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Piano antenne, la minoranza di Avanti Montegranaro: “Si è persa l’occasione di fare meglio per i montegranaresi”

MONTEGRANARO - "Sulla Sanità chiediamo sin da subito che si convochi un Consiglio Comunale Straordinario in Adunanza Aperta, con il Direttore dell’Area Vasta e l’Assessore Saltamartini, per discutere della situazione sanità, dalla guardia medica, ai reparti chiusi. le questioni sono tante e complesse"

 

Martedì si è tenuta una seduta del Consiglio Comunale da remoto. Tra i punti all’ordine del giorno, il piano antenne e la discussione della mozione, presentata dal nostro gruppo Consiliare sulla Carenza del Servizio di Continuità Assistenziale. Critico il Gruppo Consiliare di Minoranza Avanti Montegranaro che per quanto riguarda il piano antenne commenta: ” Il piano così approvato dalla Maggioranza manca di un importante limite. é stato eliminato un comma (7 dell’art. 8). Esso mira a limitare nuove antenne sulla torre dell’acquedotto. Infatti secondo questo comma un nuovo costruttore di antenne è chiamato a costruire negli altri 3 lochi vuoti o semi vuoti individuati dal piano, piuttosto che sulla torre dell’Acquedotto. Il piano antenne è stato predisposto dall’Amministrazione Mancini e l’iter non è stato portato a termine a causa del commissariamento. La proposta di questa limitazione era stata approvata dallo stesso Sindaco e dall’Assessore Beverati nella scorsa amministrazione, sebbene già ai tempi l’Ingegnere Galiani, aveva sollevato la possibilità di contenziosi in sede giudiziale nel caso in cui fosse stato introdotto questo divieto. Tale motivazione non aveva impedito l’allora maggioranza a prendere una decisione a tutela del patrimonio paesaggistico e della salute dei cittadini. La possibilità di ricorsi in sede giudiziale ha però ostacolato l’attuale maggioranza a considerare una modifica del piano per reintrodurre la limitazione, magari confrontandoci in questo mese tra capigruppo. Le motivazioni del no sembrano piuttosto di carattere rancoroso, soprattutto dal Sindaco, non volendo accettare critiche o migliorie da parte di questo Gruppo Consiliare. Si è persa un’occasione di fare meglio per i montegranaresi, e per evitare il rischio di nuove antenne sulla torre dell’Acquedotto.

Sul fronte Guardia Medica, il gruppo di minoranza spiega: “Abbiamo portato il problema in Consiglio Comunale perchè era necessario che esso vi prendesse una decisione forte e coesa. Siamo stati noi a sollevare il problema, chiedendo, prima un’intervento celere a mezzo stampa, e poi con la mozione la convocazione della Conferenza dei Sindaci. La coesione c’è stata e la mozione è stata votata all’unanimità dei componenti del Consiglio. Ora speriamo che si agisca subito e si trovi una soluzione concreta. L’intervento del Diretto Grinta però non è stato accettato dal nostro gruppo di minoranza, per svariate motivazioni. In primo luogo il Regolamento del Consiglio Comunale prevede lo strumento del Consiglio Aperto, dove possono intervenire soggetti terzi. Questo non era il caso. Per l’ennesima volta è stata fatta una prepotenza nei confronti delle prerogative del Consiglio Comunale e dei componenti di minoranza. Nessuno ci ha dato la benchè minima comunicazione della possibilità che ci sarebbe stato quest’intervento. Comunicazione che poteva ben pervenire anche poche ore prima del Consiglio, permettendo così ai nostri rappresentanti di confrontarsi. Le nostre istanze e richieste le abbiamo espresse al sindaco. é lui che come Responsabile Sanitario ha la competenza ed il dovere di rispondere, senza delegare qualcun altro. Si deve prendere le sue responsabilità e dare una risposta chiara ai cittadini. Tuttavia riteniamo fondamentale il confronto con Grinta, ma nella sede adeguata. No in un intervento in fretta e furia di 5 minuti, durante un corposo Consiglio Comunale. La sanità è un argomento complesso e non va affrontato con superficialità. Per questo chiediamo sin da subito che si convochi un Consiglio Comunale Straordinario in Adunanza Aperta, con il Direttore dell’Area Vasta e l’Assessore Saltamartini, per discutere della situazione sanità, dalla guardia medica, ai reparti chiusi. le questioni sono tante e complesse”.

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