di Francesco Silla
L’Avis riscontra un calo nelle donazioni di sangue e si teme un’ulteriore flessione durante i mesi estivi, visto l’andamento generale degli scorsi anni. Le problematiche riscontrate sono legate all’allontanamento dei donatori in seguito al periodo di pandemia, che hanno creato un timore nei donatori. L’Avis provinciale è comunque riuscita a rispondere al calo di donazioni attraverso l’impegno di volontari e medici, ma le preoccupazioni non mancano. E’ quando emerso questa mattina dell’Avis provinciale Fermo tenutasi alle 12 al centro prelievi di Fermo.
L’Avis provinciale di Fermo, nata il 24 ottobre del 2009, dunque con circa tredici anni di attività, un numero medio di donatori attivi che si aggira intorno a 5.000 e circa 8.000 donazioni (numeri al 31 dicembre 2021), sta vivendo un momento di difficolta nella raccolta di sangue come sottolinea la presidente provinciale Elena Simoni nella conferenza stampa indetta per mandare un appello alla popolazione provinciale: «È un problema non solo provinciale ma anche nazionale, e le principali criticità sono date dalla situazione post-covid. Nei due anni di pandemia, grazie ai medici, alla dottoressa Siracusa (primario del centro trasfusionale di Fermo) e al centro di chiamata unica provinciale, si è riusciti comunque a rimanere nella normalità. I dati purtroppo dal 2021 al 2022 sono scesi. C’è un calo di circa 400 sacche. Questo, per fortuna, per ora non va a intaccare i dati di raccolta del plasma, che invece rispetto allo scorso anno è aumentato di due unità».
«È importante sottolineare che chi ha avuto il covid e chi è stato vaccinato può donare, il problema è il long covid, che debilita i donatori – dichiara fermamente la dottoressa Siracusa – il vaccino non controindica la donazione. Una volta ristabiliti dal covid si torna nella possibilità di donare».
Torna poi a parlare Elena Simoni: «Per entrare più nello specifico, per quanto riguarda l’Avis provinciale, ci sono state delle chiusure di centri periferici per mancanza di medici, nonostante siano arrivate nuove dottoresse nell’organico. Un secondo problema riguarda i donatori che hanno avuto il covid che, o non hanno tutti i valori in ordine oppure hanno un po’ di timore nel tornare a donare. Il nostro appello ai donatori è quello di tornare in contatto con l’Avis. Nel corso dell’anno si tornerà ad una normalità per quanto riguarda il funzionamento degli ospedali, con le sale operatorie che torneranno totalmente in funzione, e noi dell’Avis dobbiamo farci trovare pronti a rendere disponibili le sacche di sangue necessarie».
La dottoressa Siracusa ribadisce: «L’appello è al cuore dei donatori, sempre sensibili alla chiamata. Spero che anche adesso questa sensibilità non venga meno. Per venire incontro alle problematiche lavorative apriremo i centri raccolta di sabato e di venerdì pomeriggio, per intercettare i bisogni dei donatori. Il covid e la guerra hanno portato nei donatori un certo avvilimento, e questo va ad intaccare quella risposta che invece prima era immediata. Il mio appello è quindi quello di venire a donare, di prenotarsi e di riempire le liste, e anche se si viene chiamati in un centro diverso da quello in cui si va normalmente, la mia speranza è quella che i donatori rispondano comunque con disponibilità».
Per riavvicinare la comunità provinciale all’Avis e ai centri comunali si è pensato di «organizzare delle manifestazioni, come per esempio “Coloriamoci di rosa”, una camminata salutare per coinvolgere la popolazione e trovare nuovi donatori. La camminata si è svolta nel centro storico di Fermo e si ripeterà negli altri centri comunali; la prossima data è il 3 luglio a Porto Sant Elpidio. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani perché ricordo che donare è un privilegio, in quanto donare significa essere in buona salute. In questi anni non siamo potuti tornare nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi alla donazione. Speriamo che con il ritorno della normalità la situazione si stabilizzi».
Anche la dottoressa Siracusa si sofferma sull’importanza «di un ricambio generazionale. Dobbiamo attirare i giovani sia a donare che ad aiutare i direttivi comunali. Si può dare un contributo anche senza donare. È importante tornare a regime visti i primati della regione Marche, sempre tra le prime regioni fornitrici di plasma all’industria che produce i plasma-derivati. Vorrei che la risposta arrivi da questa provincia e spero che per settembre il gap sia almeno dimezzato. Per fare sì che questo avvenga è importante il contatto diretto tra i centri comunali e i donatori e il coinvolgimento della popolazione».
Tornando a una problematica territoriale, Simoni ha parlato del centro raccolta di Amandola: «Dal terremoto 2016 il centro raccolta di Amandola è in una situazione provvisoria, dal 2017 il centro raccolta è situato in un container. Abbiamo avuto diversi contatti con il direttore dell’area vasta 4, Roberto Grinta, che ci ha assicurato che con il terminare dei lavori dell’ospedale avremmo potuto spostare il centro raccolta lì. Purtroppo l’ospedale non è ancora stato concluso; abbiamo individuato come possibile nuovo centro, il locale che è stato utilizzato fino ad ora come centro vaccinale. Speriamo di poter riuscire a dare nuova dignità al centro raccolta di Amandola, vista la sua vicinanza a tutti i comuni dei Sibillini.» La dottoressa Siracusa ha inoltre aggiunto: «Ho preso l’impegno in prima persona di verificare la fattibilità di utilizzo del nuovo locale».
Presenti alla conferenza stampa, oltre a Elena Simoni e Giuseppina Siracusa, anche Monica Mancini e Massimo Chiaramoni, facenti parte del consiglio provinciale Avis, Claudio Basili, responsabile chiamata Unica e i presidenti comunali Federico Palloni (Fermo), Francesco Pietracci (Porto San Giorgio), Raffaele Calvitti (Porto Sant’Elpidio) e Roberto Ripani (Torre San Patrizio).
A fine della conferenza stampa la presidente Simoni ha diffuso i contatti dell’Avis, nella speranza di una nuovo aumento delle donazioni. I contatti della segreteria unica sono 0734 62 53 455 e 0734 62 53 456 mentre il numero del cellulare è 328 59 40 920. Infine la mail è segreteriaunicaavis@gmail.com.
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