di Sandro Renzi
Nel Pd si apre il confronto sul candidato sindaco. L’occasione è stata la prima assemblea degli iscritti al circolo rivierasco sotto la segreteria del neo eletto Michele Amurri. Prima uscita pubblica per quest’ultimo che regge il partito a Porto San Giorgio dalla fine del 2021, dopo averlo traghettato per circa un anno a seguito delle dimissioni della segretaria Marcela Coman. Rinnovato in parte anche il direttivo nel quale entrano Simona Laurenza e Mirella Luzi. La consigliera Roberta Bonanno è stata eletta vicesegretaria mentre l’assessore Andrea Di Virgilio ricoprirà la carica di tesoriere.
All’ordine del giorno, come detto, anche il percorso verso le prossime elezioni amministrative. <Siamo consapevoli che lo scenario politico è totalmente cambiato negli ultimi dieci anni e c’è una difficoltà oggettiva nell’interfacciarsi con gli interlocutori “classici” del centro sinistra. Questo responsabilizza ancora di più il Partito Democratico che dovrà essere il faro per tutte le forze che ci sono e/o si costituiranno intorno ad un tavolo programmatico> spiega Amurri.
Partirà quindi dall’elaborazione di un programma definito dai dem coraggioso, innovativo, di veduta almeno decennale, <il percorso che il Pd intende fare per arrivare alle prossime elezioni amministrative. Il fil rouge con la straordinaria esperienza dell’amministrazione Loira, verrà mantenuto nei valori, nell’impegno e nelle capacità di donne e uomini, anche nuovi, ma sarà un percorso totalmente inedito. Questo sarà il primo step per costruire una solida alleanza con chi condivide un’idea di città al passo con i tempi (come richiesto dal green new deal), da continuare a riqualificare, rendere ancora più sicura e fruibile a tutti e ridarle centralità anche nel contesto extraterritoriale>. Questa dunque la strada tracciata nel corso dell’assemblea. Dem che sono pronti a dialogare senza veti <con chi vorrà confrontarsi in maniera costruttiva> e all’interno della coalizione <si troverà la sintesi per una figura forte, rappresentativa di tutti, capace di entusiasmare quella parte di elettorato che non si sente rappresentata da chi preferisce “collezionare figurine” e mettere davanti a tutto i personalismi, piuttosto che indicare un’idea di città ai sangiorgesi>.
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