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Giovani Democratici: «Dal Governo solo briciole alla nostra generazione»

INTERVENGONO sulla prima manovra di bilancio: «Porterà tagli a scuola, sanità e investimenti. E' la solita manovra a favore dell’elettorato “attivo” per la Destra»

 

«Il governo a guida Presidente Meloni, ha presentato la prima manovra di bilancio. Ma ancora una volta solo briciole alla nostra generazione. La misura del nuovo governo, infatti, porterà tagli a scuola, sanità e investimenti. Conosciamo bene la situazione che stiamo vivendo, la manovra di bilancio si sarebbe dovuta muovere in un contesto di grave crisi mondiale risultata dalla guerra alle porte dell’Europa, ma non per questo giustificheremo il governo Meloni per i tagli a servizi cruciali per il futuro del paese».

Lo affermano i Giovani Democratici della provincia di Fermo, che poi proseguono così:

«Abbiamo conosciuto, durante gli anni della pandemia, l’importanza di un sistema sanitario nazionale pubblico e con risorse. Il centro-destra che ora guida l’Italia sembra essersi dimenticato dell’essenzialità del welfare sanitario che ha permesso di contrastare il Covid-19, infatti, nella finanziaria 2023 si è deciso di investire solo il 6,1% delle risorse disponibili nel sistema sanitario nazionale a fronte 7,1% dell’anno precedente. Quindi, la domanda sorge spontanea cosa ha imparato la premiata ditta Meloni&co da questi due anni di crisi che solo ora ci stiamo lasciando alle spalle.

Inoltre, sappiamo bene quanto sia importante per un paese investire nell’istruzione. Difatti – aggiungono – anche qui ci troviamo spiazzati dalle mosse del governo che ha preferito aumentare il contributo per studente alle scuole paritarie da 500 a 740 euro piuttosto che investire, in maniera seria, nella scuola pubblica, che ora più che mai si trova a far fronte ad una penuria di personale e di strutture. La stessa costituzione italiana all’articolo 33 recita: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.

Quindi, noi Giovani Democratici ci chiediamo se investire nella scuola privata sia effettivamente utile al nostro sistema scolastica o sia una delle più classiche marchette elettorali, considerato che molte dell’istituzioni private sono vicine agli ambienti di destra.

Come già si è presentata, è la solita manovra a favore dell’elettorato “attivo” per la Destra. Si risente di nuovo il termine pensioni senza pensare alla stragrande maggioranza di giovani che non riescono a trovare lavoro nonostante i cosiddetti tanto sofferti e agognati pezzi di carta chiamati lauree. Attualmente, l’Italia risulta essere il paese con la più alta percentuale di ragazzi NEET, che vivono in una costante situazione di disagio senza alcuna possibilità di riscatto sociale.

Allo stesso modo, la disoccupazione giovanile è salita al 23,7%. Vogliamo far notare – continuano i GD – anche all’attuale governo, il lavoro fatto dal Partito Democratico per introdurre un vero “contratto di ricerca” che ha reso dignitoso e meno iniquo il lavoro dei ricercatori italiani. Per continuare questo è però necessario aumentare le risorse in questo settore, e non sembra che il Presidente Meloni stia andando verso questa direzione. Perciò continueremo a lottare insieme al Senatore Verducci affinché non venga fatto un solo passo indietro su un diritto ormai conquistato.

Infine, è giusto spendere due parole per il tanto agognato taglio cuneo fiscale. Sebbene sia fondamentale aumentare lo stipendio dei lavoratori dipendenti, noi Gd pensiamo che i 14 euro mensili in più non siano sufficienti per combattere l’inflazione che oramai è stabile al 12%.

Caro Presidente – concludono – per cambiare il nostro paese serve coraggio e pochi proclami. Ci dispiace constatare che l’Italia che verrà sarà il paese del nero e dei condoni dove l’ascensore sociale sarà sempre più bloccato e la sperequazione economica aumenterà a dismisura».


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