La rapinano e abusano sessualmente di lei. Indagine lampo dei carabinieri: bloccati due clandestini

FERMANO - Le indagini partite da Porto San Giorgio arrivano a Matera: bloccati due uomini che ora dovranno rispondere dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e rapina, in concorso tra loro

di redazione CF

Una storia di violenza, quella consumatasi nella notte tra lunedì e ieri sulla costa fermana, raccontata ieri da Cronache Fermane. La vittima una donna trattenuta a forza in un’auto, abusata sessualmente e rapinata. Ma, se nel dramma si può cercare un lato positivo, beh questo è nelle indagini lampo condotte dai carabinieri della compagnia di Fermo che in pochissimo tempo hanno dato un nome e un volto ai due aguzzini. Si tratta di due clandestini di origini moldave che ora dovranno rispondere di reati pesantissimi, quali il sequestro di persona, la violenza sessuale, lesioni e rapina, in concorso tra loro i carabinieri.

I militari dell’Arma, infatti, nella notte tra lunedì e ieri, si diceva, sono intervenuti per soccorrere una giovane donna a cui due ragazzi avevano rapinato la borsetta ma la vicenda nascondeva ben altro.
Gli uomini della stazione carabinieri di Porto San Giorgio sono infatti intervenuti lungo la statale Adriatica, proprio a Porto San Giorgio in soccorso di una giovane donna che ha riferito loro di aver subito, poco prima, la rapina della propria borsetta contenente gli effetti personali ed il cellulare.
La vittima ha riferito ai carabinieri di aver accettato un passaggio, a Porto Sant’Elpidio, da due giovani che viaggiavano a bordo di una utilitaria di colore bordeaux. Nel corso del tragitto, però, la donna sarebbe stata trattenuta, con violenza, all’interno dell’auto, contro la sua volontà, ed abusata sessualmente a lungo da entrambi i malviventi, dopodiché è stata rapinata della borsetta contenente i suoi effetti personali ed il cellulare.

Il ten.col. Nicola Gismondi, comandante della compagnia di Fermo

Nel corso di una breve sosta effettuata dai due giovani presso una stazione di servizio per effettuare il rifornimento di carburante, la vittima è riuscita a scendere dall’auto e a dileguarsi fuggendo nei campi circostanti, favorita anche dal buio. A quel punto i due malfattori hanno deciso di riprendere il viaggio, allontanandosi velocemente dal luogo.
I carabinieri intervenuti in soccorso della donna, dopo aver raccolto le prime informazioni utili per l’attivazione delle indagini, hanno fatto accompagnare la donna al Pronto soccorso di Fermo al fine di valutare esattamente tutte le violenze subite.
Dopo aver raccolto le prime informazioni utili, per il coordinamento della indagini, sono stati attivati anche gli uomini della stazione carabinieri di Porto Sant’Elpidio, insieme a quelli di Fermo.
Gli immediati accertamenti posti in essere dal “pool” dell’Arma, hanno consentito di individuare in poche ore l’auto utilizzata dai due malviventi, rilevandone anche la targa.
In pochi minuti sono state diramate le ricerche dei due, ricerche estese anche alle regioni limitrofe. L’accertamento a tutto campo è stato possibile anche grazie alla diffusa capillarità dell’Arma dei carabinieri sull’intero territorio nazionale.
Infatti, nella mattinata di ieri, i carabinieri della sezione radiomobile e della sezione operativa del Norm della compagnia di Matera, sono riusciti ad intercettare l’auto segnalata, che viaggiava in direzione sud. All’alt dei carabinieri i due malviventi hanno tentato la fuga per sottrarsi al controllo ma, dopo un breve inseguimento, il veicolo è stato bloccato. All’interno due moldavi, rispettivamente di anni 39 e di anni 34, entrambi clandestini, nullafacenti, senza fissa dimora.

Nel corso dell’identificazione, all’interno dell’auto sono stati rinvenuti oggetti tra cui alcuni di proprietà della vittima, che naturalmente sono stati sottoposti a sequestro insieme all’auto stessa.
I due, condotti in caserma, sono stati sottoposti ad ulteriori approfondimenti investigativi all’esito dei quali, alla luce dei gravi e concordanti indizi di colpevolezza, del concreto pericolo di fuga e della conclamata pericolosità sociale, sono stati entrambi sottoposti a fermo di indiziato di delitto, d’intesa con le autorità giudiziarie di Fermo e di Matera, poiché ritenuti responsabili dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale, lesioni e rapina, in concorso tra loro.

I due, a conclusione degli accertamenti, sono stati accompagnati nel carcere di Lucera dove rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida. Anche in questa occasione, gli uomini dell’Arma dei carabinieri, in sinergia che i colleghi di Matera, sono riusciti a dare un volto a due malviventi che sono ritenuti responsabili di aver commesso gravissimi delitti sul territorio fermano. Naturalmente sono al vaglio altri approfondimenti investigativi che chiariranno ulteriori aspetti della grave vicenda.

 

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