Dal Biodigestore ai fondi Pnrr, i moniti di Vallasciani sul bilancio di previsione

FERMO - Il capogruppo Pd: «Sono già sette i biodigestori in corso di autorizzazione nelle Marche, con un fabbisogno complessiva di 420.000 tonnellate di frazione organica, più di quanto la regione produca: la messa a regime di tutti gli impianti comporterà anche importazione dei rifiuti da fuori regione e metterà in seria competizione gli impianti. Saremo capaci di confrontarci con il mercato?»

Sandro Vallasciani

«La redazione del bilancio di previsione del 2023 prima dell’avvio del nuovo anno, se da un lato comporta il vantaggio di essere operativi sin dai primi giorni del 2023, implica anche un certo grado di approssimazione delle voci poste nei singoli capitoli di bilancio in mancanza di dati più attendibili in termini di entrata e di trasferimenti dallo stato o regione. In via prudenziale la spesa corrente si attesta a circa 52.874.904 contro i 59.439.128 del 2022, quindi con una previsione di spesa di certo sensibilmente inferiore a quella reale che aumenterà nel corso dell’anno». Inizia così la riflessione del capogruppo Pd, Sandro Vallasciani, sul bilancio di previsione 2023 in discussione, ieri, in assise a Fermo.

«Sempre in via prudenziale anche le spese in conto capitale passano dai 77.278.512 del 2022 ai 25.449.161 del 2023 con uno scostamento di oltre 50 milioni. La spesa per il personale aumenterà di oltre 400.000 euro l’anno fatte salve nuove assunzioni nell’anno. In mancanza di dati attendibili anche gli eventuali utili da parte delle società partecipate non sono stati previsti. Anche il recupero dell’evasione tributaria scende dai 1.900.000 del 2022 al 1.400.000 del 2023 con uno scostamento negativo di circa 500.000 euro. Anche sul 2023 – continua l’esponente dem – incideranno i costi delle utenze il cui importo è stato fissato a 2.300.000 importo questo di gran lunga insufficiente se si considera che per il 2022 sono stati stanziati oltre 2.900.000 euro. Il bilancio 2023 si caratterizzerà per l’accensione di un prestito flessibile di circa 12.000.000 di euro per finanziare la realizzazione del biodigestore un impianto da 29,5 milioni di euro il cui restante importo proviene da fondi Pnrr. Nel triennio 2023-2025 l’indebitamento dell’ente passerà dai 39 milioni ai 44,5 milioni, importo questo destinato ad aumentare dopo il 2026 terminata la fase di preammortamento del finanziamento da 12 milioni. La realizzazione del biodigestore è cosa complessa di per sé sia per l’elevato importo dell’operazione che per le sue successive fasi di costruzione sino all’avviamento e gestione dell’impianto. Occorrono tempi celeri per l’esecuzione anche per il rispetto delle condizioni imposte dal Pnrr e elevate competenze per una oculata gestione dell’impianto che garantisca redditività alla nostra partecipata che si occuperà della conduzione dell’impianto. Sono già sette i biodigestori in corso di autorizzazione nelle Marche, con un fabbisogno complessiva di 420.000 tonnellate di frazione organica, più di quanto la regione produca: la messa a regime di tutti gli impianti comporterà anche importazione dei rifiuti da fuori regione e metterà in seria competizione gli impianti. Saremo capaci di confrontarci con il mercato?Il successo dell’operazione richiede il massimo impegno da parte dell’amministrazione dell’Asite srl affinchè l’importante traguardo ottenuto con il finanziamento concesso non si tramuti in una grande sconfitta per la comunità con danni patrimoniali e finanziari significativi. Un ultima raccomandazione per i fondi Pnrr, per essere confermate le somme assegnate occorre iniziare i lavori entro il 2023 e terminare entro il giugno 2026, cosa questa non facile che richiederà particolare determinazione per il rispetto di tempi così stretti.

 


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