di Giorgio Fedeli
Steat, partito il count down per individuare ed eleggere il nuovo presidente. In Provincia sono in corso le grandi manovre per individuare il successore di Fabiano Alessandrini che il 25 maggio scorso, dopo aver presentato il bilancio dell’azienda del trasporto pubblico locale, ha rassegnato le dimissioni. Alessandrini ha guidato la Steat per 14 anni e ora, candidato sindaco a Sant’Elpidio a Mare, ha deciso di lasciare il timone della partecipata leader nel tpl. Una decisione, la sua, arrivata ufficialmente proprio a bilancio approvato.
Il ruolo di presidente Steat è stato nel mirino dei competitor elpidiensi di Alessandrini, in corsa per le elezioni e tornati alla carica nelle ultime settimane. Insomma c’è chi vi ha visto un conflitto di interessi, chi più semplicemente una questione di inopportunità nel doppio ruolo. Ma a far loro da contraltare, i più vicini all’ex presidente che hanno raccontato alla piazza che Alessandrini avrebbe mollato il timone dell’azienda a bilancio approvato dopo una chiacchierata con il presidente della Provincia, Michele Ortenzi. E così, in effetti, è stato. Ora, quindi, diventa inevitabile, fisiologico, iniziare a tracciare l’identikit del suo successore.
Nei corridoi della Provincia, che detiene l’84% della partecipata (il 9% ce l’ha Fermo, il resto è suddiviso tra i 40 Comuni del Fermano oltre a Comunanza e Monte San Martino), da tempo c’è chi vorrebbe come successore di Alessandrini un ex sindaco di un piccolo Comune dell’entroterra fermano. Una nomina che, a prescindere dal nome, vede due fronti contrapposti: quello formato da quanti, legge Madia alla mano, sostengono che un ex amministratore, per assumere la presidenza Steat, come d’altronde qualsiasi altro ruolo amministrativo nell’azienda, debba avere alle spalle almeno due anni di ‘discontinuità’, ossia due anni senza aver ricoperto ruoli istituzionali pubblici in un qualsiasi Comune o ente pubblico, e chi invece sostiene che questa regola non valga per chi ha o ha ricoperto ruoli in Comuni sotto i 3mila abitanti. Dunque una nomina, quella del futuro presidente Steat che passerà giocoforza anche dall’interpretazione delle norme.
E poi c’è il discorso della presidenza Trasfer, società consortile a responsabilità limitata tra la stessa Steat, che ne detiene l’80%, e la Sirio, per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, nel territorio della provincia di Fermo. Anche in questo caso due fronti: quello che vorrebbe un’unica presidenza, come è stato per Alessandrini dal 2010, e chi invece non disdegnerebbe due presidenti come è stato fino a quella data, quando le due figure apicali sono state di fatto unificate. Non resta dunque che attendere l’assemblea pubblica della Steat, fissata in prima convocazione per il 29 giugno, e in seconda per il 13 luglio, per conoscere il nome della nuova guida dell’azienda e, di riflesso, anche cosa ne sarà dell’eventuale scissione delle due presidenze.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati