Lo scontro Ucraina-Russia-Usa, le tensioni Usa-Cina-Europa, le crisi in Medio Oriente e in Africa stanno condizionando la vita del nostro Paese molto di più delle vicende politiche nazionali. Comprendere questi fatti è necessario per andare all’origine di fenomeni come la crisi energetica, l’inflazione o la crisi degli Stati nazionali chiarendo così come poterli affrontare per tutelare la persona e la sua libertà, le comunità e la democrazia.
Partendo da questo presupposto, la Fondazione San Giacomo della Marca ha organizzato la presentazione dell’ultimo lavoro del professor Giulio Sapelli. Il libro è intitolato “Nella Storia Mondiale. Stati Mercati Guerre”. Un volume di 338 pagine molto dense dove l’autore ha messo insieme le sue conoscenze economiche, storiche, sociologiche, religiose, geopolitiche. Un impegno durato alcuni anni per un “prodotto” capace di cogliere le dinamiche dell’era contemporanea, di aprire nuovi orizzonti e di spalancare scenari non raccontati dalla gran parte dei media, sottaciuti o ignorati per mancanza di conoscenze profonde da parte della cultura dominante.
Giulio Sapelli è un uomo dagli straordinari saperi, quasi un nuovo enciclopedista dotato di una sempre più rara capacità di collegare eventi diversi, cogliere i nessi reconditi e rintracciare le origini delle attuali vicende. Docente in Europa, Australia e nelle due Americhe, i suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Nel volume ha raccolto analisi e riflessioni scaturite dalla preoccupazione per la crescente disuguaglianza e per la crisi dell’economia sociale e, dunque, del lavoro. Nel 2018 Sapelli è stato insignito del Premio “Manlio Germozzi” che va ai più meritevoli sostenitori delle virtù dell’artigianato e delle piccole imprese. Nel 2020 è stato premiato con il Fieri (Fincantieri alla Ricerca Scientifica).
L’incontro, che sarà introdotto dal presidente della Fondazione San Giacomo della Marca, Massimo Valentini, sarà proposto on line mercoledì 23 febbraio alle ore 18,00. Per poter partecipare occorrerà iscriversi sulla pagina della Fondazione cliccando qui.
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