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Si insedia il nuovo Consiglio provinciale, le parole del presidente Ortenzi: “Questo ente sarà un’opportunità per tutti”

PROVINCIA - I nomi della nuova assise che guiderà il Fermano. All'ordine del giorno la convalida degli eletti, il giuramento del presidente e le sue prime comunicazioni, deleghe comprese

(foto pubblicata su Facebook dal consigliere, sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi)

di Andrea Braconi

Si è insediato il nuovo Consiglio provinciale, presieduto dal presidente Michele Ortenzi. All’ordine del giorno la convalida degli eletti, il giuramento del presidente e le sue prime comunicazioni.

E subito sui social alcuni dei nuovi consiglieri, come il sindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi, hanno pubblicato le prime foto di rito della nuova amministrazione provinciale al gran completo, ‘schierata’ dinanzi ai taccuini.

All’esito dei conteggi, nel giorno dello scrutinio delle elezioni provinciali sono risultati eletti consiglieri, per la lista di Ortenzi, Mandolesi, Ubaldi, Mariani, Liberati, Calcinaro e Acciarri. Della lista di Ferranti eletti, invece, Pompozzi, Terrenzi, Sebastiani e Perugini.

In apertura del suo intervento Ortenzi – oltre a Gino Sabbatini, presidente della Camera di Commercio, Andrea Santori, membro del Cda di Svem, l’onorevole Mauro Lucentini, i consiglieri regionali Andrea Putzu e Marco Marinangeli, la presidente della Commissione regionale pari opportunità Maria Lina Vitturini ed i sindaci presenti in sala – ha voluto ringraziare dirigenti, funzionari e dipendenti dell’ente Provincia, a partire dal vice segretario Lucia Marinangeli, alla quale ha conferito la reggenza della segreteria, ed il segretario Silvano Marchegiani, da poco in pensione ma disponibile a restare per altri 4 mesi con un incarico gratuito di consulenza.

Non ha nascosto la grande emozione, Ortenzi, per un ruolo di grande prestigio ma soprattutto di grandissima responsabilità. Lo ha fatto ricordando il grande lavoro portato avanti da Moira Canigola, “che ha amministrato in un quadro complicato dopo la riforma Del Rio con riduzione di competenze e tagli ai trasferimenti, operando anche durante il sisma e la pandemia”.

Un programma di mandato pensato insieme a tanti amministratori del territorio, per un progetto di Provincia inclusiva capace di tornare protagonista e di essere soprattutto la casa dei 40 Comuni. “Una Provincia non più percepita all’esterno da cittadini e consiglieri comunali come inutile o lontana, ma intesa come opportunità. Una Provincia che sappia dialogare con i territori, essere al fianco dei Comuni e sappia ascoltare i sindaci. Propositi che potranno essere realizzati anche grazie ad un importante cambio di direzione segnato dai fondi PNRR e dai fondi complementari per il sisma, in particolare su edilizia scolastica e viabilità. Ma servirà anche un progetto di riforma per restituire autorevolezza alle Province”.

Ortenzi ha ricordato come con l’emanazione di una specifica ordinanza del commissario Legnini si prevedano fondi per le scuole di competenza della Provincia per 58 milioni di euro. “Altro settore fondamentale da attenzionare sarà la viabilità, con l’ammodernamento della rete viaria di competenza. Poi ci sono i grandi progetti, come la Mare Monti, il collegamento della Valdaso con le arterie principali, la discussione su terza corsia o arretramento e altre proposte che arrivano dal territorio e dai settori produttivi. C’è anche la richiesta di arretrare la ferrovia per favorire l’alta velocità, altrimenti impossibile da raggiungere, così come le ciclovie e la metrotranvia a idrogeno sul tracciato della vecchia ferrovia Porto San Giorgio – Amandola”.

In merito a programmazione scolastica e trasporto, il presidente ha evidenziato il buon lavoro fatto nelle precedenti consiliature, citando l’ex vice presidente Pompozzi, capace di lasciare un’importante impronta. “Porteremo avanti una politica di ascolto del mondo della scuola per capire meglio criticità e problematiche. Vogliamo far crescere il sistema scolastico e avere un rapporto proficuo con la Steat, con l’auspicio che possa restare competitiva. Dal voto è emersa una composizione con una maggioranza ed una minoranza, ma da parte mia c’è la massima disponibilità nel coinvolgere tutti”.

