Minaccia il compagno della ex con un bastone: arrivano i carabinieri, denunciato

L'INTERVENTO dei militari dell'Arma a Sant'Elpidio a Mare per una violenta lite. A Monte Urano, invece, i carabinieri hanno smascherato un truffatore online

di redazione CF

Continuano senza sosta i controlli dei carabinieri della compagnia di Fermo, guidati dal tenente colonnello Nicola Gismondi, sull’intero territorio provinciale. E i risultati continuano ad arrivare: un uomo di circa 40 anni denunciato per minaccia grave e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Identificato e denunciato, poi, l’ennesimo truffatore on line.

L’altra mattina, poco dopo l’alba, i carabinieri di Sant’Elpidio a Mare sono intervenuti per una violenta lite tra due persone. «Nel corso delle operazioni di identificazione, i militari hanno che il dissidio era scaturito per motivi di gelosia nei confronti di una ragazza che poco prima aveva interrotto il rapporto sentimentale con uno dei due soggetti, per frequentare il ‘rivale’. Nel corso degli accertamenti, a conclusione della perquisizione eseguita sul posto, è emerso che l’ex compagno di quella donna nascondeva all’interno dell’auto in suo possesso, un bastone metallico sul cui porto non sapeva fornire alcuna plausibile motivazione, con il quale aveva poco prima minacciato il ‘rivale’. Per tale motivo l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo per minaccia grave e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere».

A Monte Urano, invece, i militari della locale stazione, dopo aver ricevuto la querela per truffa on line da un uomo di circa 60 anni del luogo, all’esito di un’attività investigativa condotta anche con l’analisi di tabulati telefonici e documentazione bancaria, sono riusciti a dare un volto al truffatore che nel mese di settembre aveva indotto la vittima, con artifici e raggiri, a versare la somma di 250 euro con un bonifico bancario su un conto corrente postale, per l’acquisto di una bicicletta senza, però, mai spedire la merce. «A nulla erano serviti i diversi solleciti telefonici e le mail inviate al venditore che, in poche ore, aveva già provveduto a rimuovere l’annuncio. Al malcapitato, rammaricato per aver perso la somma di denaro – spiegano dall’Arma – non era rimasto quindi che formalizzare la querela ai carabinieri di Monte Urano».


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