di Giorgio Fedeli
Bandiere blu 2022, esultano i sindaci di Fermo, Altidona e Pedaso. Restano al palo quelli di Porto Sant’Elpidio e di Porto San Giorgio. e se ieri per Calcinaro, Porrà e Berdini è stata una giornata di festa, dopo la conferma del vessillo Fee anche per quest’anno, per Nazareno Franchellucci e Nicola Loira è stata una giornata che ha sancito ufficialmente il mancato riconoscimento. Sicuramente non un fulmine a ciel sereno, questo è noto. Entrambi sapevano che non avrebbero ottenuto la Bandiera (d’altronde la Fee prevede uno stop forzato di almeno quattro anni per chi perde il riconoscimento). Ed entrambi non indietreggiano di un centimetro sulla qualità delle acque dei loro territori di competenza: «Sono eccellenti». A suffragare questa visione ambientale, Loira aggiunge anche che «l’acqua di Porto San Giorgio è tale e quale a quella del territorio. E quindi fa un pò sorridere che noi e Porto Sant’Elpidio non abbiamo più questo riconoscimento». Per la serie il sindaco di Porto San Giorgio trova difficile concepire una ‘soluzione di continuità blu’, ossia come Porto Sant’Elpidio non abbia il vessillo, Fermo sì, Porto San Giorgio no, Pedaso e Altidona sì.
Bene, dunque, partiamo da Franchellucci che ha le idee piuttosto chiare sul futuro prossimo della sua città, sul fronte ambiente e balneabilità. E annuncia che già nelle prossime settimane partiranno i lavori per le scogliere emerse.
«Francamente questo discorso di quando prevediamo di poter riottenere la Bandiera blu è diventato un pò stucchevole. La Bandiera blu, che certo mi auguro di poter riavere quanto prima, ha dei percorsi particolari. Ma certamente la nostra città, dal punto di vista ambientale e della qualità delle acque, sta facendo enormi passi avanti. Nulla da togliere a chi l’ha ottenuta, e ci mancherebbe altro, ma noi non siamo secondi a nessuno. Abbiamo le certificazioni per tutti i tratti balneari e balneabili, che stanno in diversi casi passando da ottimo a eccellente. Abbiamo i riconoscimenti di Legambiente con le Vele. Stiamo facendo grandi lavori di miglioramento delle reti fognarie, e ho contezza anche di simili lavori di Comuni limitrofi. Sapete, noi scontiamo anche quello che arriva dall’entroterra ma abbiamo un depuratore di terzo livello. E non dimentichiamo il fatto che io, dal 2018, non firmo più un’ordinanza di divieto di balneazione, perché non è stata più necessaria. Questo vorrà pur dire qualcosa sulla qualità delle nostre acque. E poi – conclude Franchellucci – consentitemi di aggiungere che da qui a poche settimane partirà l’istallazione delle scogliere emerse. Questo inciderà ulteriormente sulla balneazione e sulla qualità delle acque. Detto tutto questo, tengo a ribadire che noi sulla Bandiera blu continuiamo a lavorarci, e ci piacerebbe riaverla quanto prima».
«Conosco benissimo da sempre il regolamento della Fee che ferma per quattro turni chi perde il riconoscimento. Per cui nessuna attesa per quest’anno, nessun dispiacere o amarezza. Sapevamo – il punto di Nicola Loira – che l’anno per riaverla, se è tutto ok, è il 2023. Quello che ci conforta, al di là dei regolamenti e di questi particolari riconoscimenti, è che le acque di balneazione della nostra città, anche durante gli episodi particolari del 2017 e 2018, sono assolutamente eccellenti. Da allora non hanno più registrato episodi di inquinamento che poi sono esclusivamente alle foci dei due fossi, il Vallescura e il Petronilla, provenienti da Fermo, che però, per una suddivisione delle acque nostre in tre parti, hanno inficiato larga parte del nostro litorale tanto da farci perdere la Bandiera blu. Da allora acque sempre eccellenti, rilevamenti ottimi. Anche a occhio nudo si vede quanto è bella e pulita l’acqua. Si sono ritrovate anche specie di pesci che non si vedevano più da decenni, vicino alla riva. Abbiamo lavorato tanto in questi anni con la Ciip, con la Capitaneria di Porto, con la Regione che ci ha consigliato di dividere il litorale in più parti così, qualora si dovesse verificare qualche residuale fenomeno di inquinamento temporaneo, relativo a poche ore, questo non inficerebbe tutta la costa. Abbiamo lavorato per scongiurare scarichi abusivi cercando di mettere in campo tutte le azioni per far mantenere, anche da un punto di vista formale, quello che già è dal punto di vista materiale, ossia che l’acqua di Porto San Giorgio è tale e quale a quella del territorio. E quindi fa un pò sorridere che noi e Porto Sant’Elpidio non abbiamo più questo riconoscimento. Non ci aspettavamo nulla, però. Chi se lo aspettava, in città, o è disinformato o ci gioca. D’altronde ci sono le elezioni ma se si conosce il regolamento Fee si sa che per quest’anno non c’era nulla da fare».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati