di Giorgio Fedeli
«Ero molto emozionato, non posso negarlo. Mi tremavano le mani. Ma sono davvero felice che tutto sia andato per il meglio, contento anche per la grande partecipazione alla Santa Messa e sulle imbarcazioni». Sono le parole di Valerio Vesprini che questa mattina è stato protagonista del tradizionale lancio della corona ai caduti in mare, momento solenne della tradizionale Festa del Mare, la sua ‘prima’ da sindaco.
Una giornata di festa e commemorazione apertasi, alle 10, come consuetudine, con la Santa Messa celebrata al mercato ittico dall’arcivescovo monsignor Rocco Pennacchio, e proseguita con la ‘processione’ delle imbarcazioni, pescherecci e vongolare a cui si sono unite anche alcune barche da diporto, con i natanti pieni zeppi di visitatori, tra sangiorgesi che non sono voluti mancare all’appuntamento con la storia cittadina, e turisti incuriositi dalla Festa e, perché no, anche un’occasione per fare un giro a largo.
Insieme al sindaco Vesprini anche diversi sindaci, amministratori locali, Guardia Costiera, Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale, Protezione civile. Insomma rappresentate praticamente tutte le istituzioni del territorio con, in testa, il prefetto Vincenza Filippi: «Una grande partecipazione – le parole del prefetto – nella condivisione del ricordo, quello delle vittime, dei caduti in mare, in un quadro complessivo che lega indissolubilmente Porto San Giorgio al mare stesso. Una vita intensa nel segno dei valori, del lavoro, delle tradizioni, della gioia ma anche della sicurezza».
«Con il prefetto – aggiungono dal Comune – anche il presidente della Provincia Michele Ortenzi, l’onorevole Mauro Lucentini, i consiglieri regionali Marco Marinangeli e Jessica Marcozzi, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l’assessore fermano Annalisa Cerretani, la giunta e i consiglieri comunali di Porto San Giorgio, il comandante della Municipale Giovanni Paris, il comandante di stazione dei Carabinieri Giovanni Spina, quello della Capitaneria Cristiano Caluisi, il coordinatore comunale della Protezione civile, Luciano Pazzi e i rappresentanti del Comuni di Monsampietro Morico e Monterubbiano».
Oltre 15 imbarcazioni della marineria, in aggiunta a quelle di privati, hanno trasportato a largo della costa sangiorgese centinaia di cittadini per il tradizionale omaggio ai caduti. E’ stato il culmine della “Festa del mare”, con il sindaco Valerio Vesprini che dal motopeschereccio Zicanà ha gettato la corona d’alloro, poi recuperata e posta ai piedi del monumento in piazza del Marinaio.
«Grande emozione, davvero. Mi tremavano le mani. Non volevo sbagliare. E’ una grande responsabilità e una forma di rispetto nei confronti di chi è caduto in mare, di chi in mare lavora. Sono felice che tutto sia andato per il meglio e che ci sia stata una grande partecipazione sia alla Santa Messa che alla processione in mare. Sono contento e onorato di aver partecipato, come sindaco, alla Festa» a cui però, nella testa dell’amministrazione, il futuro potrebbe riservare importanti novità. L’assessore Marcattili ha parlato di una trasformazione in un vero e proprio festival: «Beh, con lui e con la maggioranza pensiamo a un format più accattivante e moderno. La Festa – dichiara il sindaco – va vitalizzata anche a beneficio di chi vive il mare e vive i problemi legati al lavoro in mare. Tutto ovviamente nel segno e nel rispetto delle tradizioni. E’ stata una delle edizioni più partecipate con cittadini e turisti che hanno riempito l’area portuale fin dal mattino e che troveremo nel pomeriggio all’accensione della Padella gigante in piazza Napoli. Tengo a ringraziare la marineria che ha partecipato con grande passione, il Covopi, la Protezione civile e quanti hanno dato il loro contributo per la bella giornata che abbiamo vissuto».
E poi via tutti a degustare, al Pic Pesca, vongole e cozze preparate dalla Protezione civile e dalla marineria. Ma la festa non finisce a pranzo. Sì perché oggi pomeriggio alle 17, accensione della padella in piazza Napoli, quindi subito la frittura del pesce, poi alle 21 intrattenimento musicale con Etnikantar, suoni e danze del sud, anche se per il prossimo anno pensiamo a qualcosa di più autoctono. A mezzanotte infine spettacolo pirotecnico.
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