di Serena Murri
La violenza contro le donne riguarda tutti. Per questo, stamattina al teatro comunale di Porto San Giorgio, al convegno “Violenza di genere: analisi del fenomeno e approccio integrato per un contrasto effettivo”, organizzato dalla Commissione regionale Pari Opportunità con la collaborazione del Comune e dell’Ordine degli avvocati di Fermo, erano presenti tutte le autorità militari, civili e giudiziarie, per un evento oltretutto accreditato per la formazione degli avvocati.
Da sin. il presidente degli avvocati Chiodini, il prefetto Filippi, il procuratore Iannella, il sindaco Loira e il direttore Av4, Grinta
Un impegno comune ribadito negli interventi iniziali del sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira, e dell’assessore Elisabetta Baldassarri, del prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, del procuratore capo Raffaele Iannella, del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Stefano Chiodini, della presidente Cpo dello stesso Ordine, Donatella Sciarresi, e del consigliere regionale Carlo Ciccioli, che ha partecipato in rappresentanza della Regione Marche. Presente anche il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta. Insomma mettere a sistema tutte le realtà che intervengono contro la violenza sulle donne, attivare nuovi protocolli, rispettare la tempistica per le procedure cautelari, promuovere la cultura della legalità nelle scuole.
Una condivisione di esperienze che si è aperta con i saluti del sindaco, Nicola Loira: “Quello odierno è un appuntamento che mette insieme tutti protagonisti di un fenomeno sociale che ammalora la società”. A sottolineare la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani è stata, invece, il prefetto Vincenza Filippi che ha ricordato di cifre quasi raddoppiate: “I casi di violenze domestiche sono passati da 7 mila a 11 mila. Questo vuol dire predominio e prevaricazione. La pandemia ha avuto un ruolo drammatico. Anche nella provincia fermana abbiamo avuto costanti segnalazioni, 67 episodi persecutori e 58 episodi di codice rosso nel 2021”.
Diverse le problematiche poste in primo piano nella seconda parte del convegno. Approfondimenti su supporto psicologico e legale alle vittime di violenza; sostegno, accoglienza e presa in carico; accesso al pronto soccorso e codice rosa; progetto “Eva” della Polizia di Stato, protocollo che codifica in “best pratice” le linee guida per gli interventi da effettuare. Più in generale, affrontati i temi delle forme di contrasto alla violenza di genere e delle misure di prevenzione.
Fra i tanti gli interventi, si è parlato di violenza contro le donne e delle sue tipologie: fisica, emotiva, psicologica, sessuale, economica, stalking, violenza assistita (minori assistono al decadimento familiare). Per intervenire è necessario conoscere il sistema di assistenza, a partire dall’accesso al Pronto Soccorso. A spiegare il funzionamento di questa porta d’accesso per le donne al nosocomio, la dottoressa Caterina Mazzotta che ha spiegato che “l’introduzione del codice rosa serve al soccorso immediato ad una situazione di emergenza urgenza. Da indagini Istat del 2016, nel mondo, un terzo delle donne è vittima di violenza. Quella tra i 16 e i 60 anni è l’età di quelle che denunciano. Dal 2016 al 2020 è diminuito il numero degli omicidi ma è aumentata la percentuale dei femminicidi. L’omicidio di genere è tuttora in ascesa. Nel 2017, gli accessi al pronto soccorso sono stati di oltre 16 mila, più del 66% delle donne arrivano in pronto soccorso volontariamente, solo il 10% per intervento del 118 sempre, per una classe di età dai 25 ai 65 anni”.
Sul fenomeno che coinvolge tantissimi aspetti, in primis gli stereotipi di genere più radicati, è intervenuta la psicologa Federica Guercia: “La donna vittima di violenza è una donna che si pensa con gli occhi del maltrattante che la isola dalla società e dalla famiglia di origine. Noi la aiutiamo a riprendere contatto con se stessa”. Una ricerca del 2020 sugli stereotipi di genere illustra che per 4 adolescenti su 10 deve essere l’uomo a mantenere economicamente la famiglia, è così anche per il 25% di femmine. Per un ragazzo su 4, è l’uomo che deve comandare a casa. Per un ragazzo su 5, il tradimento femminile è più grave di quello maschile. A scuola, a subire la maggior parte di stereotipi di genere sono le ragazze per il 40%, contro il 17% dei ragazzi. Un altro fenomeno in crescita esponenziale, da attenzionare, è quello della violenza di genere on line che colpisce 9 milioni di ragazze nel mondo.
“La violenza di genere riguarda tutto il sistema sociale – ha ‘sentenziato’ Laura Gaspari, coordinatrice Centro Antiviolenza on the road Fermo – parliamo di violenza basata sulla differenza di genere. Una donna su 3 ha subìto almeno una volta una violenza psicologica o sessuale. Noi forniamo supporto alle donne, tramite la casa rifugio e semi autonomia, e le accompagniamo nel percorso costruito insieme a loro. Il numero d’emergenza è: 800 218809. Nel 2020, sono stati 43 gli accessi al Cav, quasi la metà rispetto all’anno prima, motivato dall’aumento dell’80% di richiesta d’intervento al 1522. Il trend 2021 è simile”. La pandemia ha visto aggravarsi il fenomeno delle violenze, soprattutto domestiche. Convocato per la settimana prossima un tavolo per ricostituire una rete attorno alle vittime e per un effettivo contrasto alla violenza contro le donne.
“La nostra – ha sottolineato la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Maria Lina Vitturini – è una battaglia quotidiana. Chiediamo giustizia e tutela per le donne e lo facciamo con impegno e determinazione, attivando progetti ed iniziative sui territori dove tutte le nostre commissarie sono impegnate, partecipando attivamente in diversi organismi e garantendo il loro supporto professionale a diversi livelli”.
A completare l’appuntamento, alcuni brani musicali di opere dove emerge chiaramente la violenza contro le donne. Performance dei soprano Anastasiia Petrova e Stefania Donzelli, del mezzosoprano Aleksandra Meteleva. Accompagnamento del maestro Vincenzo De Blasis.
da sin. la presidente CpO, Vitturini, il comandante Spina, il procuratore Iannella e il presidente Avvocati, Chiodini
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