Sindaci pro Draghi, Calcinaro: «Serve stabilità, una guida è fondamentale»

POLITICA - La prima cittadina di Ancona sigla il documento: «E' un appello bipartisan, di sinistra e di destra». Anche se nelle Marche per ora le adesioni arrivano quasi eslcusivamente da esponenti Pd, tra cui il sindaco di Monte San Giusto. Matteo Ricci è tra i promotori: «Il premier è rimasto molto colpito da questa iniziativa, si è mosso qualcosa». Alessia Morani attacca Acquaroli: «Antepone gli interessi del suo partito a quelli della nostra regione»

Paolo Calcinaro

Tiene banco la notizia dei sindaci, in tutta Italia, schieratisi pro Draghi. Insomma contro le dimissioni del premier. E nella lista dei primi cittadini che reputano opportuna la prosecuzione del mandato del premier, c’è anche il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro che, però, non ha firmato alcuna lettera-appello come invece fatto da diversi suoi omologhi nelle Marche.

«Io dico semplicemente – le dichiarazioni di Calcinaro – che è evidente che c’è necessità di stabilità, di una guida, ancor più da parte di sindaci non inseriti in dei Partiti. Io francamente non ho firmato alcun appello, anche perché non mi è stato proposto. Non vorrei che la firma diventi materia di scontro tra favorevoli e contrari a Draghi. Parlo da amministratore locale e proprio gli amministratori locali sono da sempre in prima linea, gli unici al fronte. Ho come l’impressione che quest’aspetto, di certo non di poco conto, nelle segreterie di Partito a Roma non lo abbiano percepito, non hanno ben chiaro quanto sia difficile oggi gestire e seguire un appalto piuttosto che confrontarsi quotidianamente con tante famiglie in difficoltà, che sono in mezzo a una strada o che ancora combattono contro il Covid. Insomma in questo momento, lo ripeto, la stabilità è fondamentale per poi arrivare alle elezioni il prossimo anno. E lì sarà il popolo a decidere».

Tra i firmatari della lettera dei sindaci pro Draghi c’è il primo cittadino di Ancona, Valeria Mancinelli: «Ho firmato fin da ieri e convintamente la lettera-appello a Mario Draghi perché resti alla guida del governo. E’ un appello bipartisan, sottoscritto da centinaia di sindaci, di sinistra e di destra».
A renderlo noto è anche il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, con un post sul proprio profilo Facebook.
«Ci sono i sindaci di Milano, Bergamo, Bari, Firenze. Ma anche il sindaco di Venezia e quello di Genova, civici e del centrodestra. Ha firmato anche il sindaco di Napoli, eletto con i voti dei 5 stelle – prosegue –. Perché tutti siamo accomunati dalla preoccupazione di affrontare un autunno già difficile per le nostre comunità, le famiglie e le imprese. Gli scenari di guerra internazionali e la crisi energetica determineranno effetti pesanti sulle nostre vite ed è impensabile affrontarli senza interventi correttivi, senza un governo che possa farlo, senza una guida così autorevole».
Nella lettera, i sindaci esprimono «incredulità e preoccupazione» per la crisi di governo e chiedono al premier Mario Draghi «di andare avanti e spiegare al parlamento le buone ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo».

 

matteo-ricci

Matteo Ricci

Tra i firmatari anche Matteo Ricci, sindaco di Pesaro: «Da quello che abbiamo saputo il presidente Draghi è stato molto colpito dai vari appelli che gli sono arrivati e in particolare da quello bipartisan dei sindaci». Così il coordinatore dei sindaci Pd, risponde all’Adn kronos sull’appello al premier Mario Draghi lanciato dai sindaci. «Nardella e Brugnaro stanno tenendo le fila delle adesioni e contiamo di arrivare entro stasera a oltre 1000 sindaci in tutta Italia. Sindaci di centrosinistra, centrodestra e civici».

Avete avuto qualche segnale dal premier Draghi? Il presidente è rimasto molto colpito. L’iniziativa dei sindaci ha smosso qualcosa nelle ultime ore. C’è in ballo il Pnrr, c’è l’inflazione, il caro energia. Blocchiamo tutto per cosa? Per andare a votare 4 mesi prima? Tanto tra 6 mesi si vota. E’ assurdo e noi sindaci ancora una volta, stando a maggiore contatto con la realtà, vediamo da vicini gli effetti disastrosi che avrebbe una crisi adesso. Per questo c’è stata questa maxi adesioni di sindaci da Nord al Sud Italia».

 

 

 


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