Scuola di legalità, famiglia, cronaca e nuove leve: la lente degli avvocati sul Fermano con Chiodini e Screpante

FERMO - Ospiti a 'Di Sera' su Radio FM1, ieri, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Fermo, Stefano Chiodini, e il consigliere segretario dello stesso Ordine, l’avvocato Fabiana Screpante intervistati da Daniele Iacopini

Stefano Chiodini e Fabiana Screpante

di Daniele Iacopini

Ritrovarsi “Di Sera”, a conversare di giustizia, avvocatura, di iniziative di sensibilizzazione sui temi della legalità, sui problemi della giustizia, locali e nazionali, sul ruolo dell’avvocato e sulle difficoltà di una professione tanto attraente quanto difficile da gestire.

E’ successo ieri sera, nel contesto del nuovo corso del nuovo notturno di Radio Fm1, grazie alla presenza in studio del presidente dell’Ordine degli avvocati di Fermo, Stefano Chiodini, e del consigliere segretario dello stesso Ordine, l’avvocato Fabiana Screpante. Una puntata corsa via in maniera piacevole, perché “di sera” si nasconde la città e si svelano le persone. Ospiti capaci di empatia e di simpatia, ingredienti fondamentali per la riuscita di un notturno. Si è partiti con una descrizione della composizione dell’Ordine degli avvocati di Fermo, delle funzioni, delle iniziative, del ruolo svolto anche e soprattutto in questi ultimi due anni di pandemia e di grandi difficoltà organizzative. Difficoltà superate brillantemente grazie alla collaborazione di tutte le componenti del mondo della giustizia. Un Ordine che vanta una presenza femminile maggioritaria, ma che registra negli anni anche un discreto numero di cancellazioni. Perchèé fare l’avvocato è diventato un mestiere difficile, una professione che richiede pazienza e investimenti.

Sempre a proposito delle attività svolte (e in corso di svolgimento), molto interessante è il Progetto “Scuola di legalità”, illustrato proprio dall’avvocato Screpante. Si tratta di un Progetto nazionale attivato anche nel nostro territorio, una iniziativa grazie alla quale 50 avvocati sono entrati in classe, coinvolgendo circa mille studenti di ogni ordine e grado, facenti riferimento a sei istituti scolastici della provincia che hanno aderito a quella che è, appunto, una vera e propria scuola di legalità. I 50 professionisti si sono messi a disposizione a titolo gratuito e sono entrati nelle scuole per un confronto coni ragazzi, parlando di Costituzione, di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, attivando laboratori, ecc… Gli istituti superiori parteciperanno poi, nel mese di marzo, a una vera e propria competizione sui temi proprio della Costituzione: l’istituto vincente si aggiudicherà la possibilità di arrivare alla finalissima nazionale che si terrà a maggio a Roma.

Tra le novità di questi giorni, il presidente Chiodini ha ricordato le 11 nuove figure, giovani professionisti, che da qualche giorno sono arrivate in Tribunale nel solco di quanto deciso dal Pnrr in fatto di giustizia. Sono infatti coloro che si occuperanno dei cosiddetti “Uffici del processo”, unità attivate per cercare di smaltire il lavoro arretrato e far ripartire più velocemente la macchina della giustizia. Giova ricordare che il Pnrr a livello nazionale ha previsto il reclutamento straordinario a tempo determinato di 16.500 addetti, appunto, all’Ufficio del processo, e di 5410 unità di personale tecnico e amministrativo, il tutto per 21.910 unità (vale a dire due terzi dell’attuale organico del personale amministrativo in servizio). Sono stati poi toccati numerosi ambiti e affrontate diverse tematiche, a partire da una società sempre più litigiosa che sembra non poter più fare a meno della figura professionale dell’avvocato, passando per le difficoltà nel rapporto con i clienti. In questi contesti gli avvocati Chiodini e Screpante hanno fatto frequente riferimento ai propri ambiti professionali, vale a dire quello penale per il presidente dell’Ordine e il diritto di famiglia per Screpante. Un diritto di famiglia sempre più appannaggio delle avvocatesse, a testimoniare, ha sottolineato Screpante, «forse una maggiore sensibilità dell’animo femminile nell’affrontare i temi del disagio familiare e nell’affrontare i problemi, anche e soprattutto laddove ci sono gli interessi del minore da salvaguardare».

Interessante anche la veloce ma esaustiva analisi dei cambiamenti intervenuti in tema di diritto di famiglia e del nuovo Tribunale incaricato di sentenziare sulla materia. Infine, dal presidente Chiodini una sguardo al nostro territorio. Uno sguardo attento, che non ha mancato di sottolineare i frequenti episodi di cronaca accaduti soprattutto sul litorale fermano, spesso con protagonisti giovanissimi e adolescenti, conseguenza forse del disgregamento di quelle famiglie di cui la collega Screpante aveva poco prima parlato. Il cerchio si chiude, la serata anche. “Di Sera” si può ascoltare musica, parlare con animo leggero e spirito dissacrante. Ma si può parlare anche di cose concrete e problemi importanti. Sì, “di sera” si può!


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