Mauro Lucentini nel suo video dove parla di ius scholae
Senza filtri, senza fronzoli. Il deputato montegranarese della Lega, Mauro Lucentini, impegnato alla Camera per le votazioni, non ha mezze misure su uno dei temi più dibattuti in queste ore, lo ius scholae, all’esame di Montecitorio. E nel calderone l’onorevole del Carroccio mette anche immigrazione e cannabis. Sono, per Lucentini, «ca**ate». E il montegranarese invita i colleghi ad occuparsi delle «vere priorità».
Questa sera l’onorevole del Carroccio ha fatto girare sui social e sulla messaggistica un video “fai-da-te” girato proprio all’ingresso della Camera dei Deputati.
«Eccoci, ancora qui a Montecitorio. Vorrei chiarire due cose visto che mi stanno arrivando molti messaggi dai nostri militanti e iscritti, dai nostri imprenditori del territorio e anche da chi ha una partita iva, chi è operaio o chi fa qualsiasi altro lavoro» esordisce così il deputato della Lega Mauro Lucentini.
L’argomento che tiene banco è lo ius scholae: «In pratica si parla di ius soli, cittadinanza ai bambini di 12 anni, bastano i 5 anni di permanenza in Italia. Si sta parlando anche di droga, tutti temi che non fanno parte dell’agenda di governo – rimarca con forza il deputato montegranarese – lo dico chiaro e forte, a scanso di equivoci. Se il Pd, il M5S o altri volessero portare nell’agenda di governo questi temi che non sono quelli per cui la Lega ha deciso di appoggiare, con molta difficoltà, un governo tecnico che si deve occupare di energia, di bonus 110, di caro bollette, carburante, insomma di dare una risposta concreta a chi oggi non ce la fa più, ha sbagliato a capire. Il mio messaggio non è solo a chi vota centrodestra, a chi vota Lega, ma soprattutto a quella parte della sinistra che oggi pensa di stravolgere un’agenda di governo e non si capisce a nome e per conto di cosa. In Senato si stanno approvando importanti provvedimenti mentre qui alla Camera i temi, all’improvviso, diventano altri. Non sono i nostri temi, non sono quelli per cui a noi è stato chiesto un atto di responsabilità per entrare nel governo Draghi. Speriamo che la sinistra, e soprattutto il Pd, capiscano che non sono questi i temi per cui noi siamo entrati al governo. Se così non fosse, bisognerà fare una seria e profonda riflessione e vi assicuro che io per primo e anche altri la faremo. Se loro fanno questo, si assumono una responsabilità di minare alle fondamenta questo governo, nato per pandemia e siamo restati per il discorso emergenza guerra ma non per il discorso dello ius soli, dell’immigrazione, della cannabis o di altre cose. Lo diciamo perché nessuno domani potrà dirci “non ce lo avevate detto”. Vediamo di fare alla svelta le cose che servono perché solo uno che non va nei territori, un parlamentare che non parla con le aziende, le partite iva, commercianti, balneari, pescatori, non si rende conto di quali siano le vere priorità che le sappiamo tutti, ben chiare. Vediamo di portare a casa questi provvedimenti che abbiamo chiesto con forza. E non perdiamo tempo in cazzate che sinceramente non stanno nell’agenda di governo e che per la Lega, in primis, non ci staranno mai».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati