Il saluto della Provincia ai docenti per la Giornata Mondiale degli Insegnanti

FERMANO - La consigliera delegata all’Istruzione, Pisana Liberati: «Ricoprite un ruolo fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, cittadini di domani. Con sfida continua contribuite, all’interno della comunità educante, a rendere la scuola un luogo di trasmissione di formazione, di esperienza e di relazioni sociali, nonostante condizioni e carichi di lavoro non sempre adeguati»

Pisana Liberati

 

«Dirigenti scolastici e Docenti, a nome dell’Amministrazione provinciale desidero auguraVi un buon lavoro e ringraziarVi per l’impegno e la dedizione che mettete ogni giorno nello svolgimento del vostro importante incarico. Ricoprite, con grande impegno, un ruolo fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, cittadini di domani. Con sfida continua contribuite, all’interno della comunità educante, a rendere la scuola un luogo di trasmissione di formazione, di esperienza e di relazioni sociali, nonostante condizioni e carichi di lavoro non sempre adeguati». A parlare è la consigliera delegata all’Istruzione, Pisana Liberati, la quale in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti ha così salutato i docenti.

«Negli ultimi anni – continua – si è sviluppato un nuovo filone di studio che si chiama “warm cognition”, secondo il quale le nozioni si apprendono meglio se comunicate con il sostegno del docente, permeato di emozioni positive, che si pone come alleato che guarda e incoraggia il discente. Succede, quindi, che gli apprendimenti si stabilizzano quando sono frutto di interesse e curiosità. Proprio su questo filo conduttore, come Provincia, intendiamo sviluppare in questo anno scolastico, con il Vostro imprescindibile contributo, attività atte a rafforzare e sostenere il benessere dei nostri alunni. “Un bravo insegnante – come sostiene la psicologa Daniela Lucangeli – è magister, è colui che aiuta ad apprendere, che dà fiducia e coraggio, e che non soltanto giudica e verifica quanto le informazioni fornite sono passivamente mantenute in memorie prestazionali”. Credo che la Scuola, come Istituto educativo, debba essere ripensata dalle fondamenta, che ai docenti vada riconosciuto il loro valore e compreso il loro carico di responsabilità, poiché essi sono chiamati ogni giorno a formarsi per costruire l’identità di ogni ragazzo, aiutandolo a scoprire i propri talenti. Uniformare il livello di istruzione potrebbe declinarsi in un appiattimento al ribasso mentre l’Istruzione deve tendere all’eccellenza».

«Grazie del vostro lavoro quotidiano – ha concluso la Liberati -, con l’augurio che la vocazione all’insegnamento sia una fiamma sempre accesa».


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