Furti, spaccio, abusivi: a Marina Picena montano rabbia e paura (Ascolta la notizia)

PORTO SANT'ELPIDIO - Ladri in pizzeria e finestrini rotti alle auto la scorsa settimana, tante richieste di videosorveglianza: «La villa abbandonata, ricettacolo di gente senza dimora, è il cuore del problema»

di Pierpaolo Pierleoni

L’ennesimo furto in pizzeria, spaccio di stupefacenti dietro la chiesa, finestrini delle auto spaccate di notte. A Marina Picena l’emergenza sicurezza allarma residenti e commercianti, ormai rassegnati a fronteggiare continui episodi di microciminalità diventati all’ordine del giorno. Lo scorso fine settimana non è stato da meno. I ladri sono tornati a colpire la pizzeria Rosmarino di via Trentino, già ripetutamente “visitata” negli ultimi anni.

Il modus operandi è sempre lo stesso, viene forzata la porta d’ingresso, poi i malviventi perlustrano il locale in cerca di denaro o oggetti di valore. La refurtiva è sempre modesta, ma ogni volta si contano i danni e si convive con l’insicurezza. «Di soldi non ne lasciamo mai, al massimo qualche spicciolo di fondo cassa – racconta il titolare Marco Menconi – stavolta, non trovando di meglio, hanno portato via un po’ di cibo, prosciutto ed altri alimenti dal frigo, hanno rubato anche il router e mi sono trovato senza connessione internet».

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Ma il problema non è il singolo episodio, quanto la continuità di situazioni del genere. «La scorsa settimana mi hanno svegliato praticamente ogni notte perchè qualcuno stava tentando di forzare una porta o una finestra – continua l’esercente – Qualche giorno fa delle persone che avevano parcheggiato lungo la via hanno trovato i finestrini in frantumi. C’è un continuo viavai dietro la chiesa di soggetti dediti allo spaccio, qualche giorno fa abbiamo assistito a un inseguimento della guardia di finanza». Diffusa nel quartiere la richiesta di telecamere di videosorveglianza, nel piazzale della nuova chiesa di San Pio X. Nella zona non ci sono occhi elettronici che avrebbero un effetto deterrente e contribuirebbero ad individuare soggetti dediti ad attività illecite.

 

Conferma le criticità il presidente dell’associazione di quartiere Marina Picena, Massimo Massi. «A mio avviso il problema principale rimane la villa abbandonata di via Abruzzi, ricettacolo di gente senza dimora e spacciatori. Vediamo spesso pattuglie nella zona, non si può dire che ci sia assenza di controlli, ma è impensabile un presidio h24. C’è tanta rabbia, alcuni residenti si ritrovano questi soggetti a rovistare nei loro garage alla luce del giorno senza alcun imbarazzo, ci si sente impotenti. Qualche settimana fa si è verificato un accoltellamento in pineta. Ci sono anche residenti esasperati che partono da soli per allontanare chi arreca disturbo al quartiere. Ci siamo incontrati spesso, sia col sindaco Franchellucci che con l’assessore alla sicurezza Romitelli, si è ipotizzato di dotare anche il quartiere, in particolare l’area intorno alla chiesa, di telecamere. Ad oggi la zona non è prevista nel piano di videosorveglianza comunale, ma con i prossimi bandi si potrebbe prevedere di installarle».

 

Altra ipotesi è l’istituzione del controllo di vicinato. «Abbiamo preso contatti in passato con un’associazione che se ne occupa, Marina Picena ha avuto un incremento di popolazione consistente negli ultimi anni, non è più il quartiere in cui tutti si conoscono – continua il presidente Massi – Istituire un’attività di reciproco controllo della zona che porti la cittadinanza a collaborare per presidiare il territorio, con dei referenti a fare da interlocutori con le forze dell’ordine, può essere utile all’esigenza di maggiore sicurezza».


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