Humanity Music Festival, ecco il concorso per band. Solieri e Portera partono da Dalla per ‘rianimare’ le note dei giovani

PETRITOLI - Presentato oggi pomeriggio al teatro dell'Iride il festival organizzato dall'associazione La Decima e che, dopo la presentazione, farà tappa a Montegranaro e a Urbino

di Antonietta Vitali

“…Vorrei seguire ogni battito del mio cuore. Per capire cosa succede dentro e cos’è che lo muove. Da dove viene ogni tanto questo strano dolore. Vorrei capire insomma che cos’è l’amore. Dov’è che si prende, dov’è che si dà…”, chi conosce i brani di Lucio Dalla sa che questi sono alcuni dei versi (forse i più emozionanti) del brano Le Rondini. Chi non ha mai sentito questo brano, leggendo queste parole, non ha potuto sicuramente fare a meno di emozionarsi pensando a quante volte nella propria vita ha provato questo strano sentimento che è l’amore e che può causare anche dolore. Con questa canzone del grande e indimenticabile Lucio Dalla e un suo ritratto sul palcoscenico, realizzato da Mara Napoleoni, si è aperta la conferenza stampa di presentazione dell’Humanity Music Festival tenutasi oggi pomeriggio a Petritoli, al Teatro dell’Iride per la precisione.

Alla sua prima edizione dedicata alla figura del maestro Lucio Dalla, Humanity Music Festival non è un festival musicale a caso ma nasce con un concetto di fondo che per uscire da questa epoca storica, decisamente non illuminata, potrebbe essere una delle chiavi di volta. Fare in modo, cioè, che la magia della poesia combinata alla musica torni ad essere emozione pura, di quelle che segnano il passo della nostra vita riuscendo a trasmetterci messaggi fondamentali per il nostro essere ‘esseri umani’. Organizzato dall’associazione culturale La Decima di cui è presidente Paola Pieragostini, vanta un parterre di collaboratori davvero eccezionale, Ricky Portera (storico chitarrista di Lucio Dalla), Maurizio Solieri (storico chitarrista di Vasco Rossi), Dario Ballantini (attore e volto noto di Striscia la notizia), Daniele Caracchi (cugino di Lucio Dalla) e poi, i patrocini della Regione Marche, del Console Onorario della Moldova della Regione Marche Roberto Galanti, dei tre comuni (Petritoli, Montegranaro, Urbino) che ospiteranno gli eventi del festival.

Un concorso musicale per band provenienti da tutta Italia le cui iscrizioni sono già aperte sul sito dell’associazione e che chiuderanno il 28 novembre. Due serate musicali, il 9 dicembre a Montegranaro e il 10 dicembre a Urbino, durante le quali le band dovranno esibirsi con una cover di Lucio Dalla, scrivere una motivazione che racconti il messaggio che l’artista voleva trasmettere con quella canzone, esprimersi con un proprio brano inedito. Alla band vincitrice un premio di 5.000 euro.

«La rassegna nasce proprio in seno alla nostra associazione – racconta Paola Pieragostini – per promuovere occasioni di incontro e di confronto che partano da una nuova concezione del nuovo umanesimo dell’arte oggi che la necessità di riscoprire il valore dell’essere umano si fa evidente». Di Paola è anche la stesura della biografia di Ricky Portera e la necessità di questo festival nasce da una conversazione dei due sulla situazione attuale della musica che ascoltiamo, e che Portera definisce “senza spessore”. Lui che nel ricordare i trentatré anni passati come musicista di Dalla afferma «ho imparato un sacco di cose da lui, il riconoscimento è per quello che mi ha fatto diventare – continua – tutti quelli con cui ho collaborato portavano in musica delle poesie ma anche messaggi che se ascoltati potevano aprire anche mondi alle persone. Mi farebbe piacere aprire quella porta che si è chiusa da un bel po’ di tempo, è necessario riportare a galla quello che ha fatto crescere noi. Il festival è rivolto a queste band che devono aprirsi questo varco dentro di loro per poterlo trasmettere e riuscire ad andare oltre la semplice cover».

