L’addio a Simone Seghetta: cori, fumogeni e tanto dolore (Le Foto)

MONTE URANO - In molti hanno voluto esserci per dare l'ultimo saluto al giovane tifoso canarino scomparso mercoledì scorso. Il dolore della moglie Silvia: «Marito presente e papà straordinario, eri il supereroe dei nostri figli. Ora vola più in alto che puoi».

di Matteo Malaspina

Commozione e dolore all’addio di Simone Seghetta, il tifoso gialloblu scomparso mercoledì scorso prima della partita tra Fermana e San Donato. Nella chiesa di San Michele Arcangelo di Monte Urano si sono tenuti oggi pomeriggio i funerali, celebrati dal parroco Don Luigi Mancini .

Difficile contenere le lacrime tra i tanti presenti, venuti a dire addio a Simone e a consolare i genitori, la moglie Silvia e i suoi tre figli, Matteo, Noemi e Sofia. A donare un po’ di dolcezza in questo giorno triste ci hanno pensato i bambini, amici dei figli, che hanno tenuto in mano una rosa bianca per tutta la celebrazione, «segno di vita, anche se celebriamo un funerale, perché la morte non è la fine di tutto» ha commentato il parroco monturanese. «Non c’è una risposta al perché Simone ci ha lasciato, l’unica parola che può aiutarci è quella di Gesù – ha continuato Don Luigi durante l’omelia -. Ora Simone non è nella tristezza ma nella gioia del Paradiso. In quella gioia di vivere che esprimeva per la sua Fermana, una passione trasmessa ai suoi figli. La gioia di stare insieme in uno stadio».

Simone Seghetta

Un «papà gentile» l’ha definito la maestra dei suoi figli. Un «amico di tutti, anzi, un fratello. Mercoledì, alla notizia della tua morte, lo stadio si è commosso e abbiamo cantato e pianto per te. Fai buon viaggio e buona trasferta, fratello» è stato invece il saluto de tifosi canarini del gruppo degli Irriducibili, con cui Simone condivideva la passione per la Fermana. Fermana presente con il presidente Umberto Simoni, che non è riuscito a trattenere le lacrime, con il Dg Andrea Tubaldi e il Ds Massimo Andreatini. Sono voluti esserci anche i giocatori canarini e il mister Protti, anche lui molto commosso mentre ha depositato la maglia gialloblu sulla bara, così come il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro. Presenti anche l’assessore di Fermo, Alberto Maria Scarfini e il consigliere comunale fermano, Luigi Rocchi.

«Una persona unica, un marito presente e un papà straordinario, dolce e giocarellone. Eri il supereroe dei nostri figli – è stato il pensiero che la moglie Silvia ha trascritto in una lettera -. Grazie per l’amore che ci hai donato, grazie per la tua risata contagiosa. Dolce Simone, ti amiamo tanto. Ora vola più in alto che puoi».

All’uscita del feretro dalla chiesa, i tifosi non hanno voluto far mancare il loro affetto e gli hanno tributato cori con il suo nome, tra i fumogeni gialli e blu. Come se fossimo allo stadio, quel luogo che Simone amava tanto e dove la sua memoria resterà per sempre. Come recita lo striscione a lui dedicato: ”Per sempre su quei gradoni. Ciao Simo ”the Major”.

I tifosi della Fermana

Lo striscione per Simone Seghetta

I giocatori canarini

I fumogeni hanno salutato il feretro di Simone

La commozione di mister Protti

Il dolore della moglie Silvia

I bambini con le rose bianche


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