facebook twitter rss

La Filodrammatica dialettale Firmum porta ‘Sacciomuto’ al teatro dell’Aquila (Videointervista)

FERMO - In scena sabato 18 dicembre alle ore 21.15 al Teatro dell’Aquila di Fermo, con il patrocinio del Comune di Fermo. Il sindaco Paolo Calcinaro e dell’assessore alla cultura Micol Lanzidei: "Un’opera che negli anni nelle sue varie riproposizioni ha riscosso sempre grande successo e che è molto nota"
L'intervista alla Filodrammatica Firmum su Radio Fm1


Sacciomuto. Cioè: che ne so, e che ti posso dire, vacci a capire tu, non so niente, né mi interessa sapere ecc. ecc., questo il senso della celebre espressione popolare del dialetto fermano, ormai in disuso, ma frequente negli anni 40/60, tanto conosciuta ed usata, da dare il nome al protagonista e all’opera teatrale di Leone Bernardi (Leò), notissimo personaggio fermano morto nel 1977, il quale ha influenzato e caratterizzato, con la sua poliedrica produzione letteraria, la cultura locale del Novecento fermano”.
E’ quanto scrive nelle note di regia Angelo Ciuccarelli che dirige la commedia, in tre atti ed epilogo di Leone Bernardi, in scena sabato 18 dicembre alle ore 21.15 al Teatro dell’Aquila di Fermo, con il patrocinio del Comune di Fermo. Un classico del teatro fermano che viene riproposto in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo della compagnia Filodrammatica Firmum (associata al Gat Marche Federgat), che la rappresentò nel dicembre del 1970, anno della sua costituzione, compagnia che vanta una grande storia, con tante rappresentazioni all’attivo, tanti attori che si sono succeduti ma con un spirito sempre fresco, moderno ed entusiasta di divertire e divertirsi con il teatro.
“Un’opera che negli anni nelle sue varie riproposizioni ha riscosso sempre grande successo e che è molto nota – le parole del sindaco Paolo Calcinaro e dell’assessore alla cultura Micol Lanzidei – per cui siamo lieti che in occasione di questa felice ricorrenza che riguarda la Firmum venga ripresentata a celebrare la compagnia, cui si uniscono gli auspici dell’Amministrazione di proseguire nella direzione ormai intrapresa da mezzo secolo, come compagnia locale sempre molto apprezzata, per tanti altri anni sempre nel segno del teatro”.

“Dello stesso autore, lo scorso anno – prosegue Ciuccarelli – la Firmum ha messo in scena, in questo stesso teatro, il varietà musicale Fermanella. La commedia – dramma popolare – propone teatralmente un fatto realmente accaduto nel rione di Campoleggio (Campolege) agli inizi del secolo scorso. Vi è riprodotto uno spaccato di vita quotidiana, nei vicoli del popolare e particolare rione fermano. Attraverso le varie scene l’opera disegna, in modo immediato e psicologicamente profondo, i vizi e le virtù dell’insieme sociale, i pregiudizi atavici, le inibizioni religiose, la rassegnazione alla vita magra, come destino di un’epoca ormai lontana, ma spesso ancora attuale. Si raccontano, con simpatia, – scrive Ciuccarelli – le dinamiche dei sentimenti di amore, accoglienza, generosità e partecipazione, sullo scenario di un evento commovente e doloroso. L’uso della parlata locale del tempo dà ai contenuti toni più leggeri, ma non privi di sottile ironica simpatia, pur esprimendosi con un autentico idioma popolare. Per ciò, affinché si possa comprendere e gustare appieno il lavoro, occorre rifarsi al periodo in cui l’intreccio fa riferimento, cioè durante la seconda guerra mondiale, al contesto locale, alle mentalità, alle tradizioni ed alla cultura di coloro che abitavano in quel popolare e vivace quartiere”.
Sono 14 gli attori in scena, circa 30 persone di staff, la commedia avrà anche una finalità benefica: parte del ricavato verrà destinato alla fattoria sociale Montepacini. Biglietti: ingresso unico numerato 10 euro (ingresso con super green pass). Prevendita e info: biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734. 284295 e on line Vivaticket.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti