Il tema dell’incontro di Cna territoriale di Fermo, in in collaborazione con Uni.co imprese, è di quelli delicati quanto attuali: “Tasse, credito e imprese: facciamo il punto” ma quello iniziato questo pomeriggio alle 18 all’auditorium di Villa Nazareth, è stato, per la territoriale Cna di Fermo, anche il momento ideale riunire l’assemblea di approvazione del bilancio. E a tirare le somme sono il presidente Emiliano Tomassini e il direttore Alessandro Migliore.
“Quello che andiamo ad approvare, in positivo, dunque con un utile, è il bilancio 2020 che, però, si protrae anche a una parte dell’anno corrente – spiega il direttore nel pre-assemblea a cui ha partecipato anche il presidente regionale Cna, Paolo Silenzi – nonostante la pandemia abbiamo registrato 35 nuove associati su un totale di 1.750. Siamo anche stati premiati per questa crescita. Quest’anno abbiamo anche rinnovato gli organismi e oggi abbiamo riunito l’assemblea con 60 delegati. Stiamo lavorando con la Regione, con l’assessore Aguzzi, per indirizzare al meglio le risorse non sui singoli bandi ma sull’orientamento e sulla formazione continua. Ecco, appunto, per risolvere il problema della manodopera specializzata, non si può non puntare proprio su formazione e orientamento. Certo non secondaria l’Its che va incentivata e finanziata. Stiamo anche ragionando su un progetto con il Comune (di Fermo) e le scuole medie per focalizzare sempre più l’attenzione sull’orientamento con la formazione. Cosa abbiamo riscontrato
Per il presidente Tomassini è la prima assemblea da figura apicale della Cna Fermo: “Se sono emozionato? No. Siamo costantemente al lavoro per cercare soluzioni ai principali problemi del mondo del lavoro. Quali? Soprattutto il reperimento e l’aumentato costo delle materie prime, in ogni settore. E poi, certamente non secondario, la mancanza di forza lavoro, anche in questo caso in tutti i settori. “. Ma ci sono anche dei lati positivi che Cna ha riscontrato nel settore produttivo: “Sicuramente – puntualizza Migliore – la velocità di adattamento al digitale da parte delle imprese, certo anche a causa del lockdown che ha costretto a investire sulla digitalizzazione”. “Abbiamo riscontrato – aggiunge il presidente Tomassini – un grande spirito di adattamento alla ripartenza da parte delle aziende”. Ma le aziende comunque soffrono il mancato ricambio generazionale: “No, in effetti, non ce n’è come dovrebbe, dobbiamo sforzarci tutti a indirizzare i giovani al fare impresa. E’ una gran bella sfida”.
“Nei giovani vediamo poca dedizione al sacrificio – aggiunge il direttore – lanciamo DigitalWay e puntiamo molto anche sulle opportunità legate al credito. Quando fatto fino ad oggi dalla Regione, rispetto ai bandi, è relativamente poco. Quanto inserito ora è dall’avanzo di bilancio. Comunque siamo stati contattati e coinvolti dalla Regione. E siamo fiduciosi”. Ma la Cna si prepara anche a una nuova dimensione, più smart: “Abbandoniamo le logiche territoriali – spiega Migliore – e avremo un presidente, a livello regionale, per ogni settore. Sui territori comunque restano i presidenti e i direttori. Gli ambiti restano”. E’ tempo di iniziare l’incontro e di fare il punto sulle tasse. “Le nostre richieste sono rivolte ai Comuni ma ovviamente anche a Regione e Stato. Con una tassazione così elevata – anticipa il tema dell’incontro lo stesso Migliore – non si può chiedere di fare impresa nè tantomeno di essere competitivi”. “Uniamoci e facciamo squadra – l’intervento dell’assessore al lavoro e alle attività produttive di Fermo, Annalisa Cerretani – qui energia c’è. Abbiamo un bando da 750mila euro e abbiamo deciso di indirizzare quei fondi proprio alle imprese. Noi non vi abbandoniamo ma – chiude con un invito Cerretani – i bandi vanno sempre tentati”.
Il punto su tasse, credito e imprese. Si diceva. Dopo l’introduzione del presidente Emiliano Tomassini, gli interventi di Marco Capozi, responsabile Relazioni Istituzionali e affari legislativi di Cna nazionale, a cui spetta il compito di presentare l’Osservatorio “Comune che vai, burocrazia che trovi”, e il direttore della filiale fermana di Uni.Co Confidi Roberto Romagnoli, con un intervento sulle imprese tra opportunità e bandi attivi.
Gli esiti della terza edizione dell’Osservatorio sulla burocrazia di Cna nazionale passano da un focus locale: “Al centro dell’indagine c’è la transizione ecologica – spiega Tomassini – nello specifico l’Osservatorio ha studiato le imprese artigiane del settore dell’installazione di impianti e della moda: per loro la svolta green si preannuncia complessa a causa della burocrazia e delle incredibili diversità tra enti territoriali”. “Dall’indagine – conclude il direttore Migliore – emerge che i tempi della transizione ecologica, a causa della burocrazia, sono molto più lenti di quelli immaginati; inoltre, per arrivare ad una reale semplificazione è necessario potenziare la digitalizzazione per l’acquisizione dei dati e l’interoperabilità tra sistemi operativi della Pubblica Amministrazione”.
g.f.
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