di Alessandro Luzi
Sorrisi in mostra, pacche sulle spalle, abbracci, giovanissimi fidanzatini mano nella mano, scene di una normalità a cui forse non eravamo più abituati. Osservare gli studenti affollare le vie cittadine per recarsi ai rispettivi Istituti scolastici senza mascherine e distanziamento, con i volti accarezzati da una ancora tenue luce solare, desta meraviglia e speranza per il nuovo anno accademico 2022/23. Tra pandemia e conseguenti misure restrittive, gli ultimi due anni sono stati decisamente complessi sia per gli studenti che per dirigenti scolastici, insegnanti e famiglie. Il brulichio soave di questa mattina sicuramente lascia ben sperare e infonde un clima di fiducia e serenità. L’unico nodo ancora da sciogliere resta l’eventuale introduzione della settimana corta. Per il momento non c’è nulla di concreto.
Come di consueto, alcuni sindaci del Fermano hanno portato il loro saluto a tutto il personale scolastico. Indubbiamente è un giorno importante, reso ancora più speciale dal decadimento di tutte le misure restrittive legate alla pandemia.
Per quanto riguarda le scuole “Superiori”, le sensazioni dei protagonisti di questo ritorno tra i banchi sono variegate. Si va dallo stupore di una normalità finalmente riacquisita, a qualche disguido del primo giorno, fino ad una ancora leggera preoccupazione per la prova di maturità che dovranno affrontare gli studenti delle classi quinte.
«Sostanzialmente il bilancio di questo primo giorno è positivo – afferma Luca -. Oggi abbiamo incontrato alcuni nuovi professori e sembrano molto validi. È stata riscontrata una piccola incongruenza con i programmi dello scorso anno ma niente di particolarmente complesso. Lo scenario rispetto lo scorso anno è completamente diverso, finalmente non abbiamo più le mascherine e i banchi sono vicini quindi possiamo tornare a interagire con i vicini di banco. Purtroppo non mi sento ancora pronto per affrontare gli esami, devo alzare il livello».
Non è dello stesso avviso Marco, un po’ stanco da questo rientro: «Si prospetta un anno più monotono rispetto agli altri. Tra raccomandazioni dei professori e un clima in classe ancora dimesso questa partenza non si è rivelata di certo entusiasmante. In ogni caso l’assenza dell’obbligo di mascherine rende le mattinate più agevoli. Sotto questo punto di vista la situazione è di gran lunga migliore rispetto agli anni precedenti. Forse si potrebbe fare di più per quanto riguarda il sistema d’areazione. Sarebbe necessario installare più ventilatori all’interno delle classi». Primo giorno faticoso anche per Caterina, Elisa e Saveria: «È troppo caldo, bisognerebbe iniziare la scuola qualche settimana più tardi – scherzano – Per fortuna siamo uscite un’ora prima e sarà così per tutta la settimana. È un rientro soft necessario ad abituarsi ai nuovi ritmi e a queste temperature ancora molto alte».
Emanuele, Riccardo e Michele sono fiduciosi per questo nuovo inizio: «Ricominciare è stato tosto però si prospetta uno scenario migliore rispetto allo scorso anno. Se infatti eravamo dislocati al Fermo Forum, oggi torniamo finalmente nella sede principale. I professori hanno annunciato le solite raccomandazioni ma per ora non avvertiamo una grande pressione». «Anche la mia classe è tornata dove previsto – racconta Giulia -. Con i professori è andata bene ed è molto più comodo fare lezione senza le norme anti-Covid».
Insomma, non resta che augurare agli studenti, ai dirigenti, agli insegnanti, agli operatori e alle famiglie, un anno scolastico decisamente più disteso rispetto ai precedenti.
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