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Giovani Democratici: «Siamo pronti a fare opposizione»

FERMO - Al Governo: «Prenderemo una chiara posizione contro qualsiasi tipo di azione del governo Meloni che mini le politiche giovanili»

«Si è parlato molto di opposizione, noi Giovani Democratici siamo pronti a farla». Lo affermano in una nota i Giovani Democratici della provincia di Fermo, che aggiungono: «Partendo dal presupposto che ogni governo, sia di destra che di sinistra, abbia bisogno di una forte opposizione e che questa rappresenti le basi solide della nostra democrazia, anche noi Giovani Democratici siamo pronti a prendere una chiara posizione contro qualsiasi tipo di azione del governo Meloni che mini le politiche giovanili.

A tal proposito – aggiungono – ci lasciano senza parole le ultime affermazioni del ministro della cultura Sangiuliano. Quest’ultimo starebbe infatti pensando di voler eliminare le domeniche gratuite nei musei volute dall’ex ministro Dem ai Beni culturali Franceschini. Secondo il ministro, tenere aperti i musei gratis deprezzerebbe il valore delle opere culturali. Vorremmo far notare al ministro che i musei per definizione sono istituzioni al servizio della collettività, la cui finalità primaria è di preservare e mettere a disposizione dei pubblici il proprio patrimonio artistico. Dettò ciò – spiegano – è importante ribadire il concetto di “democrazia culturale” come emerso nella Conferenza intergovernativa dei ministri europei della cultura promossa dall’Unesco a Helsinki nel 1972. È fondamentale garantire, quindi, un modello inclusivo ad ogni cittadino indipendentemente dalle condizioni economiche.

La proposta fatta, infatti, dall’allora ministro Franceschini è stata il primo passo verso la definizione di una “democratizzazione della cultura ereditata dal passato”. L’ipotesi di Sangiuliano, se concretizzata, andrebbe a ledere le categorie più fragili cioè quelle degli under 25 a cui oggi invece vengono riservati sconti e biglietti gratuiti. Ci auguriamo – concludono i Giovani Dem – che il ministro riveda bene le sue posizioni in ambito di patrimonio culturale pubblico perché questo non torni ad avere una concezione meramente elitaria».


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