Il Canarino estrae gli artigli e graffia il Delfino: al “Recchioni” non passa nemmeno il Pescara

SERIE C - La Fermana targata Riolfo conferma la sua imbattibilità interna (4 vittorie e 7 pareggi) e frena anche la corsa della big abruzzese. Gara incandescente sbloccata da Cognigni, poi i biancazzurri, in superiorità numerica dall'inizio del secondo tempo per il rosso di Alagna, ottengono il pari con il rigore trasformato da D'Ursi. Finale bollente: al 97' Ferrari segna irregolarmente il 1-2 e viene espulso per proteste

 

di Leonardo Nevischi

FERMO – Alle 17.45 di questo pomeriggio, l’atmosfera che si respirava al “Recchioni” non era delle migliori. La Fermana era reduce dalla sconfitta di mercoledì a Siena che aveva contribuito ad allungare a dieci la striscia senza successi ed aveva confermato che il suo attacco è il peggiore del campionato. Alle 19.28 quell’atmosfera è stata totalmente stravolta. L’ultima vittoria risale ancora al 28 novembre contro l’Imolese, l’attacco è ancora il meno producente del torneo, ma di positivo c’è che al filone interno di risultati utili sotto la guida di Giancarlo Riolfo si è aggiunto un nuovo tassello: un pareggio sudatissimo con una big come il Pescara.

In una gara fatta di grinta e concentrazione, i canarini hanno affilato gli artigli trasformandosi in maestose aquile. Sembrava addirittura che quest’oggi il digiuno potesse interrompersi, ma il vantaggio di Cognigni è stato solo illusorio. Tuttavia, alla fine il Delfino è rimasto a galla solo grazie all’arbitro Mirabella della sezione di Napoli: espulso Alagna ad inizio ripresa (secondo giallo troppo severo) e rigore (sacrosanto) concesso per un fallo di Mbaye su D’Ursi. Il direttore di gara si è, però, riscattato nel finale ravvisando un tocco di avambraccio di Ferrari e annullando quello che sarebbe stato il gol vittoria del Pescara.

IL TABELLINO

FERMANA 1 (3-4-2-1): Ginestra; Blondett, Urbinati (1′ st Sperotto), Scrosta; Rossoni, Graziano, Mbaye (44′ st Capece), Alagna; Simonelli (8′ st Parodi), Pannitteri (28′ st Kyeremateng); Cognigni (28′ st Tassi). A disposizione: Moschin, Spedalieri, Sangiorgi, Bugaro, Giannò, Frediani, Pistolesi. All. Paolo Pantera (squalificato Giancarlo Riolfo)

PESCARA 1 (4-3-3): Sorrentino; Cancellotti, Ierardi, Drudi, Veroli (33′ st Frascatore); Pompetti, De Risio (8′ st D’Ursi), Pontisso; Clemenza, Cernigoi (33′ st Blanuta), Rauti (22′ st Ferrari). A disposizione: Iacobucci, Di Gennaro, Rasi, Minucci, Zappella, Diambo, Ingrosso, Theto. All. Gaetano Auteri

RETI: 16′ pt Cognigni, 16′ st D’Ursi

ARBITRO: Domenico Mirabella della sezione di Napoli; assistenti Domenico Mallardi di Bari e Filip Sergiu Petrica di Torino; quarto ufficiale Elia Tini Brunozzi di Follonica

NOTE: Espulsi Alagna al 5′ st per somma di gialli e Ferrari al 51′ st per somma di gialli. Ammoniti Alagna, Rauti, Mbaye, Rossoni, D’Ursi, Ferrari, Parodi. Corner 1 – 4. Recupero +1′ +7′. Spettatori 1100 di cui 166 abbonati e 400 ospiti. Incasso complessivo 7800 euro (rateo abbonati 527,67 euro)

LA CRONACA

Mister Riolfo, squalificato dopo il rosso rimediato a Siena e sostituito in panca dal vice Paolo Pantera, ha schierato il consueto 3-4-2-1 con il rientrante Blondett nel terzetto difensivo con Urbinati e Scrosta; Rossoni e Alagna sugli esterni, Graziano e Mbaye in mediana e gli under Simonelli e Pannitteri alle spalle di Cognigni terminale offensivo.

Di contro, mister Autieri ha dovuto rinunciare a capitan Memushaj per un guaio alla caviglia ed ha scelto un 4-3-3 con Cancellotti, Ierardi, Drudi e Veroli a comporre il pacchetto difensivo; De Risio sulla cerniera di centrocampo supportato dalle mezzali Pompetti e Pontisso e davanti il tridente composto da Clemenza, Raudi e Cernigoi, con quest’ultimo che ha fatto tirare il fiato a bomber Ferrari, inizialmente in panchina.

Si è trattato di un match dai due volti, con un primo tempo giocato dai gialloblù con molto equilibrio e con la voglia di far bene. Di fatto, Ginestra difficilmente è stato impegnato dagli avanti biancazzurri. L’1-0 messo a segno da Cognigni e con il quale le squadre sono andate al riposo è stato la ciliegina sulla torta: Pannitteri conclude al volo, Sorrentino non trattiene la sfera e Cognigni insacca il tap in. Nella ripresa, però, ci ha pensato il direttore di gara a rendere la torta indigesta mostrando dopo soli 5′ il secondo giallo ad Alagna già ammonito. Sliding doors del match: il Pescara ritrova l’entusiasmo perduto e la Fermana perde uomini.

Riolfo è corso così ai ripari: fuori Simonelli dentro Parodi e spazio ad una difesa a 5 completata da Rossoni (passato braccetto con l’uscita di Urbinati per infortunio), Blondett, Scrosta e Sperotto (entrato al posto del capitano gialloblù). Tuttavia, proprio quando la Fermana stava ritrovando un suo equilibrio Mbaye ha atterrato D’Ursi causando il calcio di rigore che lo stesso classe ’95 ha trasformato spiazzando Ginestra.

L’1-1 sembrerebbe un apripista per le scorazzate del Pescara, ma Riolfo dà un segnale ai suoi: non si chiude in difesa del pareggio ma dà linfa nuova al reparto avanzato per alzare la squadra alta e tenere i biancazzurri più lontani possibile dalla porta di Ginestra. Fuori Cognigni e Pannitteri, dentro Tassi e Kyeremateng. E al 75esimo, sul primo e unico corner in favore dei gialloblù: l’ex Teramo fa da sponda per la volee di Sperotto che però calcia con il destro e fa intuire che è il suo piede sordo.

La reazione ospite si è fatta attendere giusto tre minuti, quando Pontisso ha fatto vibrare la traversa con un missile dalla distanza. Ma poi nulla più. Al 96esimo, nell’ultimo arrembaggio del Pescara, Ferrari troverebbe anche il gol del sorpasso, ma questa volta è bravo il direttore di gara a ravvisare il suo stop di avambraccio che gli consente di superare Ginestra in uscita. Nelle concitate proteste è proprio l’attaccante biancazzurro a farne le spese beccandosi anch’esso il secondo giallo.

 

Fotogallery

 

Mister Riolfo in tribuna stampa mentre dà indicazioni ai gialloblù in campo


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