Nuovo ponte sull’Ete Morto: 4,4 milioni per ‘arco inclinato’ e manutenzione lungo il fiume

SANT'ELPIDIO A MARE - Il sindaco Pignotti dopo l'incontro con Provincia e Genio civile: «La scelta progettuale, seppur strutturalmente molto più impegnativa e rilevante economicamente, comporterà, rispetto alla tipologia inizialmente prevista, una riduzione dei costi per fondazioni e per le opere provvisionali, quindi consentirebbe, a parità di costo, un minor impatto sulla viabilità esistente»

Una ‘piena’ dell’Ete Morto

Procede l’iter per la realizzazione del nuovo ponte sull’Ete Morto nel territorio di Sant’Elpidio a Mare in prossimità del centro urbano di Casette d’Ete. Si è svolto nei giorni scorsi un incontro con il Genio Civile e la Provincia di Fermo nel corso del quale è stato illustrato agli amministratori locali il progetto.

«Si tratta di un intervento che prevede un investimento di 4milioni e 400mila euro – dice il sindaco, Alessio Pignotti, che ha partecipato assieme al suo vice Roberto Greci e all’ufficio tecnico comunale – e che prevede, oltre alla realizzazione del ponte, anche interventi di manutenzione su tutto il tratto dell’Ete Morto che ricade all’interno del territorio comunale fino al confine con il comune di Montegranaro. L’ingegner Vincenzo Marzialetti, dirigente del Genio Civile, insieme al professor Luigino Dezi dell’Università Politecnica delle Marche, ha prospettato all’amministrazione comunale l’ipotesi di modificare la tipologia di ponte inizialmente prevista, un classico ponte stradale, con un ponte ad arco inclinato in acciaio. Tale scelta, seppur strutturalmente molto più impegnativa e rilevante economicamente, comporterà, rispetto alla tipologia inizialmente prevista, una riduzione dei costi per fondazioni e per le opere provvisionali, quindi consentirebbe, a parità di costo, un minor impatto sulla viabilità esistente consentendo, in fase di cantiere, la percorribilità tra le due sponde ed al contempo costituirebbe un’opera ingegneristica rilevante anche dal punto di vista architettonico per l’intero territorio. Ringrazio Genio Civile e Provincia di Fermo per la volontà di realizzare un’opera di questo tipo – conclude Pignotti – frutto di un gran lavoro di squadra tra enti e che porterà indubbi vantaggi sia sul fronte della riduzione del rischio idraulico sull’Ete Morto che per la viabilità carrabile e ciclo-pedonabile nella zona».


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