di Francesco Silla
Venerdì scorso si è svolta, a Monte Vidon Combatte, un’assemblea pubblica di presentazione del bando Borghi Maestri. Un bando che rappresenta un’opportunità sia per il pubblico che per il privato.
‘Borghi Maestri’ rientra, infatti, nel progetto di rigenerazione urbana voluto dal Governo per destinare i fondi del Pnrr al fine di rigenerare e rivitalizzare i borghi storici, a livello culturale e sociale. La linea A è stata vinta nelle Marche da Montalto-Marche mentre nella linea B sono rientrati cinque progetti marchigiani, tra cui quello congiunto di Monte Vidon Combatte e Petritoli.
A fornire qualche dettaglio in più sul progetto, in attesa di una conferenza stampa dove si entrerà nelle pieghe di Borghi Maestri, è il sindaco di Monte Vidon Combatte, Gaetano Massucci: «L’assemblea pubblica è stata una presentazione alla cittadinanza del nostro progetto. Il comune di Monte Vidon Combatte si sta adoperando per coinvolgere tutta la popolazione alla collaborazione, in quanto per la riuscita del progetto questo è fondamentale. Il percorso ha inizio a dicembre, con iniziative collegate al nostro ormai abituale mercatino di Natale. In questa occasione, oltre ad artisti di strada e musica, inizieranno i convegni di formazione su quelle che saranno le finalità del progetto».
Massucci si concentra poi sugli obiettivi: «Dovranno nascere diverse iniziative a supporto del progetto principale. Il progetto non è solo di animazione e preparazione, ma ha anche l’obiettivo di generare attività lavorative e nuovi abitanti per i Comuni, questo accompagnato da un altro bando futuro. Una rigenerazione completa quindi, non solo una ripopolazione ma nuove attività, all’insegna delle eccellenze artigianali della nostra regione».
Massucci poi anticipa: «Nelle prossime settimane ci sarà una conferenza stampa, in cui presenteremo i partner e delineeremo un cronoprogramma dettagliato, da adesso al 2026, con tutti gli interventi specifici e i punti di interesse. Il nostro obiettivo è legato alle eccellenze del territorio e all’agricoltura. Per questo si chiama Borghi Maestri, reinsegnare le attività artistico-culturali, artigianali e gastronomiche a cui il nostro territorio è legato».
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