FERMO – Una pena severa quella inflitta a Paolo Finucci, 59 anni, che nel luglio dello scorso anno fu protagonista di un violento litigio per gelosia a Belmonte Piceno con Marzio Marini, 53 anni, in cui quest’ultimo, raggiunto da tre coltellate, ebbe la peggio: accusato e condannato di omicidio volontario, riceve dal Tribunale di Fermo 14 anni e due mesi di carcere, più l’accessoria provvisionale di quarantamila euro alla famiglia della vittima come risarcimento del danno, che andrà poi pienamente quantificato in sede civile.
La decisione del Giudice del rito abbreviato è stata particolarmente aspra, ma la reazione del legale di Finucci è ferma e serena: «Dovremo attendere la redazione delle motivazioni a sostegno della sentenza, prima di fare qualsiasi mossa. Solo all’esito della loro lettura potrò valutare la necessità di un’eventuale impugnazione», risponde l’avvocato Antonella Natale.
Pertanto, se l’iter processuale del caso dell’omicidio di Belmonte non si fosse arrestato qui, ed avesse invece un seguito, lo si saprà non prima di 90 giorni, quando verranno rese note tutte le argomentazioni che riassunte nella nota formula ‘P.Q.M.’ (‘per questi motivi’), che precedono e spiegano il dispositivo.
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