Nuova beffa per la Sutor, Teramo espugna la Bombonera in volata

SERIE B - Nonostante la prestazione più che positiva, la compagine gialloblù esce nuovamente battuta, tra le mura amiche, con l'amarezza rappresentata dal quoziente numerico: tra i calzaturieri ed il successo ancora una volta la miseria di un punto. Al palace di via Martiri d'Ungheria finisce 59-60 nel segno della Rennova

Una schiacciata in bello stile di Montanari

MONTEGRANARO – Un’ altra occasione sciupata nel giro di appena sette giorni.

La Sutor Montegranaro è stata sconfitta nuovamente in volata e per un punto in casa contro la Rennova Teramo a Spicchi dopo una partita che i ragazzi di Cagnazzo hanno interpretato al meglio. Siamo qui a ripeterci, quando si perde di un punto è chiaro che gli episodi fanno la differenza però, la squadra, mai come stavolta ha dato tutto trovando altri interpreti importanti come Montanari e Re che saranno importanti da qui al termine della stagione.

Poteva esserci il tanto sospirato aggancio a Giulianova invece si è palesata l’ennesima beffa, perché nel finale è venuta fuori l’esperienza degli avversari che sono rientrati e hanno chiuso la contesa dalla lunetta quando dal campo non riuscivano a rendersi pericolosi. Peccato davvero, e non sarà facile resettare questa nuova battuta d’arresto arrivata in volata. Ora staff e giocatori dovranno subito concentrarsi sulle altre sfide e sperare che prima o poi la dea bendata possa avere un occhio di riguardo diverso nei confronti dei gialloblù.

IL TABELLINO

SUTOR MONTEGRANARO 59: Masciarelli 12, Galipò 4, Montanari 11, Korsunov 4, Alberti 3, Re 7, Ambrogi ne, Barbante ne, Verdecchia ne, Mariani ne, Botteghi 4, Crespi 14. All. Cagnazzo

RENNOVA TERAMO A SPICCHI 60: Ticic ne, Guilavogui; Bottioni 10, Bertocco 12, Antonelli 14, Bonci 4, Ragonici ne, Di Donato 3, Cipriani 6, Triassi, Cucco 11, Di Febo ne. All. Salvemini

ARBITRI: Rezzoagli di Rapallo e Berlangieri di Trezzano sul Naviglio

PARIALI: 16-19, 31-33, 47-50

NOTE: Tl: Sutor 6/10, Teramo 12/16. Tiri da 3 punti: Sutor 1/24, Teramo 6/27. Rimbalzi: Sutor 47, Teramo 41

LA CRONACA

Partenza con in freno a mano tirato per entrambe le squadre poi dopo il 7-8, gli abruzzesi provavano a scappare, 8-14 a metà del primo periodo. Korsunov provava a fermare l’emorragia , Bertocco da tre punti però regalava il massimo vantaggio a Teramo, 10-17 dopo 5’30”. La Sutor si riorganizza e con un controparziale di 6-0 arrivato con quattro punti di Masciarelli e due di Galipò si riporta in scia dell’avversario, 16-17. Il primo periodo si chiude sul 16-19.

Galipo’ in azione contro Teramo

Le cose rimangono immutate nel secondo periodo con Crespi che riporta avanti la sua squadra al 13’, 22-21. Da qui in avanti la gara resta molto equilibrata e al riposo lungo il punteggio è di 31-33. Al ritorno in campo, sei punti consecutivi di Antonelli portano gli abruzzesi al massimo vantaggio, 31-39. La Sutor con Montanari, Masciarelli e Re rimane in scia, 38-41. Cucco prova a dare ancora uno strappo dall’arco dei 6,75 Galipò e Crespi sono sempre pronti a rispondere e al 30’ la sfida è tutta aperta, 47-50.

Nell’ultimo quarto la Sutor inserisce la marcia giusta e con un parziale di 10-2 vola sul più 5, 57-52, Cucco con una tripla riduce il disavanzo, 57-55. Montanari dopo un periodo in cui le due squadre non hanno trovato la via del canestro prova a dare uno strappo, 59-55 a 2’30” dal termine. Teramo in attacco non riesce ad incidere così cerca la lunetta come ancora di salvezza. Prima Bertocco e poi Antonelli firmano il pari, 59-59 a 48” dal termine. Nel finale la Sutor ha due possibilità di attaccare consecutive e le fallisce, all’ultimo secondo dell’ultimo attacco di Teramo la difesa gialloblù viene sanzionata con un fallo. In lunetta va Bottioni che sbaglia in primo e segna il secondo per il 59-60. L’ultimo attacco dei calzaturieri non porta neanche al tiro e così finisce con la sconfitta in volata per 59-60, una battuta d’arresto difficile da digerire dopo una partita ben giocata.

LE DICHIARAZIONI

«Abbiamo disputato un’ottima partita – ha detto il coach Damiano Cagnazzo – contro una squadra molto forte che nelle ultime sei partite disputate ne aveva vinte quattro. Siamo stati capaci in tutta la partita di controbattere la loro fisicità e le difese molto tattiche che ci hanno proposto trovando anche ottime soluzioni. Poi purtroppo, ogni tipo di partita è fatta anche da episodi che anche stavolta non hanno girato a nostro favore e d’ora in poi dovremo cercare di portare anche gli episodi dalla nostra parte».

Contro Teramo si sono comportati bene Montanari e Re i due nuovi arrivati. «Li aspettavamo e contro Teramo finalmente siamo stati in grado di giocare la partita al completo. Sono contento di questo, loro sono stati bravi a farsi trovare pronti però, dovremo continuare a lavorare per fare meglio tutti». Nel momento topico del match Teramo che non riusciva a trovare il canestro ha scelto di andare in lunetta. A volte l’esperienza in certe gare diventa fondamentale, ed il coach ha infatti affermato che «l’esperienza la stiamo facendo giocando partite del genere che purtroppo non ci hanno portato in dote niente, sto parlando della sfide con la Luiss e questa con Teramo. Gli abruzzesi hanno giocatori che militano in questo tipo di campionato da diversi anni, sono partiti con obiettivi diversi dai nostri e ci sta che in un finale di partita, questa esperienza più marcata dalla loro parte si faccia sentire. Sono molto arrabbiato per questa sconfitta, per quanto concerne il risultato finale, e ottimista e soddisfatto per quello che la squadra ha proposto in mezzo al campo. Avevo chiesto ai ragazzi intensità fisica e una difesa solida e devo dire che sono stati bravi a giocarsi le possibilità di vittoria. C’è altresì una grande arrabbiatura e tanto dispiacere perché vincere una partita del genere ci avrebbe dato ancora più motivazioni ed entusiasmo per realizzare al meglio il lavoro quotidiano. Però, quando non si vince bisogna imparare sempre qualcosa e da queste due sconfitte cercare di gestire meglio i finali sapendo che la strada che abbiamo intrapreso è quella che dobbiamo continuare a percorrere».

 

 


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