LE DELEGHE

Ortenzi ha tenuto per sé le deleghe all’ambiente, all’Area di crisi complessa, al Tavolo competitività e sviluppo, al personale, alla digitalizzazione, alla Stazione Unica Appaltante e al Tavolo della Legalità. Il resto, con qualche novità, è stato così distribuito tra i vari consiglieri di maggioranza:

Calcinaro: vice presidente, urbanistica, realizzazione nuovo ospedale + opere adduttive, uso e utilizzo delle palestre scolastiche

Mariani: pari opportunità

Ubaldi: bilancio e programmazione economica, viabilità, dissesto idrogeologico

Acciarri: coordinamento attività dei Comuni e valorizzazione del territorio nei settori del turismo, dell’agricoltura, della Protezione Civile, dell’associazionismo e del volontariato

Mandolesi: Polizia provinciale, caccia e pesca, trasporti, rapporti con gli enti locali, servizi europei di Area Vasta + progetti comunitari, PNRR in collaborazione con il presidente

Liberati: patrimonio, ricostruzione post sisma in collaborazione con il presidente, edilizia scolastica, programmazione rete scolastica provinciale, aree interne, rapporti con ente Parco

GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI

Il primo dei consiglieri a prendere la parola è stato Stefano Pompozzi. “Un augurio di buon lavoro al presidente, sincero e per il bene del territorio. Nella relazione di inizio mandato ha posto l’accento su una serie di elementi su cui la precedente Amministrazione si era impegnata e aveva lavorato. Ne cito alcuni meno gettonati ma vitali. Si eredità un passaggio importante sul patrimonio scolastico, con la possibilità di aumentare un budget già importante per migliorare i plessi, oltre che il nuovo plesso del Liceo Classico. Si eredita una rete scolastica che non ha mai perso un’autonomia, nonostante l’Ufficio Scolastico Regionale abbia cercato di razionalizzare, termine elegante per mascherare un tentativo di riduzione. Ma noi siamo sempre riusciti a difenderci, grazie al lavoro di tutti i sindaci. Inoltre, questa realtà provinciale è stata la prima a portare a casa un piano di gestione del ciclo dei rifiuti e chiuderlo in totale autosufficienza, sempre grazie allo sforzo dei sindaci. Quindi, c’è una fetta importante di lavoro già impostato che verrà ampliato. Tutti sanno la particolarità che vivono oggi questi enti e per questo è importante che su alcuni punti ci sia un lavoro forte, insieme, e che ognuno nel proprio ruolo si spogli di essere maggioranza e opposizione e ci sia invece una responsabilità condivisa. Laddove ci sarà un’impostazione responsabile e aperta, presidente, troverai il pieno sostegno di noi consiglieri. Ne va del bene, soprattutto in questo momento, del nostro territorio, dei 40 Comuni e dei 170.000 abitanti della Provincia che qui siamo chiamati a tutelare. È vero, le Province sono percepite come distanti ma noi per primi iniziamo e continuiamo a portare avanti l’attività del nome di questo ente in maniera orgogliosa”.

“Calcinaro è stato il primo a chiedermi di candidarmi – ha ricordato Endrio Ubaldi -, disse che soprattutto i Comuni più importanti e che esprimono più abitanti dovevano impegnarsi. Avevamo individuato in te, Michele, un candidato autorevole e meritevole ed era l’occasione per avere un presidente condiviso con due schieramenti. Per 12 anni vi è stata sempre una guida di centrosinistra guidata dal Pd, ma visto il cambiamento di equilibrio a livello regionale e anche nelle Province questo avrebbe dovuto indurre la classe politica a confrontarsi con un candidato condiviso,un’opportunità che invece non è stata colta. Ringrazio Moira Canigola, persona molto scrupolosa, che tiene al territorio, come ringrazio Mauro Ferranti, il tuo competitor, che ci ha messo la faccia ma che purtroppo a causa di questa legge elettorale non ha diritto a sedere come consigliere. Si è ottenuto un risultato con numeri schiaccianti che fotografano una forte volontà di cambiamento. Quanto all’ente provincia, è stato ridotto ai minimi termini, è stato fatto un grosso errore e dal basso deve partire la battaglia affinché i cittadini tornino a votare i loro rappresentanti. Abbiamo assistito ad una miopia politica a livello centrale nei confronti della Provincia e anche il numero ridotto di 10 componenti la dice lunga. Invece, a mio parere la composizione di un Consiglio provinciale dovrebbe essere la medesima del capoluogo provinciale. Inoltre, dobbiamo far quadrato sulla sanità, quella fermana è la Cenerentola delle Marche, il confronto con Macerata è troppo sbilanciato e c’è la necessità di fare presto una conferenza dei sindaci. Per quanto mi riguarda, sono a disposizione dei colleghi per confrontarmi sulle varie situazioni”.

“Grazie presidente per il percorso che abbiamo fatto insieme, è stato un ottimo lavoro di squadra – ha tenuto a precisare Pisana Liberati -. Grazie per le deleghe importanti, particolarmente attenzionate in questo momento. Da parte mia ci sarà il massimo impegno, siamo nuovi in questo ruolo ma ce la metteremo tutta e ritengo che collaborando si possa fare un ottimo lavoro”.

Anche il più giovane del gruppo di maggioranza, Diego Mandolesi, ha voluto rimarcare alcuni aspetti. “Sono onorato di confrontarmi con esperienze di un certo livello, sono pronto a mettermi a disposizione, ad ascoltare le varie indicazioni e rinnovo la collaborazione sui fondi del PNRR. Voglio ringraziare Luca Pezzani, un vero compagno di avventura, e Alberto Antognozzi, anche lui compagno di viaggio, come ringrazio Andrea Balestrieri e Andrea Putzu che mi hanno permesso di fare questa bellissima esperienza”.

