Le conseguenze dell’attuale crisi Russia-Ucraina e i persistenti effetti della pandemia, stanno mettendo a dura prova l’intero sistema economico e sociale del territorio. Sono molte le imprese che stanno manifestando un profondo malessere e, tra queste, ci sono attività operanti in settori fortemente utilizzatori di acqua all’interno del ciclo produttivo.
Le aziende temono che gli incrementi del prezzo del carburante, dell’energia elettrica e delle materie prime abbiano un impatto negativo sui costi di gestione degli impianti di sollevamento, degli impianti di depurazione e della manutenzione delle linee di distribuzione, con conseguente innalzamento del costo delle bollette dell’acqua.
Per questo Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha tenuto un incontro sul tema convocando tutti i direttori delle Aato territoriali di competenza, al fine di avere un confronto costruttivo sui temi e cercare insieme delle possibili soluzioni. L’incontro ha visto la presenza del Direttore Generale dell’Aato 3 Massimo Principi.
«Gli aumenti dei costi dell’acqua non sono ancora visibili – le parole dei referenti di Confartigianato interprovinciale Alessandra Giuli e Paolo Tappatà – per effetto di una fatturazione che tende a spostare sull’esercizio successivo i maggiori costi sostenuti nella gestione corrente. Ma lo scenario economico attuale ed il generale aumento di tutte le materie prime, lascia ragionevolmente supporre che gli incrementi tariffari dell’acqua ci saranno sicuramente. Gli imprenditori maggiormente preoccupati, sono quelli appartenenti a settori che fanno largo uso di acqua come materia prima, quali ristorazione, pulitintolavanderie, autolavaggi e galvaniche, per questo è fondamentale adottare una politica tariffaria che penalizzi gli sprechi e non i consumi».
Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha così messo sul tavolo una serie di proposte:
«Alcune proposte sono già state adottate. I risultati si iniziano ad apprezzare, anche se possono essere ulteriormente migliorati – afferma il Direttore Generale dell’Aato 3 Massimo Principi -. Di altre, come ad esempio l’incentivo al consumo consapevole e virtuoso, ne prendo piacevolmente atto e studierò con i gestori un metodo applicativo e quantitativo della misura».
L’incontro è stata l’occasione per avere uno scambio di valutazioni e di informazioni che saranno le basi di ulteriori collaborazioni e confronti su altri temi d’interesse, come ad esempio quello dei rifiuti.
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