Ex distretto sanitario di Sant’Elpidio a Mare, quale futuro? Terrenzi chiede un incontro con l’Asur: ecco le opzioni del sindaco
SANT'ELPIDIO A MARE - Il primo cittadino: "Proponiamo di valutare l’opportunità di dislocare in quegli spazi il Centro Diurno Salute Mentale ospitato nei locali della casa ex Pronto Soccorso di Porto Sant’Elpidio"
Il sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, ha chiesto un incontro all’Asur regionale per discutere del futuro dei locali dell’ex Distretto Sanitario della stessa Asur, inutilizzati da tempo.
“I locali – dice il sindaco – si trovano in città ed è concreto il rischio di un loro progressivo decadimento legato al non uso. L’Asur, tra l’altro, continua a sostenere dei costi fissi legati a utenze, manutenzioni e oneri condominiali”. Diverse le proposte avanzate da Terrenzi e dalla sua giunta.
“Proponiamo di valutare l’opportunità di dislocare in quegli spazi il Centro Diurno Salute Mentale ospitato nei locali della casa ex Pronto Soccorso di Porto Sant’Elpidio – prosegue il sindaco scendendo nei dettagli – Il posizionamento di tale servizio in un contesto urbano ben servito ed in locali ampi e privi di barriere architettoniche crediamo possa permettere un potenziamento dello stesso e una migliore qualità del servizio offerto all’utenza. Questo tipo di dislocazione potrebbe rappresentare una opportunità di ampliamento dell’offerta di servizi a favore di questa particolare fascia della popolazione e potrebbe rappresentare concretamente l’opportunità di creare delle sinergie con altri servizi a valenza sociale quale il Servizio Sollievo gestito dagli Ats XIX e XX, con il servizio di educativa domiciliare ecc. Vista l’ampiezza dei locali chiediamo, inoltre, la messa a disposizione degli stessi in comodato d’uso al Comune per finalità istituzionali: anche in questo caso, non utilizzare questi spazi è chiaramente diseconomico, anche alla luce della posizione dei locali, delle dimensioni e della disponibilità di parcheggi. In tal caso, il Comune di Sant’Elpidio a mare si farebbe carico degli oneri di gestione dell’immobile e della corresponsione di un canone d’uso da concordare in base alla destinazione dello stesso. Mi auguro di poter discutere di queste nostre proposte con gli interlocutori giusti e dare un futuro a quegli spazi”.