Siena, Lucchese e Pontedera, anche la Pistoiese paga dazio al “Recchioni”. Cinque su cinque per Riolfo che in quel di viale Trento non fallisce un colpo.

Nonostante le tantissime occasioni (una letteralmente divorata da Nepi), il palo di Pannitteri e la traversa di Frediani, è sufficiente il terzo centro stagionale del fantasista originario di Catania per regalare alla Fermana un successo che le permette di rilanciarsi, portandosi ad un solo punto dalla zona franca della classifica.

IL TABELLINO

FERMANA 1 (3-4-2-1): Ginestra; Alagna, Blondett, Scrosta; Rossoni, Graziano, Mbaye, Rodio (47′ st Sperotto); Pannitteri (31′ st Frediani), Marchi, Cognigni (31′ st Nepi). A disposizione: Moschin, Mordini, Corinus, Bolsius, Bugaro, Pistolesi, Capece, Lovaglio, Rovaglia. All. Giancarlo Riolfo 

PISTOIESE 0 (3-5-2): Crespi; Sabotic, Ricci, Gennari (5’st Sottini); Moretti, Romano (23′ st Stijepovic), Santoro, Castellano (5′ st Minardi), Martina (47′ st D’Antoni); Pinzauti (23′ st Valiani), Vano. A disposizione: Pozzi, Donini, Basani, Tempesti, Pertica, Mal, Ubaldi. All. David Sassarini

RETI: 37′ pt Pannitteri

ARBITRO: Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera; assistenti Marco Sicurello di Seregno e Daniel Caldirola di Milano; quarto ufficiale Francesco Luciani di Roma 1

NOTE: Espulsi Sabotic al 35′ st per somma di gialli e il vice allenatore Alessi per proteste. Ammoniti Moretti, Cognigni, Scrosta, Sabotic, Santoro, Valiani, mister Riolfo, Stijepovic, Rossoni. Corner 4 – 4. Recupero +0′ +7′. Spettatori 597 di cui 166 abbonati. Incasso complessivo 3500 euro (di cui 517,67  euro di rateo abbonati)

LA CRONACA

Pistoiese 14, Fermana 13. Più scontro salvezza di così non si può. Dopo la convincente vittoria con il Pontedera di due settimane fa e lo scivolone di Teramo di sette giorni prima, per i gialloblù guidati da Giancarlo Riolfo arriva il terzo test significativo per la classifica. Al “Bruno Recchioni” per chiudere il trittico c’è, infatti, quella Pistoiese che si trova un solo gradino sopra ai padroni di casa e che ha lasciato il dente avvelenato proprio all’attuale tecnico canarino: chiamato sulla panchina arancione il 24 novembre dello scorso anno per sostituire Frustalupi e silurato il 9 marzo per far posto all’attuale tecnico David Sassarini.

Nella conferenza stampa infrasettimanale, Riolfo non si è voluto togliere alcun sassolino dalla scarpa e non ha lasciato trasparire alcun motivo di rivalsa, ma a tradirlo ci hanno pensato le risposte del campo: solito 3-4-2-1 ma con cospicue novità. Se la scelta di schierare il giovane Alagna braccetto di destra nel terzetto difensivo completato da Blondett e Scrosta (con conseguente avanzamento di Rossoni sull’esterno di centrocampo e l’esclusione di Mordini) può passare inosservata, a saltare all’occhio è senz’altro l’assetto a trazione anteriore con Cognigni e Marchi per la prima volta insieme dal primo minuto, con Frediani pronto a spaccare la partita subentrando dalla panchina come successo nel derby con l’Ancona.

Motivazioni non indifferenti anche per Sassarini, che vuole dimostrare al tecnico ligure che la società toscana non ha sbagliato nell’effettuare lo switch tecnico nella primavera scorsa. Ecco allora che l’allenatore del Pistoia si affida al vecchio adagio calcistico (squadra che vince non si cambia) e conferma il 3-5-2 che nelle ultime 4 gare gli ha fruttato 8 punti: Sabotic, Ricci e l’ex Gennari nel pacchetto difensivo, Moretti e Martina a tutta fascia, Santoro in cabina di regia, Romano e Castellano mezzali e davanti il tandem composto da Pinzauti e Vano, al quale il “Recchioni” rievoca brutti ricordi in quanto nel Fermana – Perugia dello scorso 30 marzo venne espulso due minuti dopo il suo ingresso in campo.

