di Leonardo Nevischi
FERMO – La più brutta classifica degli ultimi cinque anni di Serie C, cinque sfide al termine del campionato (di cui tre contro la seconda, la terza e la quinta in classifica), una squadra sfiduciata ed un ambiente sul piede di guerra contro la società. A chiunque verrebbe da dire: «Si salvi chi può». A chiunque ma non a Gabriele Baldassarri. «Quando ho ricevuto la chiamata della Fermana non ho ragionato minimamente ai pro e ai contro, la risposta mi è venuta dal cuore» ha esordito il nuovo tecnico gialloblù, chiamato sulla panchina di viale Trento per sostituire l’esonerato Giancarlo Riolfo.
L’allenatore 60enne ex Montegiorgio questa mattina ha risposto alle domande dei giornalisti nella sua prima conferenza stampa come nuova guida tecnica canarina, affiancato dai direttori sportivi Massimo Andreatini e Matteo Scala, dal direttore generale Fabio Massimo Conti e dal presidente Umberto Simoni.
È stato proprio il numero uno societario ad esordire: «Saluto Giancarlo Riolfo che purtroppo non ha rispettato le aspettative che avevamo riposto in lui e do il benvenuto a Gabriele Baldassarri ringraziandolo per il coraggio dimostrato nel prendere la squadra in queste condizioni – ha detto Simoni -. Siamo sicuri che ce la metterà tutta per dare uno scossone alla squadra e mi auguro che ci possa condurre fuori dai playout». Ed a fargli eco sono arrivate proprio le parole del neo mister gialloblù: «Ringrazio la dirigenza della Fermana che mi ha permesso di tornare a Fermo. Sono molto contento e darò il massimo, sperando che possa bastare per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza».
«I presupposti non sono dei migliori, ma la mia risposta è stata istintiva. Conosco da tempo il direttore Conti, tra di noi c’è stima reciproca. Ora dovrò conquistare la fiducia dei ragazzi, ma avendo poco tempo dovranno darmi una mano: per fortuna ci sono diversi ragazzi che ho allenato nel corso degli anni e che conoscono il mio pensiero tecnico-tattico e mi potranno dare una mano per preparare le partite in questo breve periodo (Ginestra, Urbinati, Cognigni, Frediani, Tassi, Simonelli). Credo che questa sia una buona rosa e può venire fuori da questa situazione, se lo farà non è certo ma di sicuro darà il massimo. Quando si subentra a cinque giornate dalla fine influire tatticamente al 100% è difficilissimo, per il mio pensiero ci vorrebbero 30/40 giorni di ritiro: qui abbiamo improntato i nostri allenamenti senza inventarci nulla di particolare ma inserendo delle idee fresche. Abbiamo visto i video del Cesena e se domenica metteremo in pratica determinati movimenti potremo metterli in difficoltà».
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