Tutto pronto per Archi in Villa: la 7ª edizione del Festival della grande musica per ragazzi

 

di Leonardo Nevischi

«Riunire tanti giovani che si dedicano allo studio della musica e valorizzarli permettendo loro di confrontarsi con grandi maestri provenienti dall’estero e con musicisti italiani di fama internazionale». È questo l’obiettivo che si è prefissata la settima edizione di Archi in Villa, il festival che condurrà diplomandi e diplomati in giornate di intenso studio e concerti. Una manifestazione che va avanti dal 2016 e che «razie al nostro impegno e alla dedizione dei musicisti che hanno sposato questa iniziativa non si è arrestata nemmeno con la pandemia» ha sottolineato Ketty Moretti, organizzatrice del festival e referente dell’associazione Club della musica.

Quest’anno, però, c’è una novità: il festival sarà itinerante. La classica sede di Villa Barucchello è in fase di restauro e Archi in Villa si sposta dunque a Monterubbiano. I concerti serali, invece, varieranno: dalla Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti di Sant’Elpidio a Mare (3 settembre) al Teatro Pagani di Monterubbiano (28 luglio, 2 e 10 settembre), dal Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio (30 luglio) al cortile di Palazzo Bonafede a Monte San Giusto (1 settembre), fino al santuario del Beato Antonio ad Amandola (9 settembre). «Mi dispiace che villa Barucchello non sia agibile, siamo sotto il periodo della riqualificazione, ma speriamo che il prossimo anno si possa tornare lì. Comuqnue il festival mantiene la matrice elpidiense da dove è nato e questo ci fa piacere perché fa crescere la nostra comunità» è stato il commento dell’assessora Patrizia Canzonetta. «Porto Sant’Elpidio è la culla della cultura musicale di questo festival – ha proseguito sulla stessa linea d’onda l’assessora Emanuela Ferracuti -. La sua veste itinerante di quest’anno rappresenta un momento di valorizzazione di tutto il territorio: è una formula innovativa che va premiata perché rappresenta un momento di crescita culturale collettiva ed un’opportunità di socializzazione».

Ketty Moretti

Di fatto, i ragazzi che partecipano alle masterclass sono una cinquantina e arrivano da ogni parte del globo, rimanendo poi incantati dai paesaggi che le Marche sanno offrire. «Questa formula itinerante veicola il turismo e valorizza i nostri borghi – ha aggiunto la Moretti -. Quest’anno abbiamo dovuto rastremare le classi perché a Monterubbiano non avevamo la stessa disponibilità di alloggi di cui, nonostante l’alta stagione disponevamo a Porto Sant’Elpidio». Ed a proposito di internazionalizzazione, le masterclass avranno come protagonisti maestri del panorama globale: per quanto riguarda violino, viola e violoncello il quartetto Rasumowsky è una conferma (dal 29 agosto al 3 settembre), così come il maestro Riccardo Crocilla (25-28 luglio), primo clarinetto nell’Orchestra del Maggio Fiorentino, mentre le new entry saranno Silvia Limongelli e Marco Rapattoni, entrambi professori di pianoforte al Conservatorio di Milano (dal 5 al 10 settembre).

«Archi in Villa va avanti grazie al supporto di Selda Informatica e delle Farmacie Comunali di Porto Sant’Elpidio – ha ammesso Pasquale De Angelis, vice presidente del Club della Musica -. Ma un grazie va anche alla sensibilità di tutti gli imprenditori, i ristoratori e alla Cna che ci sostengono». Gli altri pilastri cardine hanno dei nomi e cognomi: Wais Ripa, Elisa Cimadamore e Nena Tintor. La prima è una fedele collaboratrice sin dalla prima edizione e si occupa del coinvolgimento delle scuole per quanto concerne “Estate ragazzi in… musica!” (la parte laboratoriale del programma dedicata ai bambini e ai ragazzi), mentre le altre due sono docenti di due laboratori dedicati al primo approccio a strumenti come violino, chitarra, percussioni e tastiere. «Quest’anno per gli insegnanti abbiamo proposto una full immersion di due giorni (25-26 luglio) sotto la guida di Uirà Abondanza Kuhlmann, uno dei più apprezzati preparatori internazionali, che usa materiali alternativi per l’approccio alla musica come utensili smontabili e tubi che producono suoni».

I laboratori sono svariati: si passa dal “Music Art” per i bambini dai 7 agli 11 anni, al “Body Music” con Martina Quadraroli, incentrato sul produrre la musica con il corpo, poi “Canta, danza, suona la musica antica” con Elisa Ercoli e “Giocatori all’opera” con Stefano Rocchetti. I laboratori sono aperti a tutte le fasce d’età e non per forza chi vi partecipa deve aver già avviato un percorso musicale: qui, infatti, entrano in gioco Elisa Cimadamore e Nena tintor, specializzate nel primo approccio con lo strumento. Le iscrizioni ai laboratori sono aperte fino al 13 luglio, ma quota d’iscrizione e numero di posti disponibili sono variabili. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.clubdellamusica.it

 

 


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