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Sanità. Conferenza dei sindaci, Calcinaro “si” con riserva. Nuovo ospedale, il taglio del nastro slitta a fine 2024

FERMO - Il punto del primo cittadino sull'incontro chiesto a gran voce dalla Rsu dell'Ast «Non so quanto questa richiesta possa servire» e sull'inaugurazione del nuovo nosocomio di Campiglione «Fine 2024? Penso che il termine possa essere quello». Intanto il 15 aprile scadranno i mandati dei commissari straordinari delle Aziende sanitarie territoriali, tra i quali il commissario della Ast di Fermo, Roberto Grinta. Un momento inevitabile, che tuttavia potrebbe bloccare momentaneamente alcuni passaggi e decisioni di carattere amministrativo

Paolo Calcinaro

di Daniele Iacopini

Continua la discussione sulla sanità fermana, sui servizi, sulla carenza di personale e sui tempi di attesa per le prestazioni.
È di questi giorni la richiesta della Rsu dell’Azienda sanitaria territoriale di Fermo di convocazione di una Conferenza dei sindaci “aperta” per discutere di questi temi. Il primo cittadino di Fermo, e presidente della Conferenza dei sindaci, Paolo Calcinaro, non sembra avere difficoltà ad accogliere la proposta. Con qualche precisazione: «Sì, non vedo problemi a convocare la Conferenza dei sindaci, non appena avremo delle date utili lo faremo. Personalmente ho già avuto incontri in passato con la Rsu e diversi consiglieri regionali. Però, in tutta sincerità, non so quanto questa richiesta possa servire. Vedo sul territorio anche altre preoccupazioni dei sindaci, diversi dubbi sul futuro della sanità, sull’accentramento delle strutture territoriali, sulle convenzioni, sui posti letto, sulle Rsa, ecc… Su questo servirebbero dei confronti, del resto ogni territorio ha le sue esigenze, le sue ‘pressioni’. Lo capisco».

Il nuovo ospedale

Intanto il 15 aprile scadranno i mandati dei commissari straordinari delle Aziende sanitarie territoriali, tra i quali il commissario della Ast di Fermo, Roberto Grinta. Un momento inevitabile, che tuttavia potrebbe bloccare momentaneamente alcuni passaggi e decisioni di carattere amministrativo.

E veniamo al nuovo ospedale. A fine 2024 l’inaugurazione? Possibile. Anzi, probabile che servano almeno altri due anni (il taglio del nastro inizialmente era previsto nel corso del 2023).
L’ipotesi prende corpo in queste ore e non viene smentita dal sindaco Calcinaro. Che precisa: «Penso che il termine possa essere quello. Non è tanto un problema realizzativo: da quel punto di vista penso di poter dire che si è a buon punto. C’è il fatto dell’ultima perizia della variante per la realizzazione della palazzina Covid. Ma in generale i lavori procedono spediti. Poi occorrerà mettere mano ai bandi per gli elettromedicali, le tecnologie necessarie. Infine, c’è l’autorizzazione per l’accreditamento, che ha delle tempistiche proprie, non modificabili».


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