di Daniele Iacopini
Dalle pari opportunità alle questioni del territorio, dalla sicurezza ai preparativi in vista di un’estate che nel Fermano si preannuncia quanto mai ricca e impegnativa sul piano degli eventi in programmazione. Di tutto questo si è parlato ieri a “Di Sera”, il programma di Radio FM1, che ha avuto il piacere di ospitare il Prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, e l’avvocato e presidente del Comitato pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Fermo, Donatella Sciarresi.
Vincenza Filippi è la quinta donna Prefetto della Provincia di Fermo dal 2011, dopo Emilia Zarrilli, Angela Pagliuca, Mara Di Lullo e Maria Luisa D’Alessandro. Una caratteristica che ingentilisce e rimanda un diverso modo di intendere e interpretare un ruolo così importante e delicato. E da qui, da un confronto con la presidente del Comitato pari opportunità Donatella Sciarresi, si è partiti per un’ampia disamina delle problematiche femminili, dalla difficile conciliazione tra impegni familiari e lavorativi ad una parità mai compiutamente raggiunta, nonostante gli sforzi effettuati, ad esempio, dal recente Family Act. Il tutto senza tralasciare anche agli aspetti più difficili e pericolosi dell’essere donna, con ampi riferimenti ai casi di violenza, anche psicologica – aspetto evidenziato dall’avvocato Sciarresi – e di discriminazione subìti dalle donne, anche nel nostro territorio.
Il Prefetto Filippi ha illustrato le peculiarità ma anche le difficoltà di un territorio vasto, non certo immune da fenomeni criminosi e da problemi di varia natura. Tanto da richiedere anche due volte a settimana la convocazione del Tavolo per la sicurezza pubblica. La sua provata esperienza sul fronte dell’immigrazione (il prefetto Filippi ha ricoperto per diversi anni, tra le altre cose, anche l’incarico di sub-commissario per il compimento a Lampedusa di interventi urgenti per la realizzazione di strutture di accoglienza per i migranti) ha portato poi a toccare il tema, con particolare riferimento ai tanti rifugiati ucraini che in questi mesi sono in fuga dal proprio Paese e che anche la nostra Provincia si trova ad accogliere, grazie agli sforzi di famiglie e istituzioni.
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Particolare soddisfazione è stata espressa alla lettura dei dati Istat sulla fiducia dei cittadini italiani nelle istituzioni, risultando al primo posto i vigili del fuoco e subito dopo le forze dell’ordine.
Forze dell’ordine impegnate sul territorio in maniera costante, ha sottolineato il prefetto Filippi, a partire da alcune aree su cui viene posta particolare attenzione, di tipo securitario ma non solo. «Quando sono arrivata – ha spiegato il prefetto – mi è stata illustrata la situazione di alcune aree territoriali, e tra queste il quartiere Tre Archi, un quartiere particolare sul piano urbanistico e per le sue caratteristiche sociali, caratterizzato anche da una importante componente multietnica. Su quel quartiere vengono fatti controlli ma è anche in atto una doppia progettazione Fami per l’integrazione, con interventi anche di carattere sociale che presto presenteremo”.
Nel frattempo, è già in moto la macchina organizzativa per quel che concerne gli eventi estivi. «Il concerto di Jovanotti, il Jova Beach Party di tre anni fa ha richiesto un grande sforzo e grande attenzione. Avevamo capito fin da subito che l’arrivo su un tratto di spiaggia di più persone (40 mila, ndr) di quante ne conta la sola città di Fermo non sarebbe stata una cosa semplice. E in effetti c’è stato bisogno di grande attenzione e controlli fino a poche ore prima del concerto. Quest’anno non ripartiremo da zero, ma il lavoro andrà riproposto con identica attenzione. Ma non c’è solo Jovanotti, ci sarà Elisa in Piazza del Popolo, ci sarà l’idolo delle ragazze Blanco a Servigliano, ecc… Si preannuncia un periodo di grande svago per le persone ma anche di grande lavoro e attenzione per chi dovrà garantire l’ordine pubblico e la sicurezza».
Infine, il fenomeno dei decessi in montagna: «Diversi i casi già registrati in poco tempo. Ho avuto un confronto con gli enti locali dell’entroterra: occorre responsabilizzare e sensibilizzare le persone quanto più possibile». E delle persone scomparse: «Anche in questo caso, sono moltissime le segnalazioni – ha concluso il prefetto Filippi – Si tratta di minori stranieri che si allontanano dalle strutture, di persone fragili, di soggetti con problemi di salute, ecc… Un altro ‘comparto’ della nostra attività quotidiana poco conosciuto ma assolutamente rilevante sul piano dei numeri».
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