L’esultanza di Pannitteri

A proposito di rossi, in avvio della sfida tra i gialloblù fermani e gli arancioni toscani, sono i canarini a trovare il semaforo verde con una partenza sprint. Al 11′ il primo squillo è di Blondett che gira alto di testa una punizione dalla destra di Pannitteri. Dieci minuti più tardi è invece Marchi a scaldare i guantoni di Crespi con un destro, potente ma centrale, dal limite dell’area, costringendo il numero uno ospite a rifugiarsi in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina di Rodio, Blondett si dimostra ispiratissimo in proiezione offensiva e svetta nuovamente più in alto di tutti senza però centrare lo specchio della porta.

A proposito di giocatori ispirati, intorno alla mezzora Crespi si deve distendere per sventare l’assolo di Pannitteri. Tuttavia per il baby ex Vis Pesaro il gol è solo rimandato, perché al 37′ lavora bene un pallone sull’out di destra per poi scaricarlo a Rossoni, quest’ultimo disegna un arcobaleno sul secondo palo per la torre di Graziano che trova nel cuore dell’area Cognigni; il bomber di Rione Murano controlla spalle alla porta e da zero metri calcia a botta sicura trovando però il miracolo di Crespi, il quale non può nulla sul successivo tap-in proprio di Pannitteri.

L’unica risposta di una Pistoiese mai realmente in gara arriva a ridosso del duplice fischio quando un coast to coast di Romano innesca il diagonale alto di Moretti. Di fatto, nella ripresa il copione non cambia e il one man show di Pannitteri prosegue quando il suo tiro a giro mancino scheggia il palo. Le iniziative della Fermana passano tutte dai piedi del classe 1999 e al 60esimo, da un suo traversone, Rodio incespica sul pallone non riuscendo a sfruttare un delizioso velo di Cognigni. A dieci dal termine, il semaforo verde della Fermana di cui parlavamo in avvio di cronaca, diventa rosso per la Pistoiese: Sabotic, già ammonito, si becca il secondo giallo per condotta violenta e lascia i toscani in inferiorità numerica.

Con l’uomo in più, la superiorità dei padroni di casa si manifesta ulteriormente e all’87esimo Frediani, servito in profondità da Marchi, avrebbe sui piedi la palla del match, ma il suo diagonale si stampa sulla traversa. Tuttavia, nulla di paragonabile alla chance capitata al 95′ a Nepi, quando tutto solo davanti a Crespi si fa rimontare non concludendo in porta né servendo il solissimo Frediani sul secondo palo.

LE DICHIARAZIONI DI MISTER RIOLFO NEL POST GARA

È un Giancarlo Riolfo decisamente soddisfatto, anche se non lo lascia troppo a vedere, quello che si presenta in sala stampa nel post partita. “Era una partita importante per noi e siamo contenti perché questo risultato ci rimette in corsa e ci restituisce fiducia dopo il mezzo passo falso di Teramo – ha esordito -. I ragazzi sono stati determinati, tosti ed hanno risposto tutti presente nelle situazioni che avevamo preparato ed i tre punti sono il giusto premio per la prestazione fatta. Poi è normale che quando non si riesce a chiudere la partita si vive sempre un finale colmo d’ansia, però devo ammettere che si sono disimpegnati bene. Avevamo grande rispetto della Pistoiese, della loro organizzazione e del loro modo di lavorare e l’avevamo preparata ad hoc: siamo riusciti a prendere le misure, aggredirli alti e portare a casa il risultato. Cosa che, invece, non eravamo riusciti a fare a Teramo nonostante avessimo comunque disputato un’ottima gara. La classifica ha un suo peso, ma preferisco guardare la crescita costante della squadra e come si esprimono i ragazzi in campo. Se poi questo è accompagnato dai risultati ben venga, perché muovere la classifica è fondamentale”.

 

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