“Il presidente della Provincia è un organo monocratico – ha ricordato Aronne Perugini -, senza Giunta ed è un ruolo pesante e faticoso, per questo le faccio un in bocca al lupo doppio. L’altro auspicio è di non ripercorre le dinamiche che ci sono nei Comuni in questa sede: nelle altre esperienze non c’è stata una divisione netta, c’è stato uno spirito di collaborazione e lei come primo compito dovrà mantenere questo. Quando ho fatto il presidente io era l’anno zero, c’è stato anche il terremoto, ma adesso questo ente è ripartito, quindi le polemiche sono inutili e c’è solo da rimboccarsi le maniche. Molto dipenderà da lei nel mantenere quello spirito che c’è sempre stato dal 2014. Riguardo l’ente Provincia, altra cosa è che stiamo andando nella direzione giusta con la reintroduzione dell’indennità del presidente, ma servirà reintrodurre una minima forma di Giunta e che si vada verso l’elezione diretta. Un grazie va a dirigenti e funzionari che hanno fatto miracoli, nonostante le scarsissime risorse e oggi si può fare un minimo di programmazione, si possono porre degli obiettivi. Per il mio passato penso di avere un’esperienza che metto a disposizione sua e di questo Consiglio provinciale. Chiudo ricordando la presidente uscente, so in quale situazione Moira Canigola ha preso la Provincia, ha fatto un buon lavoro e va dato un ringraziamento anche a lei e ai consiglieri provinciali che, gratuitamente, hanno dato il loro apporto. Spero che questa sia l’ultima esperienza e che la prossima volta ci siano un presidente ed un Consiglio eletto dalla gente, una legislatura ponte per arrivare alla normalità, consapevoli delle proposte di legge che ci sono in Parlamento”.

Luciana Mariani ha aperto il suo intervento ringraziando Calcinaro e la maggioranza che governa Fermo, oltre che il presidente Ortenzi. “Come ho sempre fatto nella mia vita sono qui per mettermi a servizio. Depotenziati o meno, siamo degli organi istituzionali e le nostre scelte devono essere responsabili. Oggi ho colto un grande spirito di collaborazione e quanto alla mia delega ricordo che

le pari opportunità sono tanto, anche per disabili e per chi è più sfortunato, così come per i giovani: molto si dovrà lavorare in questi termini, sono loro che più di tutti dobbiamo aiutare nell’accrescere il senso dell’equità”.

Primo intervento come consigliere provinciale anche per Paolo Calcinaro. “Buon lavoro presidente, questa campagna elettorale mi ha fatto conoscere ancora meglio la tua figura pacata e di connessione. Se sono qui è dovuto alla presenza di sindaci e amministratori che, anche oltre le proprie convinzioni politiche e partitiche, hanno voluto segnare un percorso. Adesso siamo a valle di questo percorso, per lavorare tutti quanti per la Provincia. Credo che puoi essere fortunato, presidente, perché in questo Consiglio ci sono amministratori che possono dare un grande supporto. Ti riconosco come la forza di aver detto ‘ci sto ma dobbiamo essere una squadra’, perché quando si rimane soli o in tandem è difficile arrivare ovunque. Ma qui c’è entusiasmo e collaborazione, e noi possiamo segnare e riportare questa ad essere la casa dei Comuni, una Provincia dove gli amministratori sappiano da che parte andare, possano dire la loro senza rischiare di perdere l’orientamento”.

Alessio Terrenzi, alla sua seconda esperienza come consigliere, ha ricordato anche i candidati non eletti, oltre che Ferranti. “Auspicavo anch’io una lista unica per lavorare insieme per il bene della Provincia. Posso mettere a disposizione la mia esperienza di 5 anni da assessore e 10 da sindaco, io sono per il gioco di squadra. Le problematiche dei nostri Comuni sono tante ma una cosa importante è la questione della Stazione Unica Appaltante, della quale bisogna rivedere la convenzione. Da tenere presente anche i settori economici che caratterizzano la nostra provincia, dal calzaturiero al cappello. Vedo che come maggioranza siete uniti e questo è di buon auspicio”.

Legata da conoscenza e reciproca stima con il presidente Ortenzi è Milena Sebastiani. “Ognuno può dare un contributo fattivo in questo consesso, io posso mettere a disposizione la mia esperienza da assessore e presidente del Consiglio di Porto Sant’Elpidio. Saluto anch’io Ferranti, persona sensibile e onesta. Aggiungo che con la passione e la sensibilità che abbiamo per il nostro territorio possiamo fare bene. E io in questa casa di 40 Comuni vorrei mettere il mio piccolo mattone”.

“Ad alcune deleghe tengo in modo particolare perché le sento mie e del mio territorio – ha affermato Erika Acciarri -. Spero che agricoltura e turismo tornino ad essere centrali in questa provincia, riacquistando quella professionalità che è stata accantonata”.

“Partiamo bene – ha concluso Ortenzi -, si è instaurato un clima positivo e di grande collaborazione. E sicuramente sarà questo il seguito di questa nostra avventura”.


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