Luca Pezzani e Maurizio Solieri

Un mercato difficile oggi quello del cantautorato inedito raccontato da Maurizio Solieri che porta, tra le tante frecce del proprio arco, oltre trent’anni di musica e amicizia con Vasco Rossi: «Spesso e volentieri non è colpa delle band, che ci sarebbero anche, ma molto spesso sono gli organizzatori e i media che pensano che la tribute band richiamino un pubblico più numeroso. È una cosa molto complicata per i giovani di oggi fare inediti, noi venivamo da tempi in cui chiaramente il pubblico era curioso. Più di 30 anni passati con Vasco Rossi, le prime serate eravamo io Ricky e Vasco nelle grandi balere dell’Emilia Romagna con solo le chitarre acustiche e la gente diceva “strani questi però interessanti”. Oggi non ci guarderebbero di striscio. Bisognerebbe tornare a sfondare questa porta perché viviamo con una musica di una piattezza unica e sentire una bella melodia seppur semplice potrebbe essere una bella cosa». Per Dario Ballantini, volto storico di Striscia, l’amicizia con Lucio Dalla è un sogno che si è avverato con gli anni. E’ partito con lui giovanissimo e appassionato di Dalla, continuato quando ha iniziato a fare l’imitatore e ha inserito nel book Lucio come uno dei suoi personaggi, proseguito con il dipingere il cantante su dei suoi quadri ai quali lo stesso Dalla si è appassionato. Una storia che Ballantini racconta in uno spettacolo teatrale dal titolo “Da Balla a Dalla” e un pensiero sull’arte perché «la strada si fa quando il talento c’è davvero come ne era dotato, appunto, Lucio Dalla».

Un festival che potrebbe essere già in pole position per varcare i confini italiani perché «l’intenzione – afferma il Console Onorario della Moldova, Roberto Galanti – è portare questa idea all’interno di una conferenza internazionale, la settima, che quest’anno vede quattro Stati alla griglia di partenza: Albania, Malta, Italia, Moldova. L’ho ritenuta fin dall’inizio una bella iniziativa, un vero omaggio all’arte, sono quindi contento di aver dato il patrocinio e sono pronto ad appoggiare l’associazione ovunque vorrà andare».

Un motivo di orgoglio anche per la Regione Marche rappresentata, in collegamento video dall’assessore Giorgia Latini che si è complimentata per l’organizzazione e si è mostrata «lieta di questa bella questa collaborazione tra Comuni per questo evento dedicato ad un artista che ha amato molto le Marche, ha soggiornato a Urbino, ha insegnato anche a Urbino. Sono belle manifestazioni che rilanciano la regione e il territorio. La Regione vi è accanto».

Presente all’evento il consigliere regionale Andrea Putzu che ha dichiarato «non potevo mancare a questa presentazione perché con Paola, ma anche con Marco Vesprini e tutta l’amministrazione comunale, abbiamo collaborato per la realizzazione di questo evento. Ci auguriamo che in questo modo si possano formare nuovi giovani che possano dare un futuro alla musica riuscendo ad affermare le proprie doti e il proprio stile». Soddisfatti anche Luca Pezzani, sindaco di Petritoli, e Endrio Ubaldi, sindaco di Montegranaro per aver avuto l’opportunità di ospitare sui propri territori le tre fasi di questo festival, ossia la presentazione dell’evento avvenuta, appunto, a Petritoli, e poi la prima serata del concorso che avrà luogo a Montegranaro il 9 dicembre e che sarà preceduta da una master class per le band. Per ragioni istituzionali era assente il sindaco di Urbino, città che ospiterà la serata finale il 10 dicembre. L’associazione culturale La Decima nasce dalla consapevolezza che l’arte insegna ad amare la vita, dalla coscienza di chi crede nella bellezza della vita in ogni sua espressione incarnata nel principio dell’arte della conoscenza e dello sviluppo socio culturale. «L’artista – ha dichiarato la presidente Paola Pieragostini – è un dono al suo tempo e al tempo che verrà. Gli artisti sono stati, da sempre, i custodi dell’edificazione della società». Il nome biblico dato all’associazione rimanda al significato originario del termine e, quindi, una parte degli incassi verrà devoluta ad una associazione che si occupa di solidarietà. La scelta di quest’anno, per questa prima edizione, ha visto prendere un impegno con l’associazione Amelia che si occupa di dare una seconda possibilità a chi è in difficoltà, impegnandosi quotidianamente nel recupero di soggetti svantaggiati e fornendo una casa alloggio gratuita e dei laboratori gestiti da volontari volti a favorire un reinserimento sociale. Il ringraziamento della presidente dell’associazione Amelia, Enrica Flammini, è arrivato nel corso della conferenza stampa attraverso le parole dell’avvocato Chiara Schiavi. E in chiusura, un suggerimento da Ricky Portera su qualcosa, che forse, ci stiamo chiedendo, cioè come si fa a “scrivere (musicalmente) bene”? «Conoscendosi – ha affermato il famoso chitarrista – vince la visceralità, l’emotività, non si può insegnare a scrivere ma si può spingere la persona a conoscersi meglio. Quando qualcuno “arriva” o “sfonda lo schermo” è perché pone una parte di sé stesso a disposizione della gente che non sta a ragionare ma guarda. Questa è la trasmissione dell’arte». Noi che ci si siamo fatti attraversare dalla loro arte, da quella di Dalla, di Portera, di Solieri, di Vasco e di molti altri grandi continuiamo a credere che il talento non sia un elemento da non sottovalutare, in nessuna epoca storica. 


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