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A14, per Italia Viva l’arretramento è necessario: “Cgil e comitati del No si informino meglio”

PORTO SAN GIORGIO - Arretramento in prima battuta, ma se ciò non dovesse accadere, allora via libera anche all'ampliamento. Così Italia Viva Porto San Giorgio rispetto all'ipotesi progettuale di realizzare la terza corsia autostradale da Porto Sant'Elpidio fino al sud delle Marche. Critiche dal partito di Renzi ai Comitati del No ed alla Cgil.

Nicola Ferranti

di Sandro Renzi

“Si parta al più presto con uno studio di fattibilità per l’ampliamento e l’arretramento dell’A14” così i vertici di Italia Viva Porto San Giorgio dopo aver partecipato all’incontro promosso dalla Fondazione San Giacomo della Marca e dal suo presidente Massimo Valentini. “Italia Viva Porto San Giorgio è cosciente della necessità di arretrare l’A14, ma se questo non dovesse avvenire va bene anche l’allargamento dell’attuale tracciato“. Quale migliore occasione allora di agganciare il tutto allo studio per l’arretramento della linea ferroviaria per l’alta velocità, fondendo i due progetti e limitando così al minimo l’impatto ambientale.

“Per comprendere bene la necessità dell’opera serve ricordare qualche punto: l’alta densità di popolazione, la più alta della provincia, che negli anni si è concentrata nella costa Fermana a ridosso delle principali infrastrutture ferroviarie e stradali e che ha portato le vecchie strade provinciali e nazionali ad una insostenibile congestione; problemi ambientali seri, basta vedere la concentrazioni di polveri sottili e inquinanti nocivi per la salute dei cittadini e in particolar modo dei più piccoli. Chi abita lungo la nazionale conosce molto bene questo problema e lo subisce inerme. Problemi di spazio, infatti l’ampliamento dell’A14 troverebbe grosse difficoltà nella parte nord della città”. Questa alcune delle criticità segnalate, a fronte delle quali, però, se si trasformasse l’attuale tracciato dell’autostrada in statale Adriatica, senza pedaggi, si potrebbe attraversare tranquillamente tutta la provincia. Poi la critica rivolta ai comitato del No. “La nostra provincia -prosegue Iv- ha delle infrastrutture vecchie di 100 anni e le aziende e i cittadini che questa provincia la vivono, hanno bisogno dei mezzi per continuare a creare e preservare ricchezza. Inoltre, affermare di utilizzare questi soldi per fare altro, significa non conoscere il Pnrr e come questi fondi sono vincolati a determinati utilizzi. Invitiamo i comitati ad informarsi meglio”. Stessa critica rivolta alla Cgil ” che invece di comprenderne il valore, anche in termini di occupazione, si rifugia in comitati politici – ambientalisti in cerca di facili consensi. Forse è il caso che torni a fare il sindacato” affermano ancora i vertici locali di Iv. Infine l’appello al nuovo Presidente della Provincia. “Sarebbe importante che il nuovo Presidente della Provincia fosse disponibile a portare avanti questo progetto, essenziale per il rilancio dell’entroterra Fermano e del nuovo ospedale. Serve una autostrada baricentrica e di facile accesso per tutti, con bretelle di collegamento veloce con la costa e l’entroterra”.


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