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Emergenza, formazione ma anche aggregazione per le comunità dei Sibillini:  tutto questo è il Centro Polifunzionale di Protezione Civile

AREA MONTANA - Sabato 21 maggio il taglio del nastro della struttura realizzata dalla Croce Rossa Italiana, al servizio delle popolazioni colpite dal sisma 2016. Sono attesi, tra gli altri, il vice presidente della Cri nazionale, Rosario Valastro ed il direttore nazionale delle Operazioni, Emergenze e Soccorsi Ignazio Schintu

Il Centro Polifunzionale di Protezione Civile

 

Il Centro Polifunzionale di Protezione Civile, realizzato a Comunanza dalla Croce Rossa Italiana, è ormai una realtà per l’area montana del Piceno e del Fermano. Sabato 21 maggio il taglio del nastro, alla presenza del vice presidente della Cri nazionale, Rosario Valastro e del direttore nazionale delle Operazioni, Emergenze e Soccorsi Ignazio Schintu.

 

A fare gli onori di casa la Croce Rossa dei Sibillini presieduta da Valeria Corbelli, a cui spetterà il compito di gestire la struttura in ragione di un contratto di comodato, e l’Amministrazione comunale di Comunanza, con a capo il sindaco Alvaro Cesaroni, e che la riceverà in dono dalla Croce Rossa Italiana.

Interverranno l’assessore regionale Guido Castelli ed il presidente della Fondazione Carisap Mario Tassi ed i rappresentanti dei donatori.

 

Ignazio Schintu

Il Centro Polifunzionale di Comunanza è tra i 10 che la Croce Rossa Italiana ha già ultimato e
consegnato dei 16 grandi progetti previsti, la maggior parte dei quali nelle Marche, nell’ambito del piano di ricostruzione post sisma. Sarà anche base della Protezione Civile locale.

 

Tra i momenti clou della mattinata inaugurale, l’interessante racconto delle esperienze internazionali di Schintu, in prima linea nei luoghi di maggiore emergenza umanitaria a cominciare dall’Ucraina.

 

Rosario Valastro

«Siamo orgogliosi di questo progetto – anticipa Valastro – che prende vita grazie a chi ha voluto sostenere la Cri nell’opera di ricostruzione post sisma. Il nostro impegno è finalizzato non solo alla riconsegna di spazi alla popolazione, ma anche per fornire nuovi strumenti di socializzazione e di aggregazione utili alle comunità locali e ai territori».

 

L’OPERA è costituita da 2 corpi fabbrica uniti da un corridoio: uno di circa 320 mq per mezzi di emergenza, con bagni e magazzini. Un altro di 420 mq con 9 stanze, per uffici e spazi per
servizi funzionali, tutti muniti di arredi e apparecchiature tecnologiche. Presenti la sala Coc (Centro operativo comunale), la ​stanza operativa per le singole emergenze, sala riunioni, cucina e
quant’altro necessario alle attività. Dunque spazi dedicati alla formazione della popolazione sulla prevenzione, ambulatori dove svolgere assistenza medico-sanitaria di base e per strutture di
emergenza sanitaria h24, pronte a intervenire in caso di una futura calamità. Un luogo che sarà punto di riferimento di un ampio territorio per l’emergenza, il sociale, il volontariato.

 

Il comitato di Croce Rossa dei Sibillini

Questa di Comunanza, come tutte le altre 15 grandi opere progettate per l’area sisma del Centro Italia, sono strutture permanenti, tecnologicamente avanzate, realizzate con materiali completamente antisismici, capaci anche di restituire spazi di aggregazione e incontro per la popolazione, e di trasformarsi in alcuni casi in presidi di Protezione Civile e di prima accoglienza per future emergenze.

 

L’INVESTIMENTO complessivo è di quasi 1,5 milioni di euro. La realizzazione del Centro è
stata possibile grazie alle donazioni di Alì, FCA, Goldman Saches– CAF America, Croce Rossa Svizzera, UCI Cinema, Coca Cola Hbc, Whirlpool, Fondazione Carisap. Quest’ultima ha sostenuto
economicamente il completamento funzionale, ovvero arredamenti e attrezzature del Centro Polifunzionale, nell’ambito del progetto “Masterplan Terremoto”.

 

IL COMITATO DEI SIBILLINI della Cri è nato 22 anni fa, è cresciuto molto ed oggi conta 153 soci di due province, è dotato di 5 ambulanze, 1 pulmino, 1 camion frigo, 5 automediche.
Tra gli impegni in prima linea quelli nei soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma 2016 e nella recente pandemia da Covid, sia nel soccorso ai contagiati con apposita ambulanza ed equipaggio, sia con le consegne domiciliari di farmaci e generi alimentari.

 


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