I geometri di domani all’ex mercato coperto, la visita dei ragazzi dell’Itet “Carducci-Galilei”
FERMO - Entrare in un cantiere per i giovani, anche se non era la prima volta, è stato emozionante: con occhi curiosi e con interesse hanno ascoltato le spiegazioni del direttore lavori geom. Francesco Fratepietro, come la ditta sta procedendo al recupero ed alla riqualificazione nell’ottica della rigenerazione che l’Amministrazione darà all’immobile come polo dell’innovazione della ricerca e di servizi utili al territorio ed alla comunità
Dai banchi di scuola al cantiere, dai libri alla pratica amministrativa. Una lezione fuori dalle aule scolastiche quella che ha visto protagonisti nei giorni scorsi gli alunni delle classi terza e quarta della sezione Costruzioni, Ambiente e Territorio (Cat), futuri geometri, dell’Itet “Carducci-Galilei” di Fermo in visita al Comune di Fermo per apprendere il ruolo ed i compiti della macchina comunale nella realizzazione di un’opera pubblica, dalla ideazione, alla progettazione, all’esecuzione. Guidati dai docenti Mariapaola Puggioni e Stefano Novelli hanno dapprima incontrato amministratori, dirigenti comunali e funzionari nella sede municipale.
Sono stati salutati e accolti dal Sindaco Paolo Calcinaro che ha sottolineato l’importanza di incontri come questi sia per il mondo della scuola che per l’amministrazione. Un confronto per crescere, imparare, conoscere e condividere. Il primo cittadino ha ricordato loro anche la presenza in città di una realtà, di un’eccellenza come il corso di laurea di ingegneria gestionale afferente all’Univpm, con sede in via Brunforte con un’occupabilità dei suoi laureati del 110% e di studenti che vengono opzionati prima del termine degli studi, invitando loro a pensare anche a questa possibilità che hanno qui in casa.
Quindi è seguito il saluto delle assessore Ingrid Luciani (Lavori Pubblici) e Maria Antonietta Di Felice (Urbanistica) che hanno espresso parole di apprezzamento per questo tipo di scambi e sul fatto che gli studenti abbiano scelto di vedere e conoscere l’iter volto a realizzare un’opera pubblica a beneficio dell’intera comunità.
Ad entrare nel dettaglio è stato il dirigente alle Politiche Sociali, progetti speciali e Politiche Comunitarie del Comune di Fermo dott. Giovanni Della Casa che ha ricordato l’interazione e la connessione fra settori comunali nella realizzazione di un bene a disposizione di tutti, l’impegno ed il lavoro nel progettare e nel portare alla realizzazione finale un’opera, la possibilità data alle pubbliche amministrazioni di intercettare fondi comunitari, oltre che impiegare risorse proprie.
Con l’aiuto di alcune slide l’ingegner Marco Catalini del settore Lavori Pubblici del Comune ha spiegato ai ragazzi gli step che portano dalla progettazione al lavoro ultimato, passaggi che oggi gli uffici tecnici comunali seguono passo passo, proprio per giungere all’ottenimento del risultato, per centrare un obiettivo che è di assoluta importanza per la comunità.
La professoressa Puggioni, nel portare i saluti della dirigente scolastica Cristina Corradini, ha voluto esprimere la gratitudine per la mattinata che il Comune ha dedicato agli studenti, a questa interazione empatica che è stata non solo istituzionale ma molto pragmatica con gli studenti che poi hanno fatto visita al cantiere dei lavori in corso all’ex mercato coperto, tutti rigorosamente con il caschetto da cantiere, di cui il Comune ha voluto fare omaggio ai giovani e per il quale la scuola ha espresso gratitudine e apprezzamento.
Entrare in un cantiere per i giovani, anche se non era la prima volta, è stato emozionante: con occhi curiosi e con interesse hanno ascoltato le spiegazioni del direttore lavori geom. Francesco Fratepietro, come la ditta sta procedendo al recupero ed alla riqualificazione nell’ottica della rigenerazione che l’Amministrazione darà all’immobile come polo dell’innovazione della ricerca e di servizi utili al territorio ed alla comunità.
Una mattinata di soddisfazione per studenti, futuri geometri, e docenti che oramai hanno avviato un percorso virtuoso il quale, come ha sottolineato la prof.ssa Puggioni, rimarrà indelebile nella loro memoria sia a livello professionale che umano.