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Si accascia a terra, è in arresto cardiaco: la macchina dei soccorsi si attiva, salvato in extremis

FERMO - Tragedia sventata ieri in via Zeppilli dove un uomo di circa 50 anni è stato colpito da un arresto cardiaco. Fondamentale l'intervento degli infermieri del Punto Prelievi, dei sanitari del 118 e della Croce verde. L'uomo è stato poi preso in cura dal Pronto soccorso. Le sue condizioni sono in progressivo miglioramento

di redazione CF

Tragedia sventata in via Zeppilli. Sì, sventata grazie alla prontezza d’intervento degli infermieri del Punto Prelievi e dei sanitari del 118 che, insieme ai militi della Croce verde di Fermo e al personale del Pronto soccorso del Murri, hanno scongiurato il peggio. Ieri mattina, infatti, un uomo di circa 50 anni si è accasciato a terra colpito da un arresto cardiaco.

L’uomo è stato immediatamente soccorso dagli infermieri del vicino Punto Prelievi, che hanno iniziato subito un massaggio cardiaco. Su di lui è stato anche applicato un defibrillatore semiautomatico che ha riscontrato un ritmo cardiaco che necessitava della scossa elettrica. E così sono partite le prime scariche.

Nel frattempo era scattata, ovviamente, la chiamata al 118. E così sul posto sono arrivati a sirene spiegate i militi della Croce verde di Fermo, che ha la sede a pochi metri di distanza da dove l’uomo si è accasciato. Con loro anche il personale dell’automedica del 118, con a bordo il medico Giuliana Brunetti e l’infermiera Iolande Malaspina. L’equipaggio della ‘medica’ si è attivato effettuando immediatamente la rianimazione cardio-polmonare avanzata. A quel punto, stabilizzate le sue condizioni, il paziente è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso dove è stato preso in cura dal personale del reparto d’ingresso dell’ospedale che ha praticato alla lettera il protocollo d’urgenza arrivando a stabilizzare definitivamente e a intubare l’uomo prima del trasferimento nel reparto di Terapia intensiva.

Le condizioni dell’uomo sono progressivamente migliorate fino a quando non si è deciso per il suo trasferimento alla Cardiologia dove è stato sottoposto, anche in questo caso come prevede la prassi, a ulteriori accertamenti medico-sanitari per risalire alle cause dell’arresto cardiaco. Dunque anche se le condizioni del paziente sono ancora in fase di monitoraggio, si è potuto tirare un sospiro di sollievo per una vita salvata in extremis. E questo grazie alla preparazione e alla tempestività dei soccorritori, di tutta la macchina dell’emergenza che ha funzionato alla perfezione.

L’uomo ha comunque avuto la fortuna di essere soccorso immediatamente da degli infermieri. Fondamentale anche la vicinanza, e dunque la rapidità di intervento, della Croce verde fermana. Casualità che hanno, nel male, giocato a suo favore. Ecco perché quanto accaduto può essere utile a ribadire l’importanza della formazione rivolta a tutti i cittadini, non solo quindi volontari o militi, affinché tutti arrivino a sapere cosa fare e come farlo, come comportarsi, dunque, in situazioni limite come quella vissuta ieri mattina in via Zeppilli.

 


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