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Casina delle Rose, Cardinali pronto a prestare 2 milioni al Comune per spostarci la Provincia e rilanciare il centro (Ascolta la notizia)

FERMO - L'imprenditore fermano è pronto a mettere sul tavolo 2 milioni di euro, da prestare al Comune di Fermo a tasso zero per 5 anni, soldi necessari alla ristrutturazione dell’immobile, da destinare poi a sede della Provincia di Fermo e vari uffici istituzionali

Casina delle Rose

di Giorgio Fedeli

Un prestito a tasso zero per fare della Casina delle Rose un luogo istituzionale, di fatto la sede della Provincia di Fermo. Questa la proposta dell’imprenditore Mauro Cardinali al Comune.
L’obiettivo a monte sarebbe quello di rivitalizzare, almeno stando a quanto rivelano fonti vicinissime all’imprenditore, il centro storico e nello stesso tempo mantenere la proprietà pubblica della Casina delle Rose.

L’idea, si diceva, è dell’imprenditore Mauro Cardinali che è pronto a mettere sul tavolo i 2 milioni di euro, da prestare al Comune di Fermo a tasso zero per 5 anni, necessari per la ristrutturazione dell’immobile, da destinare poi ad ospitare la sede della Provincia di Fermo e vari uffici istituzionali. Si tratta di una clamorosa proposta che potrebbe rivelarsi vincente per incrementare l’afflusso di persone verso la piazza del Popolo e dintorni. E che sicuramente farà discutere.

Ascolta la notizia:

Mauro Cardinali

La sede della Provincia presso la Casina delle Rose assicurerebbe infatti centinaia di presenze quotidiane che si rivelerebbero una ricchezza per tutto il commercio del centro storico in forte crisi di presenze dopo il trasferimento delle scuole. Una proposta coraggiosa sulla quale si potrebbe aprire un confronto coinvolgendo i commercianti e gli operatori del centro. Lo scopo dichiarato di Cardinali è quello di dare un contributo concreto per risollevare le sorti commerciali e di immagine del centro storico fermano in anni in caduta libera in termini di presenze.

La Casina delle Rose in questi mesi è al centro di un acceso dibattito incentrato sulla volontà dell’amministrazione di vendere lo stabile. Una decisione che le opposizioni hanno osteggiato e continuano a osteggiare. Si è però arrivati alla chiusura del bando con due offerte pervenute in Comune. Ma la procedura si è bloccata dopo la sospensione del dirigente comunale in attesa del parere di congruità di stima dall’Agenzia delle Entrate.

 


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