Tra sentiti ricordi e progetti futuri, via i veli alla Fondazione Marco Apolloni

MONTEGRANARO - Venerdì scorso, presso l'hotel Horizon, il battesimo operativo dell'associazione nata nel segno dello sfortunato 41enne venuto a mancare improvvisamente un anno fa. Parenti, amici, colleghi ed istituzioni locali uniti nel tracciare la rotta futura, con l'indelebile pensiero rivolto nostalgicamente al passato

Uno spaccato dalla sala gremita per celebrare il ricordo di Marco Apolloni, al centro il logo della neo nata fondazione

di Redazione

Una cena non solo per ricordare Marco, ma per farlo rivivere attraverso le azioni della fondazione nata in suo nome.

E’ per questo motivo che venerdì scorso, presso l’hotel Horizon di Montegranaro, familiari, colleghi di lavoro, amici ed istituzioni locali si sono ritrovati per celebrare il primo concreto passo della no profit “Fondazione Marco Apolloni”. Oltre 100 commensali hanno così contribuito a dare concretamente il via all’associazione che, nel segno del 41enne padre di famiglia venuto a mancare improvvisamente un anno fa, si propone ora di organizzare eventi sportivi, artistici e culturali volti a potenziare la creatività e l’estro giovanile.

Romina Ciccioli con i figli Giorgio, Lorenzo ed Alberto al momento del taglio della torta

Nel mirino, infatti, come step successivo, la creazione di una borsa di studio in partenariato con l’istituto alberghiero “Nebbia” di Loreto, che andrà a premiare il miglior studente del quinto anno scolastico con uno stage formativo presso un ristorante stellato, unitamente ad un contributo finanziario da investire per la crescita della carriera da chef. La cucina come luogo professionale e creativo dello sfortunato Apolloni, ricordato con parole commosse dallo staff della sontuosa struttura veregrense e dai colleghi riconducibili ad altri ambiti lavorativi.

Frasi sincere, sentite, a raggiungere tutti i presenti sin nel profondo, primi tra tutti la signora Romina Ciccioli ed i tre figli Giorgio, Lorenzo ed Alberto, con loro la mamma Silvana e la sorella Cristiana, proseguendo con i cognati Catia, Raimondo e Massimo e gli amici conosciuti tra i banchi di scuola, sale prove per le band musicali frequentate da Marco in gioventù per giungere, per come detto, ai colleghi incrociati nella lunga carriera da chef.

Un filo narrativo metaforicamente tinto di viola (colore istituzionale della nuova associazione, il preferito di Marco) affidato al coetaneo Paolo Gaudenzi, a presentare il progetto della fondazione per passare poi il microfono ad un’altra leva del 1979, Monia Marinozzi, compagna di classe ed ora vice sindaco della municipalità veregrense chiamata, alla pari dei presenti, ad un commosso ricordo di Marco. Ed ancora spazio a Denise Dariozzi, a regalare un segnaposto griffato a tema per giungere poi al sindaco montegranarese Endrio Ubaldi, all’assessore Gastone Gismondi ed all’onorevole Mauro Lucentini. Ricordate anche le tante realtà solidali chiamate da vicino a sostenere la serata, come la locale Acr, Granarium, Fondazione Carifermo, Caritas e la Croce Gialla, che per mano del vice presidente Emanuele Di Pietro ha omaggiato la signora Romina di targa e gagliardetto sociale.

Ad intrattenere i commensali durante la cena, la musica di Alessio Santoni, interprete chitarra e voce di brani incastonati nella storia, certamente graditi all’amico di sempre Marco. Al momento dei saluti, la suggestiva certezza sentita nell’animo di tutti i partecipanti: Marco rivivrà nella partente fondazione.

 


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