«Un luogo iconico della nostra città da oggi può iniziare a vedere la sua ‘storia futura’». Così, in una nota, Nicola Pascucci, consigliere comunale e segretario di ‘Fermo- la città che vogliamo’, dopo la seduta consiliare di ieri sera con cui, di fatto, si è dato il via, senza voti contrari, come specificato anche dal sindaco Paolo Calcinaro, alla riqualificazione del sito. Per il primo cittadino stiamo parlando di «un traguardo importante ma anche dell’inizio di un percorso importante. E voglio anche ringraziare l’atteggiamento della minoranza consiliare che ha capito, e in qualche modo accompagnato con voti a favore o comunque non contrari, la rilevanza del progetto per città e quartiere. Ed anche questo mattone è messo nella realizzazione di una Fermo nel futuro»
Tornando a Pascucci: «Al progetto, ambizioso ma necessario, relativo all’ex Conceria, tra i simboli della storia cittadina – ha spiegato il consigliere durante il consiglio comunale di ieri – appena dopo l’elezione del 2015, abbiamo iniziato a lavorare su stimolo dell’associazione “Oltre Conceria”, minoranza, residenti, contrada, centro sociale e dell’Isrt. Un luogo che, intanto, abbiamo valorizzato con iniziative culturali, festival, concerti, mostre, con appuntamenti quali ‘La Giornata della Memoria’ e che oggi vede arrivare in consiglio la variante ad esso dedicata. La volontà del presidente del consiglio Trasatti, già da vicesindaco, con i progetti per le scuole; dell’assessora alla cultura Micol Lanzidei nel porre il progetto come priorità; del sottoscritto in virtù della delega ‘alle aree dismesse’; la volontà politica della nostra lista, della maggioranza intera in particolare dei consiglieri Faggio e Tramannoni è stata forte; finanche l’apprezzamento della minoranza. In aggiunta, un partner privato, quale la proprietà ‘Adriatica spa’ costantemente presente: la difficoltà di reperire fondi per un progetto di riqualificazione per una proprietà non pubblica del sito, è stata superata dal fondamentale lavoro degli uffici comunali coordinati dai dirigenti Paccapelo e Della Casa insieme al dott. Ragonese e all’ing. Torresi; Restituiamo oggi all’ex Conceria, martoriata dal passare del tempo, una storia futura lasciandone intatti i simboli: l’ingresso sarà una foresteria; il ‘capannone zero’ (la chiesa del campo profughi, ndr) con la Madonna Croata diventeranno polo culturale e casa delle associazioni; la torre dell’acquedotto sarà mantenuta e ripristinato un teatro come nell’allora campo di prigionia PG70.
Funzionale al quartiere, la costruzione di case di housing sociale a prezzi calmierati per giovani coppie o lavoratori nella zona industriale e un centro di health care per affrontare il ‘dopo di noi’ anche a supporto dei ragazzi della fattoria sociale di Montepacini, parte integrante del quartiere stesso. La prima comunità energetica di Fermo, autosufficiente senza dimenticare il ponte ciclopedonale che unirà i due quartieri come in passato: la zona Molini-Campiglione che da area puramente industriale assume la vocazione abitativa- sociale- sanitaria di un capoluogo di provincia che si apre verso l’entroterra. Un passaggio che dal linificio, aperto nel ’38, requisito durante la guerra come campo di prigionia prima e profughi poi, passando per la Conceria presente fino al 2003, guarda al futuro. Noto anche all’università ‘La Sapienza’ di Roma che mi ha visto, a giugno scorso, relazionare insieme alla collega Perticari il progetto agli Stati Generali del patrimonio industriale. Saremo nel quartiere con i progettisti a presentare i vari compartimenti: ci aspettiamo curiosità e idee per le strutture di media vendita, per le associazioni e il teatro. Un ringraziamento ai ragazzi del Meetball, motore del festival che ha attirato attenzione e a Fiorenzo Fortuna, custode della memoria della Conceria, senza il quale non avremmo mai neppure dato inizio a tutto ciò».
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