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Porto turistico, sbotta il sindaco Vesprini: «Il Comune non è debitore della società»

PORTO SAN GIORGIO - Botta e risposta tra il presidente della Marinedi, Renato Marconi, ed il primo cittadino di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini che respinge al mittente gran parte delle osservazioni arrivate dalla società che gestisce l'approdo all'indomani della decisione di avviare il procedimento amministrativo per la dichiarazione della decadenza della concessione demaniale marittima. Vesprini: «Il Comune non è in debito con la Società, è vero il contrario».
porto turistico

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Botta e risposta tra il presidente della Marinedi, Renato Marconi, ed il primo cittadino di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini che respinge al mittente gran parte delle osservazioni arrivate dalla società che gestisce l’approdo all’indomani della decisione di avviare il procedimento amministrativo per la dichiarazione della decadenza della concessione demaniale marittima.

Vesprini non ci sta alle dichiarazioni di Marconi il quale, peraltro, ha annunciato di adire le vie legali contro il procedimento in corso, vantando addirittura crediti dal Comune. «Chiariamolo subito: l’avvio del procedimento del Comune nei confronti del concessionario non è una notizia negativa. Si tratta, invece, di una ulteriore apertura di credito verso la società Marina di Porto San Giorgio consentendogli di dirimere entro 60 giorni ciò che non è stato risolto in questi anni. Per questo, fin dalle prime battute di questa vicenda, non abbiamo inteso dare ulteriori spiegazioni rispetto a quelle chiare e formali già inoltrate agli interessati» spiega il sindaco.

Da sin. il sindaco Valerio Vesprini e il presidente della Marina, Renato Marconi

«Questa Amministrazione comunale ha ereditato situazioni intricate e pesanti, dal patrimonio al porto. Sono stato eletto per decidere, tutelare l’ente e i cittadini sangiorgesi che rappresento. Il principale aspetto che riguarda oggi la concessione è molto semplice: manca la polizza fideiussoria a garanzia del perfetto adempimento degli obblighi derivanti dall’atto formale di concessione sottoscritto nel 2006. Tra questi vi è il pagamento del canone che, evidenzio, non viene incassato dal Comune bensì dallo Stato». I controlli effettuati dagli uffici comunali hanno quindi dato la spinta ad avviare questa procedura che potrebbe portare la società a perdere la concessione ora che il piano urbanistico del porto è realmente a portata di mano.  «C’è un tempo per dire e uno per dare: il primo è terminato. Dalla stampa ho letto le parole del presidente Marconi il quale riferisce che il Comune è in debito, non in credito. Non è così. Il Comune non è un ente astratto, i sangiorgesi non devono un euro al concessionario. Anzi, il nostro ente è in credito di Tari e Tares, Imu e Tasi da svariati anni».

Porto, avviata la decadenza della concessione. La Marina non ci sta, Marconi: «Il Comune è in debito con noi, adiremo le vie legali»